L’amore per un’auto a volte può finire prima del previsto, proprio come accade per le persone: per divorziare dalla macchina, però, occorre anche avvisare la compagnia assicuratrice. E farsi risarcire il periodo pagato e non goduto. Un esempio pratico per capirsi: comprate la macchina il primo gennaio 2016, la Rca vale sino alla fine del 2016 (un’annualità); ma la vendete il primo giugno. Avrete diritto a farvi dare dall’assicurazione tutto il periodo coperto dalla polizza, ma di cui non avete approfittato, causa… fine del matrimonio con la vettura. In basso, trovate i punti da seguire per rispettare la burocrazia assicurativa.
Tris da conoscere
1# Quali eventi. Nei casi di risoluzione anticipata del contratto a seguito di vendita, conto vendita, furto o rapina, demolizione, distruzione o esportazione definitiva dell’auto assicurata, è prevista la possibilità di estinguere il contratto ottenendo la restituzione del premio pagato e non fruito. In dettaglio, per furto o rapina, dovete informare l’impresa e consegnare copia della relativa denuncia. La polizza si risolve con restituzione del premio Rca. Occhio però: al netto di imposte e contributi. Il calcolo parte dal giorno successivo alla data di denuncia di furto del veicolo.
2# Demolizione. Se volete disfarvi dell’auto, dovete informare l’assicurazione, consegnare i documenti assicurativi e copia del certificato rilasciato da centri di raccolta autorizzati, o concessionari, o succursali delle case costruttrici. Potrete chiedere di rendere valida la polizza del veicolo demolito per altro veicolo di sua proprietà e dello stesso tipo; oppure la risoluzione del contratto e il rimborso del premio (al netto di imposte e contributi) dal giorno di restituzione dei documenti assicurativi.
3# Esportazione. In caso di distruzione o esportazione definitiva, informate l’impresa, consegnate i documenti assicurativi e l’attestato del PRA che certifica la restituzione della carta di circolazione e della targa. Potete chiedere di rendere valida la polizza del veicolo originario per altro veicolo di sua proprietà e dello stesso tipo; oppure la risoluzione del contratto e il rimborso del premio (al netto di imposte e contributi) dal giorno di restituzione dei documenti assicurativi. Se demolizione, distruzione o esportazione definitiva sono successive alla sospensione del contratto, il rimborso decorre dalla data effetto della sospensione. Cosa include? Se pagata, comprende l’integrazione premio richiesta al momento della sospensione. Ma attenti: la compagnia non restituisce la maggiorazione di premio richiesta per i contratti di durata inferiore all’anno.
La regola dei cinque anni
Qualsiasi sia la vostra scelta, ricordate che la vostra classe di merito (conquistata con tanta fatica) dura cinque anni da quando dite stop alla Rca. La classe viene indicata nell’attestato di rischio elettronico, documento che certifica la presenza o l’assenza di incidenti negli anni, nonché la classe maturata in base alla sinistrosità. Sull’attestato, è sempre riportata anche la classe di provenienza e la classe di assegnazione interne della compagnia.