Quando Suzuki Italia ha mostrato alla stampa la nuova Jimny, a fine 2018, ha dichiarato di puntare a venderne circa 5.000 unità all’anno. Ma con l’arrivo della normativa europea sulle emissioni di CO2, la Casa ha dovuto rivedere pesantemente i piani.

Da una parte, ha allargato la gamma delle mild-hybrid a listino, oltretutto implementando il sistema, che resta quello d’ingresso nel mondo dell’elettrificazione, sviluppandone una versione a 48 Volt appena presentata sulla Vitara e sulla S-Cross.

Dall’altra contenendo le vendite del modello più inquinante in gamma, quella Jimny che è disponibile sono in variante 1.5 aspirata con emissioni di CO2 pari a 178 g/km. Proprio per questo, Suzuki ha dichiarato di poter vendere solo 2.000 Jimny nel 2020. E stando alla quantità di contratti già firmati sono già tutte allocate.

Nuova Suzuki Jimny

Emissioni concesse anche in base al peso

Suzuki, oltretutto, è la Casa che in Europa deve sottostare al valore più basso in assoluto in termini di emissioni di CO2. Questo per un motivo semplice: l’UE ha imposto alle Case di non superare emissioni di CO2 di 95 g/km sulla media del venduto (pena la famosa sanzione di 95 euro per ogni grammo superato per ogni auto messa in circolazione).

Ma al valore di 95 g/km sono stati applicati dei correttivi in base al peso. Per cui, Case che hanno in gamma modelli grandi possono arrivare a valori medi più alti, anche oltre i 100 g/km: Daimler ad esempio è a 102,8; Jaguar-Land Rover arriva addirittura a 130,6.

Le Case che hanno in gamma modelli più piccoli e leggeri, devono stare al di sotto, anche sensibilmente, quel valore. FCA si attesta a 91,8, PSA a 93. Suzuki, nel caso specifico, è la Casa con il limite più stringente: 90,3 g/km.

Coming soon… mild-hybrid?

Il risultato di tutto questo meccanismo si è ripercosso sulla Jimny, vettura di successo che dopo un 2019 in cui ha fatto registrare ottimi risultati (basta far caso a quante se ne vedono in strada), per il 2020 è stata contingentata alle già citate 2.000 unità per evitare che pesasse troppo sulla media-emissioni del brand.

Da ieri, sul sito Suzuki, la Jimny non è più nemmeno configurabile. Sotto l’immagine si trova un laconico “Coming in 2021”. La speranza, neanche troppo velata, è che al ritorno si faccia trovare pronta ad affrontare il mercato con una versione mild hybrid, che lascerebbe intatti indole e fascino del modello e che consisterebbe alla Casa, allo stesso tempo, di aumentare di nuovo i volumi di vendita.

Fotogallery: Nuova Suzuki Jimny