Sono passati ben 124 anni da quando in Veneto i contadini di Piovene Rocchette, nella provincia di Vicenza, vedevano passare il conte Gaetano Rossi sulla sua scoppiettante Peugeot Tipo 3 con telaio 25. Era la prima auto immatricolata in Italia e venne costruita nel 1892. Da allora la sua storia è stata molto travagliata e soltanto nel 2000 venne riscoperta e portata alla luce. Adesso invece c’è stato chi l’ha addirittura riportata in “vita”.


La scoperta di Peugeot Italia


Era la primavera di 17 anni fa quando il Segretario del Club Storico Peugeot Italia si recò a Parigi per compiere delle ricerche sul materiale storico relativo alla storia di Peugeot in Italia. Accedendo all’elenco delle prime vetture costruite da Armand Peugeot si accorse che c’era una Tipo 3 destinata a Piovene Rocchette per un certo “G. Rossi”. Fino ad allora, gli storici francesi che avevano visionato quel documento pensavano che “Rocchette” fosse una città francese, ma era evidente agli occhi di un italiano che si trattava di un connazionale e così la storia cambiò: la prima auto immatricolata in Italia non era più la Panhard & Levassor guidata dal Conte Carlo Ginori di Firenze, come si era creduto fino ad allora, ma la Tipo 3 telaio 25. L’altra grande scoperta fu che la vettura esisteva ancora. Continuando le sue ricerche, nel 2007 il Segretario del Club Storico Peugeot Italia provò che la vettura esposta al Museo dell’Automobile di Torino (e presentata fin dal primo catalogo del 1963 come una Peugeot 2,5 HP del 1894 - costruita su licenza a Saronno) in realtà era la Peugeot Tipo 3 costruita nel 1892.


La celebrazione in Veneto


Dopo questa scoperta, Peugeot Automobili Italia si rese disponibile a compiere un restauro estetico dell’auto secondo le testimonianze storiche e le informazioni reperite presso il Museo Peugeot di Sochaux. Il restauro avvenne nella primavera del 2007 a cura di Enrico Seno Stellin con la supervisione del Segretario del Club, presso la Concessionaria Peugeot G.P. Car di Monza. A luglio di quello stesso anno nacque “Largo Armand Peugeot” a Piovene Rocchette (VI), dove l’auto, appena restaurata, venne riportata per celebrare l’occasione (qui l'articolo).


Il ruggito del Leone


Durante il restauro però non si potè intervenire sul motore, che non funzionava dal 1915. Mancavano troppi componenti (lubrificazione, alimentazione, scarico, raffreddamento…). Dopo circa dieci anni però la Peugeot Tipo 3 numero 25 ha riacceso l’interesse della famiglia Rossi di Schio. L’ing. Alessandro e l’amico ing. Giannotto Cattaneo si sono dimostrati interessati a ricostruire anche la parte meccanica, dedicando tempo, passione e denaro. C’è voluto un anno di lavoro per studiare il funzionamento di un motore con accensione a bruleurs, carburatore ad aspirazione ed altre ingenuità tecnologiche e, dopo molte ore a smontare, studiare, ricercare pezzi mancanti (come la pompa d’acqua di fine 1800 trovata in Francia, fortunosamente), il motore della prima auto a circolare in Italia ha ripreso a funzionare. Lo ha fatto solo per pochi minuti (mancava ancora il raffreddamento e l’alimentazione del serbatoio), ma è stato un momento memorabile a cui di sicuro ne seguiranno altri.

Fotogallery: Dall'ACI, "L’Automobile: un secolo di evoluzione"