Sono anni che le Kia hanno fatto il salto di qualità, ma non tutti ancora ne sono al corrente. Lo sono però i moltissimi clienti che hanno già scelto Sportage, il SUV medio del marchio. Cosa c’entra tutto ciò con la Stonic? C’entra perché proprio il fatto di essere un SUV come lo Sportage, anche se più piccolo, potrebbe “facilitare” la vita della nuova arrivata, che però il successo se lo deve conquistare sul campo. Anzi, su strada, dove l’ho messa alla prova.


Com’è


Non è mio compito (né diritto) dire “bella” o “brutta”, ma posso affermare con convinzione che si tratti di uno dei design più equilibrati, fra quelli dei SUV compatti oggi sul mercato. Prima di tutto perché ha una sua personalità: la mascherina ha le classiche forme Kia, con il tiger nose tra i fari che si fa riconoscere anche qui, ma le linee non sono il semplice adattamento di idee già espresse con Sportage o Rio. E’ innegabile che nella Stonic c’è un po’ di tutte e due, ma i designer hanno dato forma a qualcosa di diverso. Rispetto alla Rio, per esempio, è più alta di 4,3 cm e questo dà una “presenza” più massiccia, rafforzata peraltro dalla linea di cintura, che verso la fine dei finestrini posteriori si alza, e dai passaruota, molto scolpiti. A darle un tocco di offroad, sempre e solo a livello estetico, sia chiaro, provvedono invece le piastre color alluminio nella parte inferiore dei paraurti. Non mancano ampie possibilità di personalizzazione, grazie per esempio a ben 20 combinazioni bicolore, con 5 tonalità per il tetto. Idem dentro, dove gli inserti nella plancia e sul tunnel sono a scelta. A proposito dell’abitacolo, la plancia è praticamente identica a quella della Rio. Poco male, primo perché il design è moderno, secondo perché l’ergonomia è davvero ben studiata: Kia ha scelto di non rinunciare a due rotelle e a 8 tasti ai lati dello schermo per passare da una funzionalità all’altra. Detto ciò, lo schermo a colori da 7 pollici è di serie su tutta la gamma e, a richiesta, si possono avere Android Auto ed Apple CarPlay.


Come va


Alla guida sembra una Rio. Il che è normale, visto che le parti in comune sono tantissime. La principale differenza sta dunque nel fatto che qui si è seduti qualche cm più in alto, ma questo non ha influito più di tanto sulla taratura dell’assetto. A tal proposito, dato il genere di auto, ciò che interessa di più è il comfort: le sospensioni non sono troppo morbide ma assorbono bene le buche e gli avvallamenti. Per il motore, mi sono concentrato su quello che gli italiani compreranno di più: il 1.600 turbodiesel. Accoppiato al cambio manuale a 6 marce, spicca per fluidità e costanza nella spinta, mentre non mi ha convinto per quello che riguarda l’insonorizzazione. Quanto al telaio, non si ha un gran feeling con le ruote anteriori e gli inserimenti non sono dei più rapidi, ma non è sicuramente il divertimento di guida ciò che si cerca quando ci si compra una macchina come questa. E’ più importante sentirsi sicuri, cosa che indiscutibilmente accade, qui sopra, perché le reazioni sono sempre controllate, con l’ESP che tiene comunque a bada tutto. In tema di sicurezza, la Rio ha meritato le 5 stelle nei crash test Euro NCAP; un risultato alla portata anche della Stonic, che tra le altre cose può avere cruise control attivo, frenata automatica di emergenza con riconoscimento del pedone, telecamete per l’angolo cieco, avviso di superamento involontario corsia, abbaglianti automatici e rilevatore di stanchezza.


Curiosità


A differenza della “cugina” Hyundai Kona, la Stonic non può avere la trazione integrale. Il motivo? Le piattaforme su cui sono costruite è differente, nonostante i due marchi facciano parte dello stesso gruppo. In ogni caso si tratta di una “mancanza” che solo pochi considereranno tale, dal momento che per la gran parte dei clienti dei SUV compatti la trazione anteriore basta e avanza.


Quanto costa


Il listino parte dai 16.250 euro della 1.4 MPI a benzina da 100 CV in allestimento Urban, che di serie offre, tra le altre cose: maniglie e specchietti in tinta, sensore luci, interfaccia Bluetooth e comandi vocali, schermo touch da 7” e climatizzatore manuale. Costa 1.500 euro in più la Style, mentre il prezzo della Energy aumenta di altri 2.500 euro (rispetto a quello della Style). Se invece si vuole il motore 1.0 turbo a 3 cilindri da 120 CV, il listino parte da 17.250 euro; da 17.750 euro per la turbodiesel.


La scheda


Motore: 1.582cc, 4 cilindri in linea
Consumo medio: 4,2 l/100 km
Emissioni CO2: 109 g/km
Coppia: 260 Nm a 1.500-2.750 giri
Potenza: 110 CV a 4.000 giri
Accelerazione 0-100 km/h: 11,3 secondi

Fotogallery: Kia Stonic, le prime immagini del SUV compatto