Quando si dice Seat Leon Copa, diventa automatico il richiamo alle competizioni della Casa spagnola. Il marchio di Martorell, nel suo palmares più recente, vanta la conquista di due titoli consecutivi nel mondiale turismo nel 2008 e 2009 (il secondo con il nostro Gabriele Tarquini). E anche in Italia da cinque anni si disputa la Leon Supercopa, un monomarca di successo che fa da spina dorsale al Campionato Italiano Turismo Endurance. È giusto, quindi, che l'anima sportiva si possa ritrovare anche nel prodotto di serie. Anche se nell'allestimento Copa della Leon, la Seat offre tanta grinta in una vettura particolarmente ricca di dotazioni e con una spiccata propensione tecnologica ad un prezzo assolutamente competitivo. Due le versioni: benzina 1.2 TSI 105 CV e diesel 1.6 TDI sempre da 105 CV. La TDI è disponibile anche in abbinamento al cambio automatico DSG a doppia frizione.

GENEROSA E PERFORMANTE

Per il nostro test su strada ci siamo fatti tentare dalla turbo diesel: l'aspetto della Leon è piuttosto aggressivo, muscolare, ma senza eccessi. Anzi, da un punto di vista puramente stilistico, questo modello è come il buon vino, migliora con la stagionatura. Non è una cosa che accade spesso ai giorni nostri, che una macchina diventi più accattivante rispetto alla concorrenza con il passare del tempo. È stata definita una coupé a cinque porte: il fatto che la maniglia di quelle posteriori vada "cercata" nell'incavo del vetro laterale aiuta a mantenere questa impressione. Non ci sono fastidiosi fruscii aerodinamici: i generosi specchietti retrovisori (riscaldabili), che certo non passano inosservati, assicurano flussi d'aria silenziosi. Anche i due tergicristalli ben mimetizzati nel montante, lasciano completamente sgombro il parabrezza e appaiono all'improvviso solo quando s'attiva il sensore di pioggia, quanto mai utile in questa fase dell'inverno.

VALE PIU' DI QUEL CHE COSTA

Su un aspetto di può essere tutti concordi: questa Seat vale più di quanto costi (20.200 euro). Il prezzo varia dai 18.700 euro della 1.2 TSI Copa per arrivare a 21.700 euro della 1.6 TDI Copa Dsg. Al prezzo della Leon Style, l'allestimento Copa si arricchisce di numerose chicche come lo specchietto retrovisore interno anti-abbagliamento o gli efficaci sensori di parcheggio posteriori. Gli interni sono caratterizzati da sedili spaziosi, comodi, ma sufficientemente contenitivi nella guida sportiva. Ed è facile trovare la posizione ideale, piuttosto avanzata, grazie alle regolazioni di altezza e nell'area lombare. Il volante a tre razze in pelle, secondo uno stile ereditato da Vw, è multifunzionale: c'è un regolatore di velocità sensibile e preciso e si possono scoprire alcune funzioni del ricco sistema di infotainment. È facile sfruttare la connettività Bluetooth per il telefono o le funzioni della radio Cd MP3 dotata di 8 altoparlanti e porta USB. Godibile il display touchscreen a colori al centro della plancia con la selezione rotante delle emittenti e molto intuitivo il comando del navigatore satellitare con il quale è facile raggiungere qualunque meta. Efficace anche il climatronic bi-zona, ben sperimentato nelle gelide giornate bolognesi. Insomma la sensazione è di essere su una vettura adatta ad un pubblico giovane, curata nei dettagli. Sobria per certe scelte di allestimento, come i tessuti, ma con tocchi di esclusività: la giovanile scritta Copa nel poggiatesta, per esempio.

BEATA SILENZIOSITA'

Il motore si fa apprezzare per la silenziosità di marcia, ma basta dare una zampata sull'acceleratore per scoprire che i 105 CV sotto al cofano rispondono prontamente all'appello. Una caratteristica della Copa è che la coppia non è brutale, ma molto progressiva e, soprattutto, non si esaurisce in un battibaleno: si gustano i 250 Nm da 1.500 giri a 2.500. L'azione del quattro cilindri 1.6 TDI a iniezione diretta è particolarmente brillante e non tende a sedersi dopo una "tuonata", ma mostra una crescita di potenza che esalta le doti di assetto specie nei curvoni in appoggio dove non ha esitazioni, ma anzi conferisce a chi guida una sensazione di stabilità e, quindi, di sicurezza. L'inserimento è un piacere, perché con poco angolo di sterzo è possibile andare alla corda della curva, bilanciando quell'inevitabile tendenza al sottosterzo tipica della trazione avanti e, anticipando un filo le manovre nei tratti misti molto guidati, è possibile ridurre anche il rollio. Le sospensioni anteriori con schema McPherson e barra stabilizzatrice garantiscono un buon comfort di marcia anche sullo sconnesso, sebbene l'assetto sia abbastanza rigido, mentre le multilink posteriori esaltano una buona tenuta di strada che infonde la piena padronanza del mezzo. I cerchi in lega da 17 pollici Agra vestono la Copa che in optional offre anche fari allo xeno, rivestimenti interni in pelle nera, tetto apribile elettricamente, winter pack, airbag laterali per sedili posteriori e vetri posteriori oscurati.

IL PELO NELL'UOVO

Fra tanti pregi è giusto sottolineare due rilievi: il motore a freddo impiega più di altri a raggiungere una temperatura funzionale (e non è il caso di farlo soffrire in quelle situazioni, per cui è meglio procedere per gradi) e la frenata che è precisa e puntuale, manca di grip nella primissima fase della "pompata". Un rilievo che non emerge ad andatura turistica, ma che viene fuori quando si passa ad uno stile di guida un po' più sportivo e ci si aspetta di poter modulare la staccata con una certa progressività. In realtà gli spazi di arresto sono quelli che ci si aspetta, in piena sicurezza, ma l'idea di non poter ridurre gradualmente la pressione sul pedale crea un effetto psicologico a cui bisogna abituarsi, perché verrebbe già la voglia di andare a pigiare di nuovo l'acceleratore. L'altro aspetto da evidenziare della Copa è il consumo: i tecnici di Martorell hanno ottenuto dei risultati davvero brillanti che si "misurano" in soldoni ora che il gasolio ha sfondato il muro di 1,7 euro al litro. Nel percorso extraurbano bastano 4 litri per 100 km se si guida in scioltezza, ma senza rinunciare al divertimento, e diventano 5,6 litri nel ciclo urbano nella versione senza Start/Stop. Si possono percorrere lunghe distanze senza l'ansia del rifornimento e, come tutti i buoni diesel, si può procedere sempre con la stessa marcia, senza dover smanettare sul cambio, in totale relax, confidando sull'elasticità del motore. E nemmeno ci si stanca al volante, visto che l'ergonomia del posto guida è stata studiata adeguatamente, ma se si ha fretta basta girare pagina, per lasciare lo spazio al puro divertimento...

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