La Opel Mokka è stata la prima a rispondere alla Nissan Juke, Crossover di segmento B che ha raccolto il successo di una formula - quella dell’utilitaria rialzata e con il look dei SUV - esplorata prima di lei dalla Fiat Sedici e dalla Suzuki SX4 e da tempo apprezzata dai clienti sempre per merito di Nissan, grazie all’affermazione della Qashqai nella categoria delle compatte di segmento C. Nel frattempo, a fare compagnia alla Mokka e alla Juke sono arrivate molte altre concorrenti, come la cugina della tedesca, la Chevrolet Trax (di cui abbiamo realizzato una video-prova), le due francesi Peugeot 2008 (anche lei protagonista di un video-test) e Renault Captur e la giapponese Suzuki SX4 S-Cross. Per completare il quadro dei SUV e Crossover da città, nel prossimo futuro arriveranno sul mercato anche la Ford EcoSport e la Fiat 500X, accompagnata dalla variante marchiata Jeep: tutte rivali dirette della Opel Mokka, che abbiamo provato con la motorizzazione turbodiesel 1.7 CDTI con 130 CV, due ruote motrici e il cambio manuale, abbinati all’allestimento Cosmo per un prezzo di listino che parte da 24.200 euro. MUSCOLI E SPAZIO La mancanza della trazione integrale non è necessariamente uno svantaggio, a dispetto dell’aspetto fuoristradistico della Mokka. Infatti, in Italia questo tipo di auto è scelto soprattutto dalle donne, che apprezzano la visibilità e la posizione di guida rialzata, mentre l’utilizzo tipico (città, weekend di viaggio, trasferimenti con la famiglia) ben si sposa con un motore turbodiesel di media cilindrata. Tuttavia, la principale ragione dell’interesse che il pubblico sta dimostrando per i SUV cittadini anche in un contesto di mercato condizionato dalla crisi economica è da cercare nel look. L’Opel Mokka, dalla sua, mette in mostra una carrozzeria massiccia e grintosa, che la fa sembrare più grande dell’utilitaria che va ad affiancare: l’Opel Corsa. Le dimensioni della Mokka parlano di una lunghezza di 428 cm, quindi ancora compatibile nel traffico e nei parcheggi e al tempo stesso garante di una buona disponibilità di spazio nell’abitacolo e nel bagagliaio. I passeggeri, infatti, godono di una libertà di spazio notevole, di una buona versatilità degli interni (grazie a vani portaoggetti della plancia e alla regolazione dei sedili, comprensiva della possibilità di abbattere in avanti lo schienale del passeggero anteriore) e di un ampio vano di carico, la cui capacità varia da 356 1.372 litri. Non manca il sistema d’infotainment, ma si vorrebbe un’unità più aggiornata e connessa ad internet tramite App dedicate, come il sistema MyLink della cugina Chevrolet Trax. Per contro la Mokka offre un livello di finiture superiore alla parente del marchio del Cravattino, evidente in particolar modo nel rivestimento morbido della plancia. NON BEVE MA SI FA SENTIRE Alla guida della Opel Mokka la prima cosa con cui si ha a che fare, nel bene e nel male, è il comfort. Le sospensioni, dal canto loro, sono tarate sul morbido e assorbono senza problemi le sconnessioni della strada, senza preoccuparsi troppo di frenare il corpo vettura in rollio e beccheggio quando iniziano le curve e magari si è alzato un po’ il ritmo. Il motore, d’altra parte, è l’ultima evoluzione dell’ormai storico quattro cilindri di 1.7 litri che equipaggia le Opel da anni: potrebbe essere meglio insonorizzato dal rumore e dalle vibrazioni, doti che invece non dovrebbero mancare sul nuovo 1.6 turbodiesel sviluppato dagli ingegneri italiani del centro GM Powertrain di Torino, come potete leggere nella nostra intervista. I 130 CV, in ogni, caso garantiscono un’ottimo spunto alla Mokka, senza chiedere troppo in cambio per quel che riguarda i consumi. Nel corso del nostro test abbiamo percorso circa 1.600 km con una media di 5,0 l/100 km, ovvero 20 km con un litro di gasolio. Il cambio manuale a sei marce contribuisce a questo risultato, visto che ha i rapporti dimensionati piuttosto “sul lungo”, a favore dei lunghi trasferimenti ma sacrificando un po’ la marcia a bassa velocità nel traffico. BOTTA E RISPOSTA TRA SUV E CROSSOVER L’Opel Mokka risponde così, dunque, alla sfida dei SUV urbani arrivati sul mercato più di recente, con un prezzo di listino che nell’allestimento top di gamma della nostra prova si posiziona nella fascia medio-alta della categoria, poco sotto la Chevrolet Trax e al di sopra del duo transalpino Peugeot 2008 e Renault Captur, con motori e allestimenti confrontabili. Non molto lontana è anche la MINI Countryman, che fa pagare un po’ di più il suo voler essere “premium”. Alla dotazione di serie, infine, è possibile aggiungere gli interni in pelle (1.250 euro), il navigatore (950 euro), l’antifurto (350 euro), il tetto in vetro apribile elettricamente (800 euro), l’Adaptive Forward Lighting (1.000 euro), il porta-bici Flex Fix (750 euro), la ruota di scorta da 16" (100 euro) e la vernice metallizzata (580 euro).

Fotogallery: Opel Mokka, il SUV urbano non teme confronti [VIDEO]