Un componente dell'impianto di alimentazione: ecco che cos'è il filtro dell'aria. Che, come dice la parola stessa, pulisce l'aria. Quale? Quella che dall'esterno viene incanalata e portata sino alla camera di combustione. Occorre non fare confusione, quindi, coi filtri del climatizzatore, che sono tutt'altra cosa. Il “nostro” filtro dell'aria motore evita di far arrivare parti estranee dentro il propulsore: quand'anche ci spostassimo solo in montagna, dove c'è aria purissima, comunque si dovrebbero filtrare foglie, polveri, ma pure detriti, così come le gocce d'acqua. Figuriamoci se circoliamo in zone densamente trafficate, con smog e polveri ovunque.


L'igiene fa vivere il motore!


1# Perchè pulirlo? Se il filtro aria motore non svolge a dovere il proprio compito, si ha un consumo velocissimo del propulsore: tutti i corpi estranei andrebbero a intaccare i pistoni anzitutto, così come le fasce. Senza dimenticare le punte delle “povere” candele, “intossicate” di sporcizia. Dopodiché, la valvola a farfalla s'imbratta, e allo stesso modo il debimetro. Morale della favola, il motore perde giri, ci sono vuoti di potenza: come se la cavalleria perdesse energia. Tutt'altro che rari i casi di grippaggio del motore perché la camera di combustione s'intasa.


2# Risparmierete anche della benzina. Ma non è tutto. Il filtro dosa la massa d'aria che arriva al propulsore. Se il filtro è sporco, si ha una quantità eccessiva di aria rispetto al carburante. E così, almeno per le auto moderne, la centralina fa giungere più carburante. Centralina che in realtà funziona benissimo, e ha solo lo “stimolo” a compensare l'eccesso di aria, aumentando la benzina.


3# Come pulirlo... o meglio, come pulirli! I filtri sono di diverso tipo. Cominciamo dalla pulizia del filtro di carta porosa, nella scatola specifica. Occorre smontare il vano all'interno del quale trovare il filtro, estrarlo e ripulirlo con un compressore o delle bombolette di aria compressa. Se non lo estrai, “spara” l'aria sul fondo del vano, così che lo sporco vada via verso l'alto.


4# Quello in maglia d'acciaio si lava nel gasolio. Invece, il filtro in maglia d'acciaio, una volta estratto, puoi pulirlo mettendolo a bagno nel gasolio in una bacinella per un quarto d'ora. Obiettivo, “sciogliere” le impurità. Dopodiché, l'aria compressa è sempre necessaria per completare l'opera.


5# Mentre quello in spugna chiede lo sgrassatore. Se il filtro è in spugna, occorrerà solo immergerlo in uno sgrassatore e lasciarlo asciugare. Comunque, è lavabile con l'utilizzo di diversi prodotti specifici. E lo puoi riutilizzare dopo un certo numero di lavaggi (due o tre, di solito), purché non sia rovinato.


6# Alcuni non vanno puliti! Infine, ecco il filtro d'aria in spugna poliutenica. Occhio: mai pulirlo. Solo sostituirlo. Non puoi riutilizzarlo, in quanto non è soggetto a manutenzione.


Quando pulire il filtro aria motore?


A incidere sono diversi fattori: non solo il tipo di itinerario che normalmente percorri, ma anche le zone dove parcheggi la macchina. Un conto è lasciarla in collina, un altro in centro città dove i tram sferragliano e i cantieri lavorano: il filtro “respinge” ogni genere di nemico, e deve lavorare sodo. Comunque, in genere, l'intervallo per la pulizia è ogni anno o assieme al cambio olio e filtro olio: sui 10.000 chilometri. Se invece, già dopo pochi mesi, avverti che il motore perde un po' di potenza, meglio far cambiare il filtro dal meccanico.