Hai addosso lo stress di un anno trascorso a lavorare duramente, sei alla guida da ore sotto il solleone agostano e senza climatizzatore (magari in coda), ti senti stanco e hai bevuto poca acqua: attenzione, il colpo di calore è in agguato. Ma il problema riguarda soprattutto i passeggeri più deboli, come i bimbi e gli anziani. Al di là dell’utilizzo intelligente del “clima” (se la macchina ne è dotata e se ben funzionante), ecco alcuni suggerimenti per non incorrere nella cosiddetta ipertermia, il forte aumento della temperatura corporea.

PREPARAZIONE E SINTOMI

Anzitutto, occorre idratarsi al punto giusto prima del viaggio (dopo una sana dormita); serve bere acqua fresca nel corso di tutta la giornata, che abbassi la temperatura del corpo, e mangiare preferibilmente cibi leggeri e con alto contenuto di acqua (frutta e verdura). Il dottor Antonio Clavenna, farmacologo dell'istituto Mario Negri di Milano, sostiene che si debba andare coi piedi di piombo: “Il colpo di calore può provocare febbre, malori e nei casi più gravi si può arrivare alla perdita di coscienza, al coma e alla morte. Se non si ha da bere, il rischio è la disidratazione. Con questo caldo è fondamentale bere anche se non si avverte il senso della sete”. Ma quali sono i campanelli d’allarme del colpo di calore? “In genere, i sintomi sono la presenza di vertigini, giramenti di testa, stanchezza, disorientamento, sonnolenza eccessiva, difficoltà di concentrazione. Se i bimbi sembrano rallentati, deboli o addormentati, è fondamentale bagnare loro subito i polsi e la nuca e abbassare la temperatura corporea”. E poi occhio agli orari in cui si viaggia: “Se il climatizzatore non va, evitare di stare in macchina dalle 11 alle 16, le ore più calde, con l’inquinamento più alto”. E comunque, anche col “clima” occorre prudenza: “Evitare sbalzi eccessivi tra interno ed esterno. Non bisogna esagerare con gli sbalzi tra interno ed esterno. Sarebbe prezioso togliere l'umidità dall'aria alleviando dal senso di caldo senza fare male alla salute”.

AUTO AL SOLE

Se si entra in un'auto parcheggiata al sole, prima di salire aprire gli sportelli, poi iniziare il viaggio a finestrini aperti o utilizzare il sistema di climatizzazione. Prestare attenzione nel sistemare i bambini sui seggiolini di sicurezza, verificare che non siano surriscaldati. Quando si parcheggia la macchina non lasciare mai, nemmeno per pochi minuti, persone o animali nell'abitacolo.

PERCHÉ SUCCEDE

Il primo stadio dell'ipertermia è lo stress da calore o esaurimento da calore: è caratterizzato da confusione, crampi muscolari e spesso nausea o vomito. A questo stadio iniziale la vittima suda copiosamente, per dissipare il calore corporeo in eccesso. Il metodo più efficace a disposizione del corpo umano per “eliminare” il calore che lui stesso genera è la sudorazione: essa sottrae calore all'interno del corpo e lo porta sulla superficie cutanea, dove l'evaporazione, un processo molto endotermico, sottrae grandi quantità di calore alla pelle, raffreddandola. La perdita di acqua dovuta alla sudorazione, se non compensata, porta alla disidratazione dell'organismo, che oltre un certo limite non può più sostenere la sudorazione. A questo punto la vittima smette di sudare, e la temperatura corporea sale rapidamente.

DOPO...

Se l’adulto o il bambino viene assalito da un colpo di calore, c’è anche il rischio di shock ipovolemico, dovuto a una perdita eccessiva di sali: questo rende indispensabile la richiesta di soccorso medico qualificato e l'ospedalizzazione. Se l'infortunato è cosciente, può essere somministrata acqua, se possibile con integratori salini. Mai alcolici e caffè, per le loro proprietà vasodilatatorie. Nell'attesa del soccorso, l'infortunato può essere messo in posizione antishock, con gli arti inferiori sollevati.

TRE REGOLE ESTIVE

Il dottor Clavenna raccomanda di “tenere in auto, soprattutto nei viaggi medio-lunghi, una borsa frigo con una scorta di acqua adeguata. E per evitare sbalzi di temperatura eccessivi, può essere utile spegnere il condizionatore poco prima di arrivare a destinazione. Infine occhio: d'estate i bambini non devono essere lasciati soli in auto nemmeno per pochi minuti, in quanto la temperatura all'interno dell'abitacolo può aumentare rapidamente".

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