E' un "concentrato di Alfa Romeo" in appena 4 metri. E' una sportiva compatta, quasi in formato cittadino. E' la nuova Alfa MiTo, la prima "piccola" del marchio de Biscione pensata espressamente per i giovani e per tutti coloro che giovani si sentono. Come da copione per ogni nuovo modello che si rispetti, anche della MiTo si è parlato molto negli ultimi mesi, dalla genesi travagliata del nome (Junior, Furiosa, poi MiTo con e oggi senza punto), ai primi dati tecnici, passando per le numerose indiscrezioni diffuse nell'universo di internet, con tanto di blog ufficiale da cui è nato un vero e proprio fan club "ante litteram"... Un "effetto attesa" creato sapientemente dal marketing Alfa Romeo, ma soprattutto un'aspettativa insita nella storia di questo marchio automobilistico, uno dei pochi che riesce ancora ad accendere con genuinità gli animi degli appassionati.

8C COMPETIZIONE DOCET

Uno stile, una garanzia, verrebbe da dire. Avere un capolavoro di design quale la 8C Competizione come musa ispiratrice è un privilegio di non poco conto. E per la MiTo, il Centro Stile Alfa Romeo ce l'ha messa tutta nel conferirle i tratti somatici caratteristici della bella supercar italiana. Dall'andamento della linea di cintura, al "trilobo" che definisce il frontale, fino alla forma dei gruppi ottici anteriori e posteriori: tutto è realizzato in chiave "8C", con un risultato complessivamente gradevole e personale. A voler essere pignoli, davanti a cotanta perfezione, il purista potrebbe storcerebbe il naso osservando il frontale un po' lezioso, come se la MiTo fosse una ragazzina che giocasse a fare "la grande": trucco pesante sugli occhi (le cornici dei fari) e una dose massiccia di fondotinta per sottolineare solo i tratti salienti del viso. Ma in fin dei conti, va bene così.
Lunga 4,06 metri, alta 1,44 e larga 1,72, la carrozzeria della MiTo viene proposta rigorosamente a 3 porte e questo contribuisce a rendere ancor più muscolosa l'immagine della piccola di Arese, che vanta tra i suoi punti di forza anche la generosa gommatura incorniciata dai bei parafanghi posteriori. La coda dell'Alfa Romeo MiTo, poi, si contraddistingue per il lunotto ridotto, sorretto dalle spalle che incorniciano i fari tondi a LED dallo stile racing. Infine, nel paraurti trova spazio un ampio estrattore (anche questo ormai un must tra le auto "trendy"), specifico a seconda delle versioni, sviluppato in tre dimensioni e collocato subito sotto un "labbro" di carrozzeria. Un'estetica estremamente ricercata dunque, ma anche funzionale in termini di efficienza aerodinamica che segna un CX di 0.29, gran risultato per la categoria.

INTERNI

La ricerca estetica è stata estesa anche all'abitacolo. Una volta accomodati su bei sedili anatomici, troviamo una plancia originale, caratterizzata da un intero blocco centrale che, dalla parte superiore scivola verso la console. Il tutto rifinito con un materiale "carbon look", anche questo un forte richiamo alla sportiva 8C. Questo per sottolineare la cura dedicata al benessere degli occupanti: disponibili il Blue&Me con interfacce Bluetooth e USB, al sistema HiFi Bose, al climatizzatore bizona fino a pregevoli interni in pelle Poltrona Frau e, per il 2009, un tetto apribile panoramico. Curata anche l'ergonomia: la disposizione dei comandi riprende quella della Grande Punto, da cui la MiTo deriva, ad eccezione della strumentazione, con grafica in pieno stile Alfa, e del "manettino" Alfa DNA.

ALFA D.N.A.

In Alfa Romeo non potevano scegliere un nome più emozionale per questo dispositivo che consente di personalizzare il comportamento dinamico della MiTo, un'opportunità che non ha precedenti su una vettura di questo segmento e che richiama alla mente opzioni normalmente riservate alle supercar (vedi "manettino" Ferrari). Figlio ormai di una contaminazione totale dell'elettronica, il sistema Alfa D.N.A. agisce su motore, freni, sterzo, sospensioni e cambio, consentendo tre diversi comportamenti della vettura, in base allo stile di guida più adatto alla situazione o ai desideri di chi guida: super sportivo (Dynamic), urbano (Normal), di sicurezza in condizioni di bassa aderenza (All Weather). Al guidatore basta ruotare il selettore posto davanti alla leva del cambio sul tunnel e la modalità prescelta viene evidenziata sia con l'accensione di un led specifico sia con un messaggio sul quadro di bordo.

I MOTORI

Piccoli, ma potenti. E' questa la filosofia alla base della gamma di motorizzazioni della nuova MiTo (e un po' anche il leitmotiv di tutta la produzione automobilistica europea degli ultimi due anni). L'offerta benzina prevede due motori di 1.4 litri, aspirato e turbo, capaci rispettivamente di 78 o 155 cavalli. L'unità meno potente è stata pensata per il pubblico più giovane: eroga una potenza di 78 CV a 6.000 giri e 125 Nm di coppia a 4.250 giri e esprime un rapporto peso/potenza tale da rispettare la normativa (che entrerà in vigore a gennaio 2009) che impone ai neopatentati di guidare autovetture con rapporto inferiore a 50 kW/tonnellata. Le prestazioni sono comunque di tutto rispetto: 165 km/h di velocità massima e un tempo di accelerazione da 0 a 100 km/h in 12,3 secondi.
L'altro 1.4 gioca letteralmente al raddoppio in termini di potenza: grazie al turbocompressore dispone di 155 CV per una coppia di 206 Nm a 2.000 giri che può raggiungere un picco di 230 Nm selezionando la modalità di guida Dynamic del sistema Alfa D.N.A.. La punta di diamante della gamma di Alfa Romeo MiTo (almeno in fatto di prestazioni) raggiunge i 215 km/h e scatta da 0 a 100 km/h in 8 secondi.
L'alternativa a gasolio è motorizzata con il 1.6 JTDm, debuttato recentemente sulla Bravo. I cavalli sono 120 CV per 320 Nm di coppia a 1.750 giri. Le prestazioni: da 0 a 100 km/k in 9,8 secondi e 198 km/h di velocità massima. In tema di impatto ambientale, questa motorizzazione viene definita "Euro5 ready" e dotata naturalmente di un filtro antiparticolato di ultima generazione.
Tutti motori sono abbinati a cambi manuali a 6 rapporti mentre dal prossimo anno saranno introdotti nuovi cambi robotizzati e a doppia frizione annunciati recentemente da Fiat Powertrain. Di gran livello la dotazione "tecnica": si va dagli ormai consueti sistemi integrati di gestione della dinamica del veicolo, il VDC (leggasi ESP), fino all'electronic Q2 e allo sterzo elettronico attivo DST che suggerisce al guidatore le corrette manovre da eseguire.

GAMMA E PREZZI

L'Alfa Romeo MiTo è offerta in tre allestimenti: ai noti Progression e Distintive, si aggiunge come entry level la Junior, l'unico ad essere equipaggiato con il 1.4 aspirato da 78 CV. I prezzi partono proprio da quest'ultimo con 15.350 euro che salgono a 16.150 euro se si aggiunge lo "Sport Pack" (fendinebbia, cerchi in lega 16" sportivo, paraurti posteriore sportivo, spoiler posteriore e terminale di scarico con codolino cromato). La versione con motore turbo da 155 CV ha un prezzo compreso tra i 17.950 della Progression ai 20.350 dell'allestimento Distintive con "Premium Pack". Infine la MiTo 1.6 JTDm 16V, ovvero l'unica versione alimentata a gasolio disponibile al lancio, è invece offerta a 18.950 euro in allestimento Progression ("solo" 1.000 euro in più della parigrado a benzina da 155 CV), mentre se si desidera la Distintive con Premium Pack è necessario staccare un assegno di 21.350 euro.

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La nuova Alfa Romeo MiTo




La nuova Alfa Romeo MiTo si presenta e viene messa alla prova.

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