Nella famiglia dei SUV Lexus mancava il “tassello” più piccolo e, al Salone di Ginevra 2018, questa assenza viene colmata con la UX. Nata sulla piattaforma GAC (Global Architecture Compact) in comune con Toyota Prius e C-HR, è disponibile con la motorizzazione ibrida benzina-elettrico da 180 CV di potenza complessiva (in Italia arriverà solo questa versione) e con il 4x4 consentito da un secondo motore elettrico che si occupa di dare trazione all’asse posteriore, però solo fino ai 70 km/h. Il cambio è un’evoluzione del CVT che conosciamo e promette di eliminare “l’effetto scooter” a cui ci hanno abituato le altre ibride del gruppo Toyota, piacevole per chi cerca il comfort ma penalizzante per chi vuole un po’ di grinta di risposta dal motore.

Aggressiva sì, ma con stile

Lexus ci ha abituato, negli anni, a design decisi e netti. La UX non fa eccezione ma reinterpreta il family feeling degli altri SUV con superfici meno taglienti, ma non per questo meno scolpite. Il frontale è ingentilito, con la grossa clessidra dal profilo non esasperato e due gruppi ottici che si concedono anche qualche curva (non dentro, dove c’è il tipico LED “a freccia”). Stesso discorso vale per la fiancata, piuttosto sinuosa, mentre il posteriore è la parte più originale, con una lunga striscia di LED che sottolinea la larghezza della UX e che termina con due “ali” che escono dalla carrozzeria e vanno verso l’alto.

Il guidatore al centro

Gli interni della UX vogliono far sentire chi siete dietro al volante coccolato e al comando, e gli strumenti sono quindi rivolti verso di lui e tutti i tasti a portata di mano. Resta il trackpad per interagire con l’infotainment, forse non il sistema più intuitivo sul mercato, e poi materiali di altissima qualità nella parte alta e bassa dell’abitacolo. Dietro lo spazio sembra pensato più che altro per due occupanti, che stanno belli comodi, mentre il terzo passeggero è sacrificato dalla sagoma del divano.

Fotogallery: Lexus al Salone di Ginevra 2018