Un male subdolo, insidioso, che può "insinuarsi" nel gomito a qualsiasi età: magari per anni non hai mai sofferto del benché minimo risentimento in quel punto, poi d'improvviso arriva l'infiammazione. Parliamo del gomito del tennista, ossia della epicondilite: un processo degenerativo dei tendini che si inseriscono nel gomito. Questa sindrome dolorosa, fastidiosissima, è invalidante e tende a cronicizzarsi. Colpisce chi fa sport (specie il tennis, ma anche baseball, golf, scherma, squash, lancio del giavellotto) così come chi esegue altre attività ripetitive, magari sul posto di lavoro: si pensi a chi passa ore al computer, digitando sulla tastiera. Discorso analogo per cuochi, pittori, muratori e altri. Con ripercussioni sulla vita di tutti i giorni: talvolta perfino alzare un bicchiere diventa un calvario. Idem guidare, con la zona dolente che "brucia" nei momenti in cui il braccio viene sottoposto a stress durante la guida. Andiamo ad approfondire la questione in basso, così da capire il guaio e limitarlo in auto.


Che cosa conoscere


#1. Come accorgesene. Se l'epicondilite vi colpisce al gomito destro, al volante ne potreste risentire sia quando azionate la leva del cambio sia durante le manovre più faticose (agendo sullo sterzo, i tendini vengono stressati). Se invece è il gomito sinistro a essere colpito, il problema si farà sentire soprattutto alla chiusura della porta (il braccio sinistro viene utilizzato per far presa sulla struttura interna della portiera sinistra) e durante le manovre più pesanti. In generale, in auto, c'è una debolezza nella forza di presa manuale: stringere leva del cambio, volante o altro fa male. Se guidate al mattino, potreste sentire il gomito rigido; di sera, più dolente.


#2. Che fare. Il primo passo è recarvi dal vostro medico, che poi vi indirizzerà verso lo specialista (l'ortopedico). Questi esegue un esame clinico, toccando ripetutamente la parte dolente.Viene talvolta prescritta la radiografia. Per eliminare il problema, va interrotta momentaneamente l'attività sportiva, associando l'uso di antinfiammatori non steroidei: occhio, se dovete guidare ricordate che danno sonnolenza. Sarebbe meglio anche non caricare pesi gravosi in auto utilizzano il braccio dolente. Sì alla crioterapia: borsa del ghiaccio, con cubetti, sulla zona dolorosa per un quarto d'ora, 3 volte al giorno. Prezioso il massaggio del fisioterapista e la manipolazione osteopatica. Nei casi più gravi, sarebbe meglio non guidare, per non stressare i tendini: occorre l'immobilizzazione del gomito per 2-3 settimane, con un paio di infiltrazioni steroidee a livello tendineo. Ok anche la terapia a base di onde d'urto. Molto di rado si arriva all'intervento chirurgico.


#3. Bracciale. Anche alla guida, e sempre dietro consiglio medico, potete utilizzare uno specifico bracciale o una gomitiera massaggiante con inserti in silicone: favorisce sicuramente i tempi di recupero e limita il dolore mentre siete al volante. Se avete il gomito del tennista, in auto attenti a utilizzare troppo il display, o lo smartphone: attività che fanno lavorare i tendini. Se il guaio persiste, e riguarda il gomito destro, valutate la possibilità di comprare un'auto con cambio automatico: meno stress per il braccio.


Manovre d'emergenza


Occhio a non trascurare il problema. Nei momenti "caldi", la performance del guidatore deve essere elevata, e serve un gomito funzionante, non doloroso: si pensi a una sterzata improvvisa per evitare un ostacolo, a una manovra d'emergenza, o alla necessità di cambiare spesso marcia con la leva del cambio. Provando male durante l'azione energica sullo sterzo, quella manovra potrebbe non riuscire bene come necessario: il gomito del tennista può quindi incidere negativamente sulla sicurezza stradale.