Con i mezzi pubblici che in più di qualche città generano malcontenti, la patente B per le macchine resta un documento prezioso che consente di spostarsi nella massima libertà con la propria auto o, tutt’al più, con il car sharing, che secondo alcuni studi potrebbe perfino far estinguere l’auto privata. È pertanto utile conoscere alcune regole del Codice della Strada, che prevedono la sospensione della patente B. Il punto di partenza fondamentale è stare alla larga da un errore abbastanza comune: pensare che la patente possa essere ritirata solo nei casi di incidente per guida in stato d’ebbrezza o sotto l’effetto di droghe. In realtà, le norme sono molto più articolate e complesse: vediamo quelle principali, che tengono alla larga dalle “sorprese”.


Tris da ricordare


#1. Due rossi in due anni. La multa per chi passa col rosso è di 180 euro, spese di spedizione del verbale a casa incluse. Scatta il taglio di 6 punti della patente. Per 2 multe di questo tipo in 2 anni, c’è la sospensione della patente da uno a 3 mesi. Se si supera di pochi centimetri la linea di arresto al semaforo, la multa è valida. Lo ha stabilito la Cassazione (sezione seconda civile, sentenza numero 460 dell’11 gennaio 2017). A nulla conta che una delle due foto della telecamera ritraeva il veicolo sanzionato “a cavallo” della linea di arresto.


#2. Attenzione a queste infrazioni. Scatta la sospensione della patente (lo stop ha una durata che varia in base alla violazione e a che cosa impone il Prefetto) per infrazioni come il superamento del limite di velocità di oltre 40 km/h. Per fare un esempio molto semplice, col limite di 100 km/h, chi va a 150 km/h effettivi rischia la sospensione della patente. Idem per la circolazione contromano, la guida in stato alterato da alcol o stupefacenti. Oppure per chi fugge dopo avere investito una persona o non si soccorrono i feriti: il pirata della strada.


#3. Corsia d’emergenza: solo quando serve. Cautela anche se si circola, in autostrada, sulla corsia di emergenza, al di fuori dei casi previsti dal Codice della Strada. Sulle carreggiate, sulle rampe e sugli svincoli, è vietato sostare o solo fermarsi. C’è un’eccezione: in situazioni d'emergenza dovute a malessere degli occupanti del veicolo o a inefficienza del mezzo, l’auto dev’essere portata nel più breve tempo possibile sulla corsia per la sosta di emergenza. E se questa non c’è? Ok la prima piazzola nel senso di marcia, evitando comunque qualsiasi ingombro delle corsie di scorrimento. La sosta d'emergenza non deve eccedere il tempo strettamente necessario per superare l'emergenza, e comunque non deve protrarsi oltre le tre ore. Superato questo termine, il mezzo rischia di essere rimosso.


Neopatentato? Ecco quando rischia lo stop


Si dispone la sospensione della patente quando un neopatentato circola senza rispettare le limitazioni sui veicoli: chi ha conseguito la patente B per le auto dal 9 febbraio 2011, per un anno dal rilascio della patente può guidare solo macchine con potenza specifica, riferita alla tara, non superiore a 55 kW/t. Nel caso di veicoli di categoria M1 (cioè autovetture), si applica un ulteriore limite di potenza massima pari a 70 kW. Chi ha la patente da meno di 3 anni (e non un anno come per il limite di potenza), in qualsiasi data l’abbia conseguita, deve rispettare limiti di velocità più restrittivi: non può oltrepassare i 100 km/h (invece di 130 km/h) sulle autostrade e i 90 km/h (anziché 110 km/h) sulle strade extraurbane principali (vedi qui).