Il meteo avverso crea due problemi: uno per la sicurezza stradale e uno per… il portafogli. Riguardo al primo, con pioggia o nebbia, la visibilità cala e gli spazi di frenata si allungano per via dell'asfalto bagnato o umido; in quanto al denaro, il rischio di causare incidenti sale con conseguenze negative per la Rc auto, e in più si viene multati se non si rispettano determinati obblighi. E, con la brutta stagione alle porte, pioggia e nebbia sono in arrivo, quindi è utile sapere quali sono le regole per l'auto, con l'obiettivo di guidare in un maggiore comfort in autunno e in inverno, stando alla larga da sanzioni e sinistri.


Le 3 regole contro le intemperie d'autunno


#1. Con la pioggia. Partiamo dai numeri: in condizioni meteo normali, la velocità massima non può superare i 130 km/h per le autostrade e i 110 km/h per le strade extraurbane principali; invece, in caso di precipitazioni atmosferiche di qualsiasi natura (pioggia, grandine, neve), la velocità non può superare i 110 km/h per le autostrade e i 90 km/h per le strade extraurbane principali. Però attenzione: il gestore della strada è poi libero di abbassare ulteriormente i limiti, in base alle caratteristiche del tratto e alla prevalenti condizioni meteo, come la pioggia. Lo prescrive l'articolo 142 del Codice della Strada. Per chi sgarra, a seconda dell'eccesso di velocità, le multe pecuniarie (solo le ammende in euro, tralasciando i provvedimenti a carico della patente) partono da 41 euro per chi supera il limite di non oltre 10 km/h; e arrivano a 821 euro per chi oltrepassa il limite di oltre 60 km/h. Comunque, utili le 3 dritte per guidare con la pioggia.


#2. Con la nebbia, farsi vedere! Iniziamo dalle luci davanti. Se c'è nebbia (oppure fumo, foschia, nevicata in atto, pioggia intensa), i proiettori anabbaglianti e quelli di profondità possono essere sostituiti da proiettori fendinebbia anteriori. Di notte, invece, in quelle condizioni, si possono tenere accesi gli anabbaglianti più i fendinebbia. Occhio: se non c'è nebbia e si fa uso di quelle luci, multa di 41 euro e taglio di un punto-patente. Il problema è che è difficile stabilire con precisione quando sia giorno (prima del tramonto) e quando ci sia nebbia. In più, alcune auto non consentono di scegliere fra anabbaglianti e fendinebbia: si deve per forza attivarli entrambi, in contemporanea. Adesso le luci dietro: di giorno o di notte, con la nebbia, i retronebbia si accendono solo se la visibilità è inferiore ai 50 metri. Se si attivano i retronebbia con visibilità superiore ai 50 metri, la multa è di 41 euro, col taglio di un punto-patente. Ma c'è un'altra questione: è arduo stabilire se la visibilità sia superiore o inferiore ai 50 metri. Oltretutto il Codice della Strada consente di usare quel dispositivo con la pioggia intensa o nevicata, senza fare riferimento ai 50 metri. Preziosi insomma il buon senso e le 3 dritte per viaggiare con la nebbia.


#3. Un limite di velocità senza numeri. Schemi numerici a parte, l'articolo 141 del Codice della Strada fissa un limite non numerico che vale in caso di pioggia, nebbia, o di qualsiasi altra situazione particolare. Il guidatore ha infatti l'obbligo di regolare la velocità del veicolo in modo che, avuto riguardo alle caratteristiche, allo stato e al carico del veicolo stesso, alle caratteristiche e alle condizioni della strada e del traffico e a ogni altra circostanza di qualsiasi natura, sia evitato ogni pericolo. Pena una multa di 84 euro e un taglio di 5 punti-patente.


Pioggia o nebbia, la distanza è fondamentale


Non ultimo, occorre ricordarsi di un punto chiave per prevenire incidenti e multe, tanto più in caso di pioggia o nebbia: le auto devono tenere, rispetto al mezzo che precede, una distanza di sicurezza tale che sia garantito in ogni caso l'arresto tempestivo e siano evitate collisioni con chi è davanti. Lo stabilisce l'articolo 149 del Codice della Strada. Quanti metri? La legge non lo dice. Dipende da numerosi elementi, quali il tipo di vettura e di pneumatici, le condizioni della strada, ma anche la qualità dell'asfalto. Poi incidono le condizioni psicofisiche del guidatore, i tempi di reazione del conducente stesso e le sue capacità di stare al volante. Senza dimenticare l'eventuale presenza di dispositivi tecnologici.