Una nuova generazione di propulsori viene inaugurata in casa
BMW con la
X1 xDrive28i, primo modello spinto dal
4 cilindri a benzina 2.0 litri che, grazie alla
sovralimentazione a doppio stadio TwinPower Turbo, eroga
245 CV di potenza a 5.000 giri/min e
350 Nm di coppia a 1.250 giri/min. L'inedito motore installato sulla piccola SUV
X1 porta la
tecnologia dei 6 cilindri in linea di più grande cubatura sul frazionamento a 4 cilindri, che permette di
ridurre gli
attriti interni tra le parti mobili, gli
ingombri e il
peso. La turbina a
due giranti riceve i gas di scarico in un condotto a spirale che incrementa la turbolenza del flusso, in modo da aumentarne l'energia a bassa pressione e garantire così la
rapidità di risposta ai bassi regimi per non soffrire di turbo-lag.
PERDE DUE CILINDRI, MA SENZA RINUNCE
A fronte di una perdita di equilibratura delle cosiddette forze alterne - gergo motoristico per dire che un 6 cilindri, per sua natura,
vibra meno di un 4 - la mancanza di due pistoni garantisce in cambio una
ridotta inerzia nelle variazioni di regime del motore, che sale e scende di giri più rapidamente. Rientra nella strategia EfficientDynamics di BMW la realizzazione del
basamento in alluminio e l'adozione dell'
iniezione diretta (200 i bar di pressione garantiti dagli iniettori a solenoide) che, uniti alla distribuzione a
fasatura ed alzata variabile Valvetronic, contribuiscono ad incrementare l'efficienza del propulsore.
IL CAMBIO AD 8 MARCE CONIUGA IL CONFORT CON LE PRESTAZIONI
Due le trasmissioni opzionabili sulla
X1 xDrive28i: un cambio
manuale a 6 marce, abbinato alla funzione
Start-Stop per la marcia cittadina, e un
automatico con convertitore di coppia a
8 rapporti. I consumi dichiarati nel ciclo misto di omologazione EU parlano di
7.9 litri/100 km e 183 g/km di CO2, abbinati ad un'accelerazione
da 0 a 100 Km/h coperta rispettivamente in
6.1 e 6.5 secondi, a seconda che si consideri la trasmissione manuale o automatica; in entrambi i casi la velocità di punta raggiunge il valore di
240 km/h.