Un investimento complessivo di circa
420 milioni di euro dal 2012 al 2015, il riassorbimento di circa 1.450 operai e la produzione di 38/40.000 vetture. Sono questi i numeri del
piano industriale che la
De Tomaso ha presentato al Ministero dello Sviluppo Economico a Regione Sicilia e sindacati, che nei scorsi giorni avevano
chiesto un tavolo per discutere delle garanzie occupazionali allo stabilimento
Fiat di Termini Imerese. Nell'incontro con le sigle Fim, Fiom, Fismic, Uilm e Ugl, Gian Mario Rossignolo ha confermato quanto anticipato nelle scorse settimane. A Termini Imerese la De Tomaso Automobili produrrà
una city car e un "minisuv", che si andranno ad affiancare alle tre vetture previste dal piano Industriale che l'azienda sta attuando negli stabilimenti di Grugliasco e
Livorno.
IN SICILIA CITY CAR E MINISUV
Le De Tomaso "piccole" si affiancheranno alla berlina
Deauville presentata all'ultimo Salone di Ginevra, ad una limousine ed alla
nuova Pantera. A Termini il 29% del personale ex Fiat verrebbe impiegato nella selleria che realizzerà a mano gli interni delle auto, ma spunta anche l'ipotesi che De Tomaso rilevi lo stabilimento nella sua totalità, proprio come aveva chiesto
DR Motor: "
Abbiamo bisogno di tutta la fabbrica - ha detto Rossignolo al termine dell'incontro - non si può spaccarla e gestirla in dieci. Abbiamo presentato la nostra proposta, saranno altri a decidere se è compatibile o meno con altre". Non ha voluto incontrare i sindacati l'azienda florovivaistica Ciccolella, una delle sette imprese della short list stilata dall'advisor Invitalia per il rilancio del polo industriale siciliano, che avrebbe sospeso la sua partecipazione al progetto.
I SINDACATI
Scettico
Roberto Mastrosimone, segretario della
Fiom di Palermo, per il quale Rossignolo "nulla ha detto sul come verranno spesi i soldi e su quello che sarà l'intervento pubblico. I
dubbi sulla sostenibilità economica del progetto quindi restano". Per il segretario nazionale dell'
Ugl Metalmeccanici Antonio D'Anolfo "Il piano presentato da De Tomaso
sembra positivo, in quanto propone il riassorbimento di tutti gli operai dello stabilimento di Termini Imerese. Tuttavia, se dovesse partire, auspichiamo in un'accelerazione dei tempi che permetta la formazione professionale dei lavoratori senza che la fabbrica rimanga per troppo tempo chiusa'', aggiungendo che ''è necessario che la riconversione del polo abbia inizio al piu' presto, per dare risposte concrete ai lavoratori''. Positivo anche il commento della
Fismic: "Ora aspettiamo - afferma
Luigi Risi dell'Ufficio Sindacale Nazionale - un
ulteriore approfondimento tecnico e speriamo anche in un'accelerazione dei tempi".