Eppur è nuova. Anzi è tutta nuova quest’Audi A4. Il design conservatore, tradisce un’evoluzione più profonda che riposiziona la quarta generazione della media dei quattro anelli nel segmento delle berline premium. Perché è più spaziosa, tecnologica, curata e soprattutto bella da guidare. Ma andiamo con ordine.

E' un'A4

Vi dicevo del design. L’aggettivo “conservatore” è figlio della filosofia progettuale che hanno dalle parti di Ingolstadt. Se un prodotto funziona, cioè piace, non si deve stravolgere, ma raffinare, perfezionare e migliorare ai limiti del maniacale. Così la pensano i tedeschi. Dunque la nuova A4 mantiene le stesse proporzioni, però guadagna qualcosa in grinta ed equilibrio, in particolare nella zona posteriore che ora è esteticamente più "assettata". A prescindere dall’allestimento (si, l’esemplare che ho provato è favorito dal colore rosso e dal pacchetto S Line). L’A4 è anche cresciuta come dimensioni (ora è lunga 4,72 metri cioè 2,5 cm in più e larga 1,84 metri), ma a vederla dal vivo non si direbbe. A livello stilistico la differenza la fa anche la dotazione hi-tech. Nello specifico la nuova Audi A4 può montare fari a matrice di LED che sono molto belli da vedere, oltre che incredibilmente efficaci per illuminare. E sono a LED anche i fanali posteriori.

Best in class (dentro)

L’abitacolo è la parte che mi ha impressionato di più. Sono anni che i progettisti Audi si dilettano a stupire i clienti con la proverbiale qualità percepita dei loro “cockpit”. E con questa A4 sono riusciti ad alzare ulteriormente l'asticella grazie ad un plancia molto bella da vedere, da toccare e da utilizzare, perché è stata ulteriormente affinata l’ergonomia dei comandi. A cominciare dall’impianto d’infotelematica MMI che gode di una razionalizzazione dei controlli sul tunnel centrale e dalla presenza (optional) del Virtual Cockpit che è tanto spettacolare (l’effetto “wow” con figli e amici è garantito) quanto intuitivo da utilizzare una volta che ci si prende la mano. E’ uno di quei gadget che meriterebbe una video prova ad hoc... (si, in Redazione ci stiamo lavorando). L’altro passo avanti riguarda l’abitabilità. Per guidatore e passeggero non cambia praticamente nulla (la scheda tecnica parla di una manciata di millimetri in più solo per la testa), ma ho avuto la sensazione di maggior spazio, probabile frutto psicovisivo del design più "leggero” della plancia. Discorso diverso vale per chi siede dietro dove l’aumento delle dimensioni e in particolare del passo (2,82 metri) ha consentito di guadagnare 2,3 centimetri di spazio per le gambe. Sicchè in due sia viaggia comodi. In tre, al solito, no, perchè il tunnel centrale si fa sentire (a prescindere se l'auto è a trazione anteriore o quattro).

Un bel viaggiare

Tutto questo “ben fatto”, in viaggo si traduce in un ottimo isolamento dal mondo esterno. Non un fruscio aerodinamico (del resto l’A4 segna un CX record di 0,23), non una vibrazione dal telaio che nel caso dell’esemplare in prova monta ammortizzatori a controllo elettronico. Nel silenzio è inevitabile fare caso al motore. Intendiamoci il suono pieno del 6 cilindri 3.0 TDI non è sgradevole, ma in accelerazione l’ho avvertito più di quanto mi sarei immaginato. A proposito di accelerazione, la versione che ho provato con i suoi 272 cavalli è rappresenta senza mezzi termini un'istigazione a violare il codice della strada: in 5,2 secondi sei a 100 km/h. E non te ne accorgi, sia per il silenzio che per la fluidità con la quale si prende velocità. Il che, se vogliamo, è normale data la potenza in gioco e l’ottimo cambio automatico a 8 marce (di serie su questo motore). Meno scontato, però, è il comportamento fra le curve dove indipendentemente dalla programma di guida (con l’Audi Select ce ne sono 4), la nuova Audi A4 è molto più appagante che in passato, grazie allo sterzo preciso (a controllo elettromeccanico), ma mai troppo brusco, e all’assetto solido e piatto che è difficile mettere in crisi su una strada normale, a meno di non correre seri rischi. Come vi ricordo nel video, l’A4 della prova è superdotata fra assetto sportivo e gommatura con cerchi da 20 pollici, dunque mi riservo di provare una versione 2.0 TDI in allestimento “normale” prima di esprimere un giudizio completo.

Cosa vi serve

Semmai ci fosse bisogno di precisarlo, l’A4 può essere dotata di tutti gli ultimi ritrovati tecnologici di assistenza alla guida. Basta pagarli, ovviamente. Fra i più interessanti vi segnalo il cruise control adattivo che oltre a mantenere la distanza di sicurezza, offre la funzione “guida in colonna” attivabile nel traffico sotto i 65 km/h. E’ il primo passo verso il concetto di pilota automatico con il quale l’auto è in grado di sterzare da sola seguendo la colonna di macchine che precede, appunto. Ancora più utile, per chi fa tanti chilometri, è il sistema di assistenza predittivo che incrocia i dati presenti sulle mappe del navigatore e quelli rilevati sulla segnaletica verticale dal radar, per rallentare in anticipo e progressivamente la velocità impostata sul cruise control; quando ci si avvicina, per esempio, ad una zona con un limite di velocità più basso.

Motori per tutti

Sceso dall’A4 più potente e costosa, torno con i piedi per terra e vi faccio una rapida panoramica della gamma disponibile per il mercato italiano. Il motore più interessante è senza dubbio il 2.0 TDI offerta sia in versione da 150 CV (a listino da 36.650 euro) che da 190 CV (da 39.360 euro), abbinabile in entrambi i casi al cambio a doppia frizione S Tronic e/o alla trazione integrale quattro. Quindi c’è il 3.0 TDI in due varianti da 218 o 272 CV, mentre spostandosi sull’alimentazione a benzina c’è un 1.4 TFSI da 150 CV e un 2.0 TFSI da 190 CV o 252 CV (solo quest’ultimo è disponibile con trazione quattro). Per tutte le motorizzazioni gli allestimenti sono tre: Sport, Design, Business e Business Sport (gli ultimi due sono dedicati alle flotte aziendali) e poi ci sono diversi pacchetti di personalizzazione e accessori. L’auto si può già ordinare in concessionaria e le prime consegne sia della versione berlina che Avant sono previste a novembre.

Fotogallery: Nuova Audi A4, nel futuro con discrezione