Un lustro per congelare lo stile, mesi passati in galleria del vento, una quantità di risorse economiche da far girare la testa: quando finalmente arriva il grande giorno della nuovissima
Huayra, la Zonda (la prima vettura prodotta dal piccolo costruttore modenese) si mette... di traverso. Breve cronaca: venerdì 18 febbraio, alle 19, è in programma il lancio dell'inedita supersportiva modenese. Qualche ora prima, però, il geniale ventisettenne Steffen Korbach si schianta con la sua
Pagani Zonda Roadster nei pressi di Spotorno (SV), mandando in fumo in un istante una somma di denaro pari a ciò che molti "comuni mortali" non guadagnano in una vita intera. Risultato: l'attenzione è tutta su di lui e sulla sua "fu Zonda". Attenzione che a Pagani non dispiace, visto che Steffen e la sua bellissima (avevate dubbi?) compagna di viaggio escono illesi dal terribile impatto.
INEVITABILMENTE PROTETTIVA
E proprio l'utilizzo di
materiali iper tecnologici, leggeri ma resistentissimi alla torsione e agli impatti, è stato alla base della progettazione anche della nuova dream-car. Del resto, come non condividere così tanta attenzione per la sicurezza dei propri clienti? Mettetevi nei panni di
Horacio Pagani. Se anche voi aveste un tale di nome Khadem Al Qubaisi al volante di un vostro bolide, non fareste di tutto per proteggerlo oltre ogni ragionevole limite? Il tale in questione detiene il 9,1% del Gruppo Daimler-Benz (che tra le altre cose fornisce il motore della Huayra, opportunamente modificato da AMG) e, con la sua Aabar Investments, mette insieme una fortuna - si dice - di circa 25 miliardi di dollari. Insomma, un cliente scomodo a cui pagare eventuali risarcimenti. Come lui, c'è da scommettere che non siano ragazzi della "porta accanto" anche gli altri possessori di Pagani, Zonda o Huayra che sia.
IL GIGANTE E LA BAMBINA
Una crème che si è riunita, come detto, venerdì scorso in quel di Milano, negli ex stabilimenti Pirelli ora riqualificati, in onore al grande costruttore di pneumatici milanese che da sempre lavora a stretto contatto con la "piccola" Pagani. Una partnership che regala notorietà a Pirelli, vedi
record sul giro al Nürburgring, e solidità a Pagani, grazie alla leadership dei pneumatici italiani fra le dream car. La Huayra, come già la Zonda R, monta pneumatici
Pirelli P Zero nelle misure
255/35 ZR19 (96Y) XL e
335/30 ZR20 (104Y).
TRA LA PISTA E LA STRADA
Omologata per la strada, la Huayra ha ben poco di ordinario. Il propulsore, un 6 litri V12 AMG biturbo, eroga
700 CV, 1.000 Nm di coppia e dispone di un impianto di lubrificazione progettato per resistere ad accelerazioni laterali fino a 1,5 g. A contenere tanta furia ci pensa un
telaio in carbonio e titanio, di concerto con un'aerodinamica che nemmeno in Formula 1 si possono permettere. La centralina Bosch rileva numerosi parametri sulla base dei quali muove
4 flap che ottimizzano il comportamento della vettura. Altre chicche sono le sospensioni a doppi triangoli (realizzate in un materiale più leggero del 30% rispetto all'alluminio) il cambio X-trac che pesa solo 96 kg e una frenata - by Brembo -
da 200 km/h a 0 in poco più di 4 secondi. I prezzi? Assolutamente riservati fino al
Salone di Ginevra, aperto al pubblico dal 3 al 13 marzo.