Puntuale come ogni anno arriva l'appuntamento con il Moab Easter Jeep Safari, il mega raduno 4x4 che nel week-end di Pasqua invade le zone desertiche dello Utah, negli USA. Altrettanto tradizionale è la presentazione di una serie di prototipi firmati Jeep, sponsor dell’evento che quest’anno porta fra le sabbie la bellezza di sette concept diverse dotate di parti speciali Jeep Performance Parts già presenti nei cataloghi Mopar o sviluppate appositamente. Molte di queste concept sono basate sulla nuova Jeep Wrangler.

La nuova Wrangler è protagonista

Proprio la nuova Jeep Wrangler fa da base alla Jeep 4SPEED concept, veicolo leggero ispirato ai prototipi Pork Chop del 2011 e Stitch del 2013 che sfoggia parabrezza inclinato, passaruota allargati in fibra di carbonio come il cofano motore, carrozzeria più corta di 55 cm senza toccare il passo e assali Dana 44 con ruote da 18” e pneumatici BF Goodrich Mud Terrain. il motore è il 4 cilindri 2.0 turbo abbinato al cambio automatico a 8 marce.
La Jeep Sandstorm è invece ispirata alle vetture da corsa della Baja 1000, con passo allungato per aumentare la stabilità ad alta velocità e motore 6.4 V8 con cambio manuale 6 marce

Operazione nostalgia con la Wagoneer

La Jeep B-Ute concept punta invece sulle capacità offroad utilizzando assetto rialzato, frontale e coda modificati, ruote da 17” con pneumatici BF Goodrich T/A Baja Champion e motore 2.4-liter Tigershark associato a cambio automatico 9 marce. Più votata alla nostalgia è invece la Jeep Wagoneer Roadtrip che parte dalla carrozzeria di un modello storico per aggiungere meccanica e assetto moderni. Modifiche ai passaruota e ai paraurti fanno il paio con sospensioni rinforzate, bagagli d’epoca e un poderoso propulsore 5.7 V8 con cambio automatico 4 marce.

Giallo e nero per non passare inosservati

Passando alla Nacho Jeep concept troviamo una nuovissima Jeep Wrangler Rubicon corredata di una lunga serie di accessori Jeep Performance Parts e accostamenti di colori come il giallo Nacho e il nero satinato. Fari supplementari a LED firmati Automotive Lighting by Magneti Marelli sono agganciati al montante anteriore e sul tetto, mentre l’assetto è rialzato di 5 cm. All’interno ci sono rivestimenti in pelle Black Katzkin con logo della griglia Jeep impresso nei poggiatesta.

Ricordando la Jeepster

Sempre la Wrangler Rubicon è la base di partenza della Jeep Jeepster che si rifà alla Jeepster bicolore del 1966, con carrozzeria in Firecracker Red e hard top in Bright White abbinato al parabrezza inclinato. Anche qui c’è sfoggio di luci a LED aggiuntive, paraurti speciali, gomme BF Goodrich KO2 e ruota di scorta in coda. L’ultima delle concept esposte al Moab Easter Jeep Safari è la Jeep J-Wagon costruita su una Wrangler Sahara dipinta nel colore speciale Warm Neutral Grey e con finiture Brass Monkey.

Fotogallery: Jeep, le 7 concept per Moab