Immaginate un tamponamento lieve, la classica toccatina fra il muso della vostra auto e il retro dell’altra vettura: un incidente magari causato da un attimo di distrazione, per consultare lo smartphone o per stanchezza. D’istinto, viene da pensare: sono coperto dalla Rc auto, quindi per questo minimo risarcimento del danno non ci sono problemi e la questione si chiude in fretta grazie alla Constatazione amichevole (firma del Modulo blu di entrambi i guidatori). Ma è proprio così? Per i danni all’altra vettura sì: la compagnia li copre. Invece, per i danni alla propria vettura, tocca pagare. Andiamo a scoprire in basso le reali conseguenze del sinistro.

Fra effetti negativi e possibili soluzioni

1. Aumento della Rc auto. Anzitutto, se il guidatore responsabile del sinistro vorrà rinnovare la Rc auto con la propria compagnia, subirà un rincaro. Attenzione, non è il solito rialzo dovuto al fatto che aumentano gli incidenti nella zona di residenza dell’assicurato; si tratta invece di una stangata economica. Sta tutto scritto nel contratto Rca bonus-malus con le classi di merito, le categorie dell’automobilista: un incidente e scatta la penalizzazione di ben due classi. Che si traduce in una batosta. Per recuperare, occorrono anni: se non si causano sinistri, si recupera una classe (ma occhio, il sinistro fa peggiorare di due classi in un colpo la vostra “pagella” assicurativa).

2. Caccia ai preventivi: è dura. Per l’automobilista che si vede aumentare in modo pesante la Rca in seguito a un incidente, c’è la strada del cambiare compagnia: si deve far rilasciare preventivi dalle assicurazioni. Per risparmiare si possono visitare i siti Internet delle compagnie, i siti dei broker (gli intermediari che rappresentano alcune imprese) o infine il sito dell’Ivass (TuoPreventivatore). Ma cosa aspettarsi? Niente di eccezionale. Perché si è passati da una classe a un’altra nettamente peggiore: per esempio, dalla prima alla terza. Con aumenti considerevoli. Davvero difficile trovare sconti interessanti, riservati piuttosto a chi non ha causato incidenti: sono i bonus di benvenuto.

3. Pagare il danno. Se proprio si desidera evitare il malus Rc auto per l’incidente, si deve pagare il danno di tasca propria: ci riferiamo ovviamente al danno causato all’altra auto. Per conoscere l’importo dei sinistri pagati dei quali si è responsabili e rimborsare il relativo importo, l’automobilista si rivolge alla Consap (Concessionaria servizi assicurativi pubblici). L’alternativa è rivolgersi al proprio intermediario, che farà la richiesta alla Consap. Invece, in quei rari casi in cui il sinistro sia stato gestito dall’assicuratore del responsabile, le informazioni sull’importo pagato devono essere richieste (e fornite) direttamente da quella impresa. Prezioso fare bene i conti col proprio assicuratore per capire la strada da seguire: malus o rimborso del danno.

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E per i propri danni…

Chiarita la questione dei danni all’altra vettura, se si è responsabili del sinistro, per i danni alla propria macchina c’è solo una polizza che copre: la Kasko. Ne esistono diversi livelli: più si paga, più ampia la copertura, seppure con franchigie a carico del cliente. Analogamente, per una copertura delle proprie lesioni fisiche, c’è la polizza Infortuni del guidatore: i prezzi variano parecchio a seconda del tipo di conducente, della classe di merito del cliente, di quanti km percorre l’anno, in quali aree. Copre gli infortuni che determinano un’invalidità permanente o la morte del conducente verificatisi in occasione della guida del veicolo, sempre con franchigia.