Le Jaguar della storia sono state tutte auto sensazionali: ci sono modelli sportivi (la nobile stirpe delle XK e delle E-Type), da corsa (le gloriose e plurivittoriose Type-D e Type C), prototipi (l'XJ13 V12 del '66) e l'instant classic XJ220 del 1992. Ispirandosi idealmente, concettualmente e stilisticamente alle sue gloriose progenitrici il prototipo C-X75 festeggia 75 anni di produzione, estremizzando tutti i concetti di norma espressi da una vettura del Giaguaro (design e prestazioni) e portando al massimo la ricerca sull'ecosostenibilità ambientale. La più innovativa, la più veloce, la più bella, la più ecosostenibile, la più futurista. Jaguar dichiara apertamente di aver raggiunto l'apoteosi.
Il selettore del cambio è plasmato come la manopola di un jet da combattimento e include un meccanismo d'intervento manuale per le turbine, consentendo loro di funzionare in modo continuo per una massima carica. Il conducente, il vero protagonista, è posizionato, per quanto possibile, al centro della vettura. Di conseguenza l'abitacolo si adegua perfettamente e senza compromessi. Quando il conducente entra, l'illuminazione generata da fili elettroluminescenti viene sostituita da una luce blu fosforo, emessa dai LED, che si affievolisce mentre gli occupanti si sistemano nell'abitacolo (ma quando la C-X75 viene guidata nella modalità Track, l'abitacolo cambia ancora una volta aspetto - prendendo ispirazione dai velivoli militari - e l'illuminazione si affievolisce per rendere minime le distrazioni).
DESIGN
Creata sotto la guida di Ian Callum, Direttore del Design Jaguar, la concept punta a un linguaggio stilistico ancora più emozionante". La Jaguar C-X75 è stata disegnata con ampia libertà progettuale stante la mancanza di un motore a combustione convenzionale. E' più corta e più bassa delle attuali supercar, con un'affusolata fusoliera centrale circondata da passaruota prominenti. Le forme sono decise, eleganti, ispirano movimento, prestazioni e tengono conto delle esigenze di progetto. L'utilizzo di un sottoscocca Venturi e di un controllo direzionale dei gas di scarico, infatti, ha permesso di mantenere l'auto snella, compatta e bassa il più possibile e, allo stesso tempo, di generare elevata deportanza e aderenza. Sopra le due prese d'aria di alluminio montate sulla traversa di testata si trovano due ulteriori ingressi di flusso che convogliano aria fredda in un sistema di raffreddamento a turbina separato. Le porte, incernierate anteriormente, hanno un sistema di apertura che sfrutta la tecnologia Jaguar Sense Touch, alzandosi esternamente e verso l'alto. Dietro le porte sono sistemate le bocchette di riempimento per il combustibile delle turbine. Esse sono alimentate attraverso un airbox sigillato che le alloggia e sono esposte tramite un'apertura posteriore che le mette in mostra attraverso il loro elegante alloggiamento in alluminio.ABITACOLO
La presenza delle turbine ha guidato il design dell'abitacolo. Esse richiedono una grande quantità di aria; dunque, il conducente e il passeggero sono seduti nel mezzo di questa tempesta, accomodati in sedili fissi (sono fissati alla paratia posteriore che costituisce parte dell'air-box che alimenta le turbine), ma con volante, pannello strumenti (come nella nuova XJ, gli strumenti tradizionali sono stati sostituiti con la tecnologia TFT-LCD ad alta definizione per tutte e tre le Human-Machine Interfaces (HMI) all'interno dell'abitacolo) e pedaliera regolabili.Il selettore del cambio è plasmato come la manopola di un jet da combattimento e include un meccanismo d'intervento manuale per le turbine, consentendo loro di funzionare in modo continuo per una massima carica. Il conducente, il vero protagonista, è posizionato, per quanto possibile, al centro della vettura. Di conseguenza l'abitacolo si adegua perfettamente e senza compromessi. Quando il conducente entra, l'illuminazione generata da fili elettroluminescenti viene sostituita da una luce blu fosforo, emessa dai LED, che si affievolisce mentre gli occupanti si sistemano nell'abitacolo (ma quando la C-X75 viene guidata nella modalità Track, l'abitacolo cambia ancora una volta aspetto - prendendo ispirazione dai velivoli militari - e l'illuminazione si affievolisce per rendere minime le distrazioni).