Renault e Toyota, destini incrociati: dove non c’è (non c’era) la prima, è presente la seconda. E viceversa. La Casa francese è stata tra le prime, insieme a Nissan, a puntare sull’elettrico puro, con la ZOE e con la Twizy (con la Leaf, lato Nissan). I giapponesi, con la Prius, sono stati i primi - e per molti anni monopolisti di fatto - nel campo del full hybrid, fino a imporre questa tecnologia praticamente a tutti gli altri Costruttori; Renault compresa, al Salone di Ginevra.
Vengo anch’io
Al Salone di Ginevra, Renault ha dunque presentato il sistema E-Tech, full hybrid appunto, andando a colmare la sua lacuna. Quanto a Toyota, annunci ufficiali - intesi come data di commercializzazione e tipologia di tecnologia utilizzata - sull’elettrico ancora non ce ne sono, ma in Giappone ci stanno lavorando. In attesa di sapere di più su quest’ultimo aspetto, ecco un confronto a distanza tra Clio e Yaris ibride.


Fino all’80% in elettrico (dichiarato), in città
Tecnicamente, sulla Clio c’è un motore elettrico più grande (fra i 40 e i 50 kW di potenza) di trazione; ce n’è poi ce n’è un altro più piccolo che funziona da starter e da “sincronizzatore” fra le due unità principali, accoppiate meccanicamente da 4 marce e dalla cosiddetta dock clutch.

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Insieme, permettono il funzionamento di uno solo dei due motori o di entrambi contemporaneamente. (Qui sotto, una panoramica di tutte le proposte ibride presenti al Salone di Ginevra).
Il tutto, alimentato da un pacco batterie da 1,2 kWh. Secondo Renault, questo sistema arriva a permettere fino all’80% della marcia urbana in solo elettrico, contro il 50% della Yaris; in entrambi i casi, è bene sottolinearlo, si tratta di dati dichiarati.
Una certezza
Quanto alla Yaris, a gestire i motori provvede il generatore, che può “decidere” se usare il benzina per ricaricare le batterie e per muovere l’auto, sfruttare l’elettrico in esclusiva per muovere l’auto oppure per supportare l’endotermico nei momenti di massima richiesta di potenza.

Meccanicamente, a mettere in comunicazione l’elettrico (da 45 kW) e il benzina provvede un sistema di ingranaggi denominato E-CVT. Le batterie? La capacità non è nota, si sa che sono al nichel metallo idruro.
Chi prima arriva…
Qui la vittoria è piena, scontata. Toyota è sul mercato con l’ibrido dal 1997 e, con la Yaris Hybrid, dal 2012. Il che solo apparentemente è un dato fine a sé stesso: è invece un valore importantissimo, dal momento che significa avere una tecnologia collaudata, oltre che rinomata proprio per la quale totale assenza di guasti sui miliardi e miliardi di km percorsi in tutto il mondo.
Da allora, in Italia e in Europa, ha macinato numeri di mercato importanti, grazie ai quali, vien da pensare, anche Renault ha deciso di “buttarsi”, con l’obiettivo, ovviamente, di allargare l'uso di tale tecnologia a diversi altri modelli della gamma, a partire dalla seconda generazione di Captur.
Per saperne un po' di più
Un approfondimento sulla nuova unità ibrida di Renault direttamente dal canale YouTube del collega Fabio Orecchini