Ieri L’ASAPS (Associazione Sostenitori Amici Polizia Stradale) ha
preso posizione su un emendamento in discussione al Senato, una
modifica alla legge sull’obbligo di montare
pneumatici invernali o di avere
catene da neve a bordo durante la stagione fredda (15 novembre-15 aprile, periodo di validità delle ordinanze) descritta come la nascita del divieto di utilizzo delle catene, appunto. Oggi
riportiamo invece l’analisi di Fabio Bertolotti, direttore di Assogomma, l’associazione che rappresenta i maggiori produttori di gomme (Bridgestone, Continental, Goodyear-Dunlop, Marangoni, Michelin, Pirelli, Yokohama). L’abbiamo intervistato per dare voce ai destinatari impliciti della richiesta dell’ASAPS al Parlamento di “non approvare un emendamento che risponde ad esclusive logiche di interessi settoriali e non di sicurezza e di lasciare l'utilizzo delle catene così come è previsto dalla normativa attuale”.
NON SI TRATTA DI UN DIVIETO GENERALIZZATO
“Assogomma non ha
niente in contrario contro l’utilizzo delle catene - precisa Bertolotti - e d’altro canto i costruttori di pneumatici non hanno fatto pressioni presso le istituzioni per l’emanazione di questo emendamento”. Il portavoce dei produttori continua infatti dicendo che la proposta di modifica “non è ancora approvata, ma soprattutto non impone l’obbligo di montare pneumatici invernali e il conseguente divieto di utilizzo di catene da neve. Ciò significa che tutti gli italiani
non saranno costretti a comprare gomme termiche, perché il comma
g) non abroga il comma
e) (riportato nel precedente
articolo,
ndr), che prevede la possibilità di viaggiare con gomme invernali o catene da neve”.
CONDIZIONI RESTRITTIVE
Il provvedimento andrebbe cioè ad
aggiungersi alla normativa esistente, “che verrebbe integrerata - prosegue Bertolotti - lasciando al gestore di ogni singola strada, ovvero l’unico soggetto con la facoltà - e non l’obbligo - di attuare il provvedimento, il potere di imporre ai veicoli in transito l’uso esclusivo di pneumatici invernali, vietando le catene. Ma a
tre condizioni: in caso di previsione di evento meteorologico straordinario, su tratti dove il tracciato sconsigli il montaggio delle catene sul ciglio stradale per questioni legate alla sicurezza e solo fuori dai centri abitati”.
QUAL E' L'OBIETTIVO DI CHI PRODUCE GLI "INVERNALI"
La polemica sollevata nelle ultime ore insinuerebbe che dietro l’emendamento ci sarebbero
proprio i costruttori di gomme, che avrebbero interesse ad imporre l’obbligo esclusivo di pneumatici invernali per incrementare il proprio business. Decisa la replica di Assogomma: “Sono 6 anni che facciamo una politica di informazione finalizzata a diffondere la consapevolezza che gli invernali migliorano la sicurezza stradale, non per l’imposizione di un obbligo. Piuttosto, il fine della collaborazione che abbiamo sempre avuto con il Ministero dei Trasporti e con quello dell’Interno è di ottenere regole valide per aree geografiche
omogenee. A differenza di quanto avviene oggi, dove comuni limitrofi, soggetti allo stesso clima, adottano o meno le ordinanze sulla viabilità. E l’emendamento in approvazione al Senato, pur avendo motivazioni dettate dal buon senso nel risolvere situazioni critiche, continua ad essere a carattere locale e per di più limitato nel tempo, riferito com’è ad eventi atmosferici straordinari. Esattamente il contrario del nostro obiettivo di armonizzare l’attuale situazione delle ordinanze”.