Fondazione: 1916 da Rapp Motorenwerke e Gustav Otto Flugmaschinen Fabrik in Monaco di Baviera, Germania

Sede Italiana: via dell'Unione Europea, 20097 San Donato

Sito ufficiale: www.bmw.it

L’eccellenza motoristica è la cifra della BMW attorno alla quale la Casa tedesca ha saputo accreditarsi come costruttore dinamico e raffinato di automobili di alta qualità, con una gamma che si estende dalla compatta Serie 1 a un SUV come la XM da 653 CV.

Il destino del resto è scritto già nel nome: BMW significa Bayerische Motoren Werke, ovvero fabbrica bavarese di motori. Con questa sigla l’azienda, formatasi il 7 marzo 1916, è costituita il 21 luglio 1917 a Monaco di Baviera, ma i motori sono quelli per gli aerei; nel 1923 arriveranno le moto, settore nel quale la BMW è tuttora impegnata, e nel 1928 le auto con l’acquisizione della Dixi.

La prima vera BMW è la 3/20 del 1932. L’introduzione del motore a 6 cilindri in linea indica l’innalzamento delle ambizioni della Casa verso gli amanti delle auto sportive e di classe. Come la 335 o la 328, una cabrio con la quale la BMW vince la Mille Miglia del 1940. Poi c’è la tragica pausa della Seconda Guerra Mondiale che porta la Casa bavarese a ridursi alla produzione della micro vettura Isetta.

L’aria cambia nel 1959, quando il finanziere Herbert Quandt diventa azionista di maggioranza, ruolo che ancora oggi è rivestito dai suoi eredi. La BMW assume la fisionomia che conosciamo, già a partire dalla 1500 presentata nel 1961. Da allora è tutto un crescendo. Nelle corse i motori BMW si impongono nella F.2, le BMW dominano le gare Turismo e nel 1983 il 4 cilindri bavarese di 1.5 litri progettato da Paul Rosche è il primo motore turbocompresso a portare un pilota al titolo mondiale di F.1.

Mancava il suggello della 24 Ore di Le Mans, ma nel 1999 una biposto BMW conquista anche la leggendaria maratona francese. Nello stesso anno la Casa presenta il suo primo SUV, la X5, costruito nel nuovo stabilimento di Spartanburg, USA, mentre in precedenza (1994) aveva acquisito il gruppo Rover, di cui si terrà soltanto il marchio MINI, e i diritti del marchio Rolls-Royce (1998).

In pista la BMW vince tutti i titoli mondiali Turismo dal 2005 al 2007, anno in cui le vendite del marchio superano per la prima volta il milione di esemplari. Nel 2008 conquista anche la sua sola vittoria in F.1 da costruttore di telaio e motore, nel GP Canada.

A livello di prodotto alle classiche berline come Serie 3, Serie 5 e Serie 7 continuano ad affiancarsi sempre più SUV (X1, X2, X3, X6 e X7) e modelli sportivi, contraddistinti dalla lettera “M”, quella che indica l’appartenenza al reparto Motorsport nato nel 1972 e dal quale sono usciti alcuni dei modelli più famosi della Casa.

In gamma arrivano poi anche le auto elettriche. La prima è la i3 del 2013 – affiancata dalla ibrida coupé i8 – poggiata su una piattaforma all’avanguardia. Forse troppo perché i prezzi sono alti, le infrastrutture di ricarica poche e così le vendite non sfondano. Ma la strada è aperta e così anni dopo arrivano il grosso SUV iX, la berlina coupé i4, iX3 e la i7, l’ammiraglia a batterie.