Vi è mai capitato di acquistare un'auto e dopo pochi giorni dover tornare in officina o dal concessionario perché qualcosa non funziona? Questo tipo di problema viene chiamata difettosità all'acquisto ed è il parametro con cui un'agenzia americana, la J. D. Power, compone una speciale classifica per gli USA per stabilire qual è l'auto con più qualità iniziale. Il parametro di valutazione è il cosiddetto PP100 vale a dire il numero dei difetti riportati dai clienti nei primi 90 giorni dall’acquisto su 100 auto. L’auto migliore negli USA è la Porsche 911 con un indice PP100 di 48 (la media globale è 93) che è anche il livello più basso mai riscontrato in assoluto nel periodo di studi 2013-2018. Per quanto riguarda i singoli marchi al primo posto c’è Genesis (68 PP100), il luxury brand del Gruppo Hyundai, poi Kia (72 PP100) e poi Hyundai (74 PP100) al quarto posto Porsche (79) e poi Ford (81).

I primi posti di Europa e Corea
Lo studio è approfondito e conta anche su diverse classifiche a seconda del segmento. Molte le auto vendute sopratutto negli USA, ma anche auto conosciute sul nostro mercato ai primi posti nei vari segmenti, sopratutto fra i SUV. Oltre la già citata Porsche 911 migliore fra tutte, troviamo, ad esempio, la Mercedes GLA prima fra i SUV premium medi. Sempre fra i SUV premium, ma piccoli c'è la BMW X1 e ancore nel segmento dei rialzati troviamo la Kia Sorento come la migliore fra i medi e fra i premium il top è la BMW X6. L'ultimo SUV europeo in classifica e la Hyundai Tucson che guida la classifica dei piccoli. Fra le compatte vince la Kia Rio se parliamo di normali, mentre fra le premium è la BMW Serie 4 al vertice della classifica mentre fra le sportive medie la migliore qualità ce l'ha la Ford Mustang.

Migliora la qualità ma occhio agli ADAS
Il linea generale la statistica, ci dà un quadro di miglioramento. La media, infatti, (calcolata su 31 brand) si è abbassata di 4 punti. Il parametro che è migliorato di più è stato la carrozzeria e in generale l'estetica (insonorizzazione e verniciatura). Seguono i sedili e poi gli interni. Interessante la dimunuizione dei problemi riscontrati all’infotainment che però rimane sempre il parametro con più difettosità iniziale. A supporto della tesi di come la tecnologia sia spesso fonte di difficoltà stanno aumentando le segnalazioni ai sistemi di assistenza alla guida. Un dato comunque basso: 3,5 PP100, ma in crescita del 20% annuo considerati gli ultimi tre.

Gestire il progresso tecnologico
Il problema principale che l’industria dell’auto dovrà dunque risolvere dunque nel prossimi anni sarà quella della gestione del progresso tecnologico e telematico. L’implementazione, infatti, di nuovi sistemi che fanno uso massiccio di hi-tech di ultima generazione non sempre risulta essere un vantaggio e se, da un lato, i sistemi di assistenza alla guida aiutano i conducenti nell’esperienza quotidiana, dall’altro i possibili problemi non fanno altro che accrescere le resistenze del mercato verso auto sempre più autonome.