Se la questione della durata utile delle batterie è fondamentale per le vetture 100% elettriche, non è secondaria nemmeno per quelle ibride, classiche o plug-in che siano: sebbene nel loro caso quella elettrica non sia l’unica forma di propulsione, il calo delle prestazioni o un rapido “invecchiamento” della batteria - che rappresenta uno degli elementi più costosi un sistema ibrido - può essere motivo di preoccupazione per gli automobilisti.

Una preoccupazione per fortuna infondata in quanto la durata è piuttosto lunga e ben coperta da servizi di controllo e garanzia che per lo più scongiurano il rischio di interventi costosi a carico del cliente. Almeno entro certe percorrenze.

In forma per 8 anni

Pur essendo più piccole e meno potenti di quelle destinate alle “full electric", le batterie per vetture ibride hanno caratteristiche simili. Del resto, anche se non devono affrontare cicli di carica completi (cosa che accade soltanto alle plug-in) sono comunque soggette a scambi continui di energia con il motore in cui si alternano fasi di spinta e di recupero in frenata e che determinano il medesimo stress.

Batterie auto ibride

Anche per queste vale dunque il principio del limite di efficienza che però, rispetto quelle delle elettriche pure, non è dell’80% ma può essere un po’ inferiore. In generale comunque anche qui la “vita utile” stimata è mediamente di 8 anni equivalenti ad una percorrenza non inferiore ai 200 mila km.

Garantite “a vita” o quasi

Come accennato, le Case costruttrici offrono ampie garanzie per rassicurare i clienti più titubanti: per fare un esempio, le batterie ai polimeri di litio di Hyundai Ioniq Hybrid, Plug-In ed Electric hanno appunto una copertura di 8 anni o 200.000 km (mentre la meccanica, le sospensioni e il motore arrivano a 5 anni).

Quelle di Kia Niro, che utilizza la medesima tecnologia, godono invece della stessa coperture che la Casa coreana riserva all’intero veicolo, ovvero 7 anni o 150.000 km, ma attenzione: la casa specifica che in questo periodo sono coperti guasti o perdite di efficienza che portino la batteria al di sotto del 70% del suo potenziale. Se questo accade, la Casa garantisce interventi, fino alla sostituzione con batteria nuova o rigenerata, che riporti l’efficienza almeno al 70%.

BMW invece, per le batterie ad alto voltaggio dei suoi modelli, offre una garanzia limitata a 6 anni o al raggiungimento dei 100.000 km se ciò si verifica prima del sesto anno.

Toyota, da 5 a 10 anni con il check

Per i pionieri dell’ibrido di Toyota invece la garanzia sulla batteria (sia al nickel sia al litio) è di 5 anni ma può essere prorogata sottoponendo annualmente la vettura ad uno specifico esame chiamato Hybrid Check che verifica l’efficienza dell’intero sistema ibrido, dell’isolamento della batteria stessa e del sistema di raffreddamento.

Costa una quarantina di Euro (volendo compresi nel costo del tagliando che la Casa prevede vadano effettuati ogni anno o 15.000 km) ma una volta superato consente di usufruire di un altro anno di garanzia. Questa procedura di rinnovo prosegue fino al raggiungimento dei 10 anni dalla data di prima immatricolazione oppure al raggiungimento dei 250.000 km.

Batterie auto ibride

Più tranquillità, ma solo per i privati

Alcune delle garanzie che abbiamo visto, come quella di Toyota e di Kia, sono valide soltanto per i privati e non per le vetture immatricolate come Taxi o destinate al noleggio con conducente che sono escluse da questa copertura in ragione della maggiore percorrenza annuale che questi veicoli accumulano e dell’utilizzo più intensivo. Dunque è bene accertarsi sempre di quali condizioni ogni costruttore abbia definito nel lo specifico per i propri modelli anche se, come abbiamo visto, si tratta comunque di periodi che solitamente coprono gran parte della “carriera” di un modello.

Le “pile” costano, ma non sempre occorre cambiarle

Dunque, l’ipotesi di sostituire una batteria, e soprattutto quella di farlo a proprie spese, è decisamente remota specie se si seguono i programmi di controllo e manutenzione. Qualora capitasse però? In quel caso il conto è salato e sale in modo proporzionale a seconda del tipo di ibrido e della potenza: per le batterie dei più semplici “mild hybrid”, come quelle di Suzuki (garantite di base 5 anni o 100.000 km) si superano i 1.000 euro, per gli ibridi tradizionali siamo sopra i 2.000 mentre le plug-in possono arrivare a 5.000 euro e oltre.

Il che rischia di rendere più conveniente cambiare direttamente l’auto, specie se accade dopo il periodo di 6-8 o addirittura 10 anni coperto da gran parte delle garanzie. In quest’ottica però, può essere anche utile ricordare che le batterie non sono un “blocco unico” e non é detto che guasti e anomalie le coinvolgano per intero: è infatti possibile intervenire sui singoli moduli che le compongono (le celle) nel caso uno di questi evidenzi un difetto e sostituirlo o ripararlo a costi certamente più contenuti. Un’operazione magari laboriosa ma meno impegnativa di un cambio completo.

Fotogallery: Quanto durano le batterie delle auto ibride