Dopo aver lanciato pochi mesi fa la nuova Mazda5 di seconda generazione con le motorizzazioni benzina 1.8 115 CV e 2.0 150 CV i-Stop, Mazda lancia sul mercato italiano la maggiormente appetibile Mazda5 1.6 Diesel, dotata del nuovo motore 1.600 cc. Appetibile perché secondo gli stessi calcoli della Casa giapponese, in Europa circa l"80% degli acquirenti del segmento monovolume preferisce le motorizzazioni a gasolio. Alle versioni a benzina dunque è stato affidato il compito di fare da apripista, ma la "vera" Mazda5 è questa, con un nuovo propulsore più piccolo ed efficiente del precedente 2.0 litri che va in pensione in favore di questa motorizzazione "downsized" che completa la gamma della monovolume con gli occhi a mandorla.
SU STRADA
Qualche chilometro al volante della Mazda5 Diesel rivela una vettura inaspettatamente gradevole per essere una monovolume 7 posti alta oltre 1 metro e 60. Il triangolo pedaliera-volante-leva cambio assicura infatti una posizione di guida in cui si riesce a "sentire" la vettura, grazie alla possibilità di regolare abbondantemente volante e sedile. Il DNA sportiveggiante Mazda si percepisce anche sulla più familiare della gamma giapponese, che rispetto alla piattaforma Ford, tarata maggiormente sul morbido, offre uno sterzo molto preciso anche se abbondantemente demoltiplicato ed una leva cambio rialzata dalla corsa corta, fluida e precisa, con una lieve sensazione di contrasto che fornisce un adeguato feedback nella guida più impegnata. Fra i suggestivi tornanti che conducono fino al cratere dell"Etna, teatro del nostro primo contatto, la Mazda5 ha rivelato infatti un assetto con un rollio molto contenuto ed un assetto neutro, con una soglia di intervento dell"ESP mai troppo invasiva e sospensioni che lavorano egregiamente sulle irregolarità, a tutte le velocità. Forse l"impianto frenante, comunque ben modulabile, potrebbe avere un po" più di mordente, ma certo questo non è il tipo di vettura con cui "staccare" in curva all"ultimo momento. Sopra le aspettative invece il comportamento del nuovo propulsore MZ-CD 1.6, che pur con una cilindrata ridotta spinge la Mazda5 1.6 Diesel con disinvoltura: fra i tornanti delle strade che portano in cima al vulcano siciliano, la Mazda5 con tre occupanti più bagagli ha scalato senza esitazioni mantendo la lancetta del contagiri sopra i 1.750 giri, regime di ingresso della coppia massima. La Mazda5 col millesei si comporta molto bene anche in autostrada, grazie al discreto allungo del motore, all"ottima insonorizzazione e all"assenza di fruscii aerodinamici. Unica pecca al capitolo comfort, una sensibile vibrazione sul pavimento del posto guida, che compare in un breve intervallo di regime di rotazione del motore, per poi scomparire più in alto o più in basso.
INTERNI KARAKURI
Stile personale e gradevole fuori, spazio e comfort all"interno, dove la MPV giapponese si presenta con materiali, finiture ed ergonomia di ottimo livello, grande visibilità e luminosità e abbondanza di portaoggetti. Punto di forza della Mazda5 sono le comode portiere scorrevoli, caratteristica che non molte concorrenti possono vantare. Sono a comando elettrico sulla versione top di gamma Dynamic Space e ad azionamento manuale sulla intermedia Smart Space, unici due allestimenti in cui viene offerta questa motorizzazione 1.6 Diesel, ma anche in quest"ultimo caso non si rimpiange troppo la mancanza dei servomotori. Nel progettare l"abitacolo a 7 posti, l"attenzione dei progettisti si è concentrata sui passeggeri della fila di mezzo, che godono di tantissimo spazio per gambe e testa, di schienale reclinabile (fino a 50°), di tavolini a scomparsa e di braccioli su ogni lato, quello centrale ottenibile abbattendo in avanti la sezione centrale dello schienale. L"intuitivo sistema di sedili Karakuri offre poi la possibilità di unire i due sedili individuali scorrevoli ottenendo un terzo posto centrale (non molto comodo in verità), la cui seduta si può trasformare in un vassoio con portabevande e vano portaoggetti a scomparsa. Non male l"abitabilità della terza fila: le due poltroncine sono un po" strette, ma comunque a disposizione in caso di necessità. Meglio però viaggiare in quattro nei lunghi trasferimenti. Sottraggono comunque un po" di spazio di carico al bagagliaio con doppio fondo, che misura 112 litri con tutti i sedili sollevati, 426 litri con la terza fila di sedili abbattuta e 857 litri se si viaggia in due.DOWNSIZING FAMILIARE
Eliminato il 2.0 Diesel dall"offerta Mazda, il nuovo propulsore MZ-CD 1.6, impiegato finora anche su Mazda3, rappresenta uno degli elementi di transizione verso il distacco da Ford, che sta procedendo gradualmente: la piattaforma della Mazda5 è condivisa con quella delle C-Max, così come il nuovo motore Diesel, prodotto in Germania negli stabilimenti Ford e spedito in Giappone per l"assemblaggio finale, che ha molti componenti in comune con il pari cilindrata dell"Ovale Blu. I due "organi" sono però la base di partenza, ma gli sviluppi sono stati portati avanti separatamente. L"unità è un turbodiesel 4 cilindri da 1.560 cc common rail a iniezione diretta con basamento in alluminio, turbocompressore a geometria variabile, filtro antiparticolato di serie e testata monoalbero, ma pare che Mazda stia lavorando anche a versioni a 16 valvole con step di potenza superiori. Le prestazioni dichiarate da Mazda dicono che con 115 CV e una coppia massima di 270 Nm a 1.750 giri, si raggiungono i 100 km/h da fermo in 13,7 secondi, per una velocità massima di 180 km/h. Il consumo medio si attesta sull"ottimo valore di 5,2 l/100 km (6,4 in città e 4,6 nel ciclo extraurbano), mentre le emissioni di CO2 raggiungono i 138 g/km. Non è prevista una versione con start/stop (Mazda lo chiama i-stop), che sarà riservata alla prossima generazione di propulsori denominata Skyactiv e alle ibride sviluppate in collaborazione con Toyota, ma intanto il primo vantaqgio ottenuto è una riduzione del peso di 120 kg rispetto alla precedente generazione equipaggiata con il turbodiesel 2 litri, ripartiti fra 73 kg risparmiati sul propulsore e il resto sul nuovo cambio manuale a 6 rapporti di provenienza Getrag-Ford che funziona molto bene ma è l"unica scelta disponibile.SU STRADA
Qualche chilometro al volante della Mazda5 Diesel rivela una vettura inaspettatamente gradevole per essere una monovolume 7 posti alta oltre 1 metro e 60. Il triangolo pedaliera-volante-leva cambio assicura infatti una posizione di guida in cui si riesce a "sentire" la vettura, grazie alla possibilità di regolare abbondantemente volante e sedile. Il DNA sportiveggiante Mazda si percepisce anche sulla più familiare della gamma giapponese, che rispetto alla piattaforma Ford, tarata maggiormente sul morbido, offre uno sterzo molto preciso anche se abbondantemente demoltiplicato ed una leva cambio rialzata dalla corsa corta, fluida e precisa, con una lieve sensazione di contrasto che fornisce un adeguato feedback nella guida più impegnata. Fra i suggestivi tornanti che conducono fino al cratere dell"Etna, teatro del nostro primo contatto, la Mazda5 ha rivelato infatti un assetto con un rollio molto contenuto ed un assetto neutro, con una soglia di intervento dell"ESP mai troppo invasiva e sospensioni che lavorano egregiamente sulle irregolarità, a tutte le velocità. Forse l"impianto frenante, comunque ben modulabile, potrebbe avere un po" più di mordente, ma certo questo non è il tipo di vettura con cui "staccare" in curva all"ultimo momento. Sopra le aspettative invece il comportamento del nuovo propulsore MZ-CD 1.6, che pur con una cilindrata ridotta spinge la Mazda5 1.6 Diesel con disinvoltura: fra i tornanti delle strade che portano in cima al vulcano siciliano, la Mazda5 con tre occupanti più bagagli ha scalato senza esitazioni mantendo la lancetta del contagiri sopra i 1.750 giri, regime di ingresso della coppia massima. La Mazda5 col millesei si comporta molto bene anche in autostrada, grazie al discreto allungo del motore, all"ottima insonorizzazione e all"assenza di fruscii aerodinamici. Unica pecca al capitolo comfort, una sensibile vibrazione sul pavimento del posto guida, che compare in un breve intervallo di regime di rotazione del motore, per poi scomparire più in alto o più in basso.