C’è un dilemma che riguarda parecchi oggetti: se sono un po’ rovinati o danneggiati, vale la pena solo aggiustarli oppure è meglio cambiarli con uno nuovo? Questo vale per tante cose, come uno smartphone, un paio di scarpe, così come per il parabrezza dell’auto. Che è eternamente esposto a mille pericoli, quali smog, polvere, pietrisco, sassolini alzati dallo pneumatico di un veicolo davanti, grandine, e perfino rami provenienti da un albero. O magari, più semplicemente, il parabrezza è stato vandalizzato. Si tratta di una scelta da fare al volo perché è in gioco la sicurezza stradale: un vetro davanti rovinato fa vedere male, altera la percezione delle luci. E si può arrivare al punto che, partendo da un piccolo guaio, da una minima crepa, il parabrezza si rompa, si frantumi. L’ideale è portare l’auto da un carrozziere esperto (o in un altro centro, esistono gli specialisti nella riparazione dei parabrezza): sarà lui a capire il da farsi. Se invece volete già da voi individuare la soluzione, di certo già conoscete i “trucchi”: li trovate in basso.


Tre punti da conoscere


#1. Quali possibilità. Anzitutto, il segno che trovate sul parabrezza potrebbe essere semplicemente un graffio passeggero dovuto alla gomma del tergicristallo rovinata (qui vi spieghiamo quando cambiarle): una strisciata sul vetro che si toglie con una lavata. Al supermarket esistono prodotti che rimuovono i graffi superficiali dal parabrezza. Se invece c’è il danno (in genere dovuto a un sassolino sparato da un mezzo davanti), va tenuto presente che il parabrezza è continuamente sottoposto a stress: vibrazioni, sbalzi di temperatura fra interno ed esterno dell'abitacolo. Morale: riparare quanto prima, se si può farlo, perché dal punto scheggiato partirà prima o poi una crepa che ci obbligherà alla sostituzione del parabrezza.


#2. Riparazione. Non tutte le scheggiature sono riparabili perché non devono superare un certo diametro. Se non avete una polizza assicurativa Cristalli, l’intervento di riparazione del parabrezza costa attorno a 100 euro per mezzoretta di lavoro. Più o meno, perché possa essere riparato, la scheggiatura deve avere un diametro inferiore a quello di una moneta da 2 euro, e deve trovarsi a più di 6 cm dal bordo del parabrezza. Il terzo requisito è che l’unghiata fastidiosa sul vetro non si trovi proprio nel cuore della vostra visuale. E comunque, nonostante questi parametri, un esperto potrebbe suggerirvi la sostituzione del parabrezza, perché magari incidono altri fattori che sconsigliano la riparazione.


#3. Sostituzione. Invece, in assenza di anche uno solo dei requisiti in alto, serve la sostituzione completa del parabrezza: ha un costo molto variabile (indicativamente, in media 700 euro, per due ore di lavoro). Chiaramente, il riparatore si conforma agli standard del produttore del materiale originale, come certificato dalla relativa Casa. Il parabrezza è un organo strutturale della vettura: se sostituito, dev’essere di alta qualità. Originale oppure alternativo, ma sempre di alta qualità.


Chi paga cosa?


Se il parabrezza viene riparato, pagate attorno a 100 euro. Avete la polizza Cristalli? La riparazione è gratuita. Se il parabrezza viene sostituito, i costi variano parecchio: la polizza assicurativa copre solo parte della sostituzione, e a vostro carico resta la franchigia in euro o l’eccedenza rispetto al massimale. Tutto però è solo indicativo: dipende dal tipo di polizza; dovete leggere bene il contratto. Quello che è probabile è che la polizza Cristalli copra solo un evento nell’annualità assicurativa. In ogni caso, non avrete ripercussioni negative sull’attestato di rischio della Rc auto obbligatoria (qui come funziona e a cosa serve), non verrete penalizzati a livello di classe di merito.


In collaborazione con Federcarrozzieri, la Federazione italiana carrozzieri indipendenti