L’Audi A1 Sportback è piccola, ma è un’Audi in tutto e per tutto, dirà qualcuno. Di conseguenza il prezzo sarà adeguatamente alto, come da tradizione del marchio tedesco, diranno altri. In questa infinita diatriba fra sostenitori e detrattori della “mini” di Ingolstadt si è da qualche mese inserita una piccola outsider, quella Audi A1 Sportback Admired dedicata al pubblico più giovane che può apprezzare il pacchetto S line esterno, i cerchi in lega da 17” e la verniciatura bicolore compresi nel prezzo base di 19.580 euro. Per toccare con mano pregi e difetti di questa speciale versione Admired ho percorso con l’Audi A1 Sportback 1.2 TFSI 86 CV i miei canonici 1.000 km di prova fra strade e autostrade dell’Italia centro-settentrionale, ricavandone un’impressione positiva, soprattutto a livello di piacere di guida e di qualità telaistiche. Gli unici appunti importanti che mi sento di muovere a questa A1 riguardano le ridotte dimensioni del bagagliaio, la pedaliera troppo disassata e la qualità dei sedili, per dimensioni, fattura e finitura non al livello del marchio. Come potete notare dalla fotogallery, la prova è stata affiancata a quella di OmniMoto.it della Ducati Monster 796 20th Anniversary, moto dello stesso gruppo tedesco che si propone ai giovani con un giusto rapporto prezzo/dotazioni.

QUEL TOCCO IN PIU’ DI SPORTIVITA’

Lo stile dell’Audi A1 è ormai noto ai più, ma questo allestimento Admired della Sportback sembra aggiungere un pizzico di “pepe” in più alla tedesca lunga meno di 4 metri. In particolare la combinazione di colore Bianco ghiaccio/Nero brillante dona un tocco di classe alla vettura, soprattutto sulla 5 porte che ha tutto il tetto nero e non solo gli archi laterali. Lo stesso effetto premium sportivo lo danno anche le componenti del pacchetto S line di serie come i paraurti maggiorati, le minigonne laterali e il grande spoiler sul lunotto, senza dimenticare le luci LED posteriori, i bei cerchi da 17” con finitura diamantata e verniciata. Non meno appagante è la finitura dello scivolo aerodinamico posteriore da cui esce il terminale di scarico o dettagli raffinati come i ripetitori di luci e frecce nascosti sotto il portellone o i pistoncini idraulici che sollevano il cofano motore.

PICCOLA, MA ABITABILE PER 4

Solo quando salgo a bordo dell’Audi A1 Sportback Admired 1.2 TFSI 86 CV mi rendo conto che l’abitacolo è un po’ piccolo, almeno a confronto di una segmento B che ho provato di recente come la Peugeot 208, ma che a paragone della rivale diretta MINI lo spazio è più abbondante. La linea di cintura è così alta che la parte vetrata laterale risulta molto ridotta, dettaglio particolarmente sportivo che però personalmente mi suscita un qualche senso di claustrofobia. Le portiere anteriori sono ampie e permettono di entrare con facilità, mentre quelle posteriori rendono un po’ più difficile accesso e uscita ad un abitacolo che invece accoglie con comodità quattro persone; dietro trovano posto anche gli amici alti più di 1 metro e 80, con spazio sufficiente per testa e gambe che non costringe a grandi sacrifici. Solo/b> il bagagliaio è ridotto per le esigenze di quattro viaggiatori, ma regolare nella forma, e grazie anche al doppio fondo è possibile stivare un discreto numero di borse e piccoli oggetti.

INTERNI SEMPLICI E BEN FATTI, UN PO’ MENO I PEDALI

Dal posto di guida dell’Audi A1 Sportback Admired 1.2 TFSI 86 CV si apprezza tutta la qualità Audi, con un volante sportivo di ottima fattura che incornicia una strumentazione semplice e chiara. La plancia è ben progettata, semplice e realizzata con plastiche "soft" di ottima qualità, quasi si fosse a bordo di una vettura di segmento superiore. Le superfici morbide sono anche sulle portiere, mentre il tunnel centrale utilizza come di consueto plastiche meno pregiate. Il colore nero impera nella metà inferiore dell’abitacolo e il grigio in quella superiore, dove spicca il cielo realizzato con grande cura e precisione. Anche il navigatore è improntato alla semplicità, ben leggibile anche se non molto grande; utile il fatto di poterlo chiudere e nascondere completamente in plancia. Davvero comoda è poi la manopola per la gestione del sistema multimediale di bordo, navigatore compreso. Quello che invece mi ha più infastidito durante la regolazione del posto guida è stato scoprire una pedaliera eccessivamente disassata sulla destra, con pedali troppo ravvicinati e la spiacevole sensazione di urtare spesso il ginocchio destro contro il tunnel centrale; allo stesso tempo il piede sinistro gode di uno spazio di riposo quasi eccessivo.

PER I SEDILI SI PUO’ FARE MEGLIO

L’Audi A1 Sportback Admired 1.2 TFSI 86 CV torna però a farsi valere pienamente su strada, dove una silenziosità di marcia da primato e un assetto sportiveggiante contribuiscono a rendere piacevole ogni chilometro della prova. Questa A1 è forse la segmento B più silenziosa che abbia mai provato, capace di far percepire quasi solo il rumore di rotolamento dei pneumatici e pochissimo i fruscii aerodinamici. Se solo i sedili fossero più comodi e accoglienti la sensazione di comfort generale sarebbe da record; in particolare la seduta anteriore pecca per le ridotte dimensioni dello schienale che nei lunghi viaggi finisce per affaticare la zona lombare del guidatore. Il quattro cilindri turbo da 86 CV non fa quasi mai sentire la sua voce, è fluido nel funzionamento ed ha la giusta coppia per non richiedere un uso esagerato dell’acceleratore. Solo i veri “smanettoni” possono chiedere qualcosa di più in fatto di potenza ad un motore che offre sempre la giusta risposta ad ogni esigenza di guida. Per sua natura però questo propulsore da 86 CV chiede al guidatore una condotta tranquilla e fluida, senza cercare quella spinta che arriva solo ai regimi più alti, oltre i 3.500 giri/min.

STERZO E ASSETTO NON DELUDONO

Su strada questa A1 Sportback mostra un assetto tendenzialmente rigido che lascia comunque spazio all’assorbimento di buche e dossi. La relativa durezza delle sospensioni offre però come contropartita un grande senso di stabilità e sicurezza, doti che si confermano ampiamente non appena mi avventuro su strade tortuose e veloci. Qui emerge la precisione dell’avantreno nell’inserimento in curva, la risposta pronta dello sterzo e la facilità di utilizzo del bel volante sportivo di diametro medio-grande, tutti elementi che messi assieme donano a questa Audi A1 Sportback una sportività eccellente. Con la prova dell’evitamento di un ostacolo improvviso ho poi potuto apprezzare la rapidità di riallineamento che avviene senza incertezze o difficoltà. Il dominio della strada è così elevato che guardando solo volante, cruscotto e la strada al di là del parabrezza sembra veramente di trovarsi alla guida di un’Audi A3. I freni sono sempre all’altezza della situazione e i consumi sono adeguati alla motorizzazione: ad un consumo complessivo di 5,4 l/100 km ho infatti affiancato un dato cittadino medio di 6,4 l/100 km, 5,2 l/100 km nell’extraurbano e un miglior risultato in “economy run” di 4,9 l/100 km. Attenzione però alla guida sportiva e veloce, capace di far salire questi valori oltre gli 8 l/100 km. Sul fronte dei comandi di bordo e dell’infotainment ho potuto apprezzare la facilità di utilizzo della semplice (forse troppo) radio di di bordo, priva di ingresso USB o Aux, e del navigatore. Peccato che sul bel volante multifunzione manchi un pulsante per passare da un brano musicale all’altro, operazione che può essere fatta solo sui comandi centrali dell’impianto audio. L’aria condizionata di tipo manuale svolge degnamente la sua funzione, ma l’aspetto “povero” e un po’ datato dei comandi fa rimpiangere l’adozione del climatizzatore automatico, che costa 415 euro.

21.825 EURO IN MENO DI 4 METRI

Per quanto riguarda il prezzo dell’Audi A1 Sportback Admired 1.2 TFSI 86 CV del test occorre sottolineare che il prezzo base di 19.580 euro sale fino a quota 21.825 euro per via di una serie di optional importanti come i fari Xenon Plus (775 euro), il Pacchetto Media (500 euro), il navigatore (680 euro), l’appoggiabraccia centrale (145 euro) e il volante sportivo multifunzionale in pelle a 3 razze (145 euro). Per rendere davvero completissima questa Admired occorrerebbe per la verità aggiungere ancora qualche optional come il Pacchetto Sensor da 600 euro che include climatizzatore automatico, sensori di parcheggio e sensori luci/pioggia, il tetto panoramico in vetro (1.010 euro), il controllo pressione pneumatici (65 euro), l’assetto sportivo S line (660 euro) e il cruise control (290 euro), ma forse così si perderebbe parte della convenienza garantita dalla versione Admired.

[Foto: Francesco Attardo]

Fotogallery: Audi A1 Sportback Admired 1.2 TFSI 86 CV, prova su strada