A volte la vita è davvero strana. Prendete la (o meglio, “il”) Volkswagen Maggiolino, un’auto capace di vendere più di 21 milioni di unità con la sua prima incarnazione, diventando uno dei simboli della mobilità del XX secolo e piazzatasi quarta nella classifica delle auto più influenti del secolo. Un simbolo della Germania a motore, nata negli anni bui del nazismo e prodotta (in varie fabbriche sparse per il mondo, con diversi aggiornamenti) dal 1945 al 2003, con l’ultimo esemplare uscito dalla fabbrica di Puebla (Messico). Ecco, un successo sconosciuto alle sue 2 reincarnazioni, chiamate New Beetle e Maggiolino, mai capaci di replicare il successo della capostipite. La prima ha cessato di esistere nel 2012, sostituita dalla Maggiolino, ormai prossima alla pensione, fissata per il 2019. Un addio che potrebbe però trasformarsi in “arrivederci”, ma con un’anima completamente diversa.

Rinascita a batterie

Non è un mistero che in Volkswagen si stiano preparando a un futuro elettrificato, con un piano che prevede il lancio di auto mosse anche o solamente da motori alimentati a batterie. Tra questi potrebbe esserci proprio l’erede della Volkswagen Maggiolino, un’auto simile ma diversa al modello attualmente a listino. Prima di tutto ci sarà la motorizzazione elettrica a muovere un’auto con carrozzeria 4 porte (l’attuale modello ne ha 3) ma con forme che potrebbero, seppur alla lontana, richiamare quelle della capostipite Kafer (il nome della Maggiolino in Germania).

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Tutto pronto

Secondo alcuni rumors nel quartier generale di Wolfsburg starebbero già circolando i primi bozzetti, in attesa che si accenda definitivamente la luce verde per il progetto, candidato a diventare realtà nel giro di 2 o 3 anni. Da lì in poi si andrebbe in discesa: la piattaforma già c’è, la MEB che farà da base alle future elettriche del Gruppo VW.

Fotogallery: Volkswagen E-Bugster Concept