Sempre più automobilisti
desiderano l'auto elettrica. In questi ultimi due-tre anni abbiamo assistito ad un interesse crescente verso questa nuova forma di mobilità e adesso che ha debuttato su strada e il numero di modelli in concessionaria si è allargato assistiamo ad una vera e propria propensione all'acquisto. Ben
sette europei su dieci sono interessati alle vetture a zero emissioni e, come emerge da una ricerca dell'osservatorio
Cetelem dell'automobile, quasi
uno su due si dice pronto a comprarne una. Gli ostacoli però sono sempre gli stessi: listino e rifornimento. Anche quando OmniAuto.it ha sottoposto ai suoi lettori
il sondaggio sull'acquisto dell'auto elettrica a maggio 2010 è emerso che l'autonomia in termini di km dopo ogni ricarica è tra le prime preoccupazioni e i prezzi compresi tra i 10.000 e i 20.000 euro sono la condizione più favorevole per la firma di un contratto. Ma, crisi a parte, guardando nello specifico al nostro mercato, l'auto elettrica si presenta già in alcuni casi conforme a questi requisiti. Certo
mancano ancora quegli
incentivi promessi e mai varati, ma entriamo più nel dettaglio.
LE PRIME OFFERTE DI MERCATO
L'anno scorso sono iniziate le vendite in Italia delle francesi
Citroen C-zero e
Peugeot iOn nate dalla giapponese
Mitsubishi i-Miev. Per ciascuna è stata pensata una particolare offerta a canone mensile, con l'obiettivo - in assenza di incentivi statali che come in altri Stati abbattessero il prezzo di listino - di farle entrare nelle flotte aziendali. E così è stato. L'elenco delle imprese che le hanno scelte è piuttosto lungo. Ricapitoliamo quindi i prezzi:
Mitsubishi i-Miev costa 36.500 euro, ma la Casa giapponese ha lanciato anche noleggio e leasing da
456 euro + IVA. La
Citroen C-zero costa alle aziende
548 euro al mese e la
Peugeot iOn ha un canone mensile di
500 euro. Tutte e tre hanno un'autonomia garantita sulla carta di oltre 100 km.
LE NOVITA' DI QUEST'ANNO CHE HANNO GIA' UN PREZZO
Il 2012 è l'anno della
Nissan Leaf (autonomia di circa 175 km), la giapponese eletta Auto dell'Anno nel 2011 che in Italia ha un prezzo di listino che parte da
37.990 euro. In questo caso però la strategia di Nissan esclude il noleggio della batteria e ne prevede direttamente
l'acquisto insieme alla vettura con una garanzia di 5 anni o 100.000 chilometri. Questo significa che l'automobilista non ha successivi canoni da pagare - oltre ovviamente al costo della ricarica - e anche l'assistenza stradale specifica per i veicoli elettrici è inclusa nel prezzo. Fra gli optional c'è invece il pannello solare per la ricarica della batteria ausiliaria, quella che alimenta i servizi elettrici di bordo.
Renault ha invece adottato un'
altra strategia, quella del noleggio batteria che abbassa il prezzo di listino dell'auto. La
Renault Fluence ZE (autonomia fino a 200 km) costa
28.200 euro e prevede un
noleggio delle batterie che varia da un minimo di 82 euro/mese per contratti di 36 mesi/10.000 km annui a un massimo di 168 euro per 12 mesi/30.000 km. Rimanendo sul fronte auto (per i veicoli commerciali leggeri a zero emissioni vi consigliamo
OmniFurgone.it) la novità elettrica meno costosa è la
Renault Twizy, l'antiscooter che abbiamo conosciuto da vicino al
Motor Show di Bologna e che costa
6.990 euro (autonomia fino a 115 km).
SERVONO INCENTIVI
Per quest'anno sono stati anche annunciati i debutti di
BMW Serie 1 elettrica,
Fiat 500 elettrica,
Renault Zoe ZE,
smart ED (la versione basata sulla terza generazione della citycar tedesca che segue gli esemplari dati a noleggio in alcune città italiane con il progetto E-Mobility Italy),
Mercedes Classe A e
Ford Focus, mentre nel 2013 sarà la volta di
Volkswagen Golf e
E-Up). Resta però il fatto che, come emerso dallo studio dell'osservatorio
Cetelem dell'automobile, gli automobilisti chiedono incentivi per l'acquisto di queste vetture. In tempo di crisi non basta il risvolto ambientale (l'84% sceglierebbe l'elettrico per inquinare meno). Il 49% degli intervistati non prevede alcuno sforzo finanziario e per il 71%
i governi non aiutano a sufficienza il settore. La vera svolta elettrica quindi continua a dipendere non tanto dai costruttori, che hanno già pronta la tecnologia, quanto dai governi e dalle risposte alla crisi.