Ci avevano visto lungo, i tedeschi, quando anni fa hanno creduto più di tutti nel camuffare una sportiva da auto “normale” e creare così le macchine forse più divertenti in assoluto per essere guidate su strada (cioé non necessariamente in pista). Prima di spiegarvi perché la penso così - parlando della nuova Mercedes C 63 AMG - vorrei tirare in ballo le due filosofie che hanno probabilmente interpretato meglio questo concetto di automobile: quella della BMW Motorsport e quella, appunto, della AMG. In entrambe le aziende sono bravissimi a “travestire il lupo da agnello”, perché credono che il modo migliore per stampare sulla faccia di chi guida un sorriso a 32 denti sia quello di rendere una berlina (o una station wagon) capace di andare forte come una Ferrari o una Porsche, giusto per citare due marchi famosi di supercar. E, al tempo stesso, di essere più divertente: è con questa convinzione che sono andato in Portogallo per questa video-prova della nuova Mercedes Classe C “cattiva”.


Irriconoscibile turbo


Molti di voi staranno pensando che abbandonare il vecchio motore 6.2 litri V8 aspirato della AMG sia stato un sacrilegio. Vi posso però già dire che con il nuovo biturbo 4.0 di cilindrata gli ingegneri tedeschi hanno fatto il miracolo: suona e risponde come un aspirato, con tutti i vantaggi di avere più spinta. Ormai i motoristi hanno capito come superare il ritardo di risposta tipico dei propulsori sovralimentati del passato. Nel caso specifico manca un po’ di allungo nella zona alta del contagiri, ma questo non toglie niente all’emozione vi lascia dentro quando guidate. Motoristicamente parlando la C 63 mi è piaciuta di più della BMW M3 che abbiamo provato qualche mese fa: si tratta di un paragone inevitabile e che ho cercato di sviscerare il più possibile nel video.


Nemiche simili


Le “piccole” bombe di Mercedes AMG e BMW M, infatti, non sono state mai così simili come impostazione, visto che entrambe hanno motori turbo, cambi automatici e la giusta quantità di elettronica, quella sana, che ti permette di guidare in “comfort” uscendo dalla città senza spaccarti la schiena, prima di raggiungere la strada giusta e darci dentro con le curve. E anche di non “mettersi per cappello” la macchina quando ci si fa prendere troppo la mano… D’altronde, la Mercedes C 63 AMG ha 476 CV e 650 Nm, con la versione più spinta C 63 S che sale a 510 CV e 700 Nm, per uno 0-100 km/h rispettivamente di 4.1 e 4.0 secondi e una velocità massima che può arrivare a 290 all’ora richiedendo lo sblocco del limitatore. Il tutto con una meravigliosa sfruttabilità, garantita un bellissimo mix nel set-up del veicolo, dato dalla rigidezza del telaio, dalla taratura delle sospensioni e dalla calibrazione del differenziale autobloccante (meccanico “puro” sulla C 63, a controllo elettronico attivo sulla C 63 S).


Così sia la sportiva stradale


Ed è qui che volevo arrivare. Su strada una supercar più estrema è meno godibile, nel senso che richiede più coinvolgimento, più abnegazione e qualche sacrificio; con la distribuzione dei pesi, le dimensioni e i pesi di una berlina tutto sembra essere più familiare, ci si sente a proprio agio e si guida con più gusto. E in pista? Beh, vi assicuro che non pensavo che una pista meravigliosa ed esigente come Portimao fosse il parco giochi giusto per una macchina come questa AMG, da cui invece non volevo più scendere! Per la capacità di tenere angoli di sovrasterzo prolungati con le ruote fumanti, piuttosto che per come mi sa uscire dopo i tornanti di terza anziché in seconda, su salite che farei fatica a fare a piedi. Idem sul (molto) veloce, la fiducia nella tenuta laterale è totale. Andando così al limite il peso nei cambi di direzione e le scalate del cambio automatico non sono cristalline, ma il punto è un altro: resistere al fascino delle sportive. Con gli 80.000 euro e rotti che servono per portarsi a casa la nuova Mercedes C 63 AMG, o gli 90.000 della versione S si comprano macchine forse più evocative di una “semplice” berlina o station wagon, per quanto potente e veloce. Utilizzabili, però, in meno occasioni e mettendo in conto qualche rinuncia. E quindi con un peggiore rapporto divertimento/prezzo... da misurare in numero di sorrisi per ogni euro speso!

Fotogallery: Mercedes C63 AMG, più divertente di una sportiva [VIDEO]