A giorni si dovrebbe tornare a poter circolare per tutta Italia, anche se tutto è ancora da chiarire e non mancano polemiche.
Si va verso un nuovo capitolo della Fase 2 dell’emergenza coronavirus in Italia: come anticipato nel DPCM del 17 maggio 2020 infatti dal 3 giugno dovrebbe scattare il via libera per gli spostamenti tra Regioni. Lo stesso Ministro della Salute Roberto Speranza ha dichiarato che, attualmente, non ci sono elementi sufficienti a far slittare la riapertura.
I confini regionali si apriranno dunque a tutti e l’autocertificazione, protagonista indiscussa degli ultimi mesi, va definitivamente in pensione.
I dubbi sull'apertura
Bisogna però sottolineare come la decisione dovrà tenere conto della curva dei contagi (attualmente in costante discesa) sia a livello nazionale sia a livello regionale e che quindi potrebbe esserci, in caso di peggioramento della situazione, un dietrofront da parte del Governo. Tempistiche, regole, eccezioni sono quelle contenute nel DPCM del 17 maggio e non prevedono la chiusura di alcuni confini regionali, come richiesto da alcuni governatori, intenzionati a vietare il passaggio a cittadini provenienti da determinate regioni, a meno che non siano in possesso del tanto discusso passaporto sanitario.
Passaporto sanitario, cos'è
Si tratta in sostanza di un documento che attesterebbe la negatività al COVID-19, ottenuto a seguito del tampone da eseguire nel proprio comune di residenza. Una proposta sostenuta da alcuni governatori (Sardegna e Sicilia in testa) che ha però ottenuto un secco "no" da parte del Dipartimento per gli Affari Regionali guidato dal Ministro Francesco Boccia, il quale ha voluto stroncare sul nascere l’idea di un passaporto sanitario definendolo incostituzionale.
Ma sono molti i governatori, specialmente delle regioni del sud Italia, a chiedere misure di prevenzione, limitando o regolando gli accessi. Di seguito lo schema riassuntivo.
Regione |
Limitazioni in discussione |
Abruzzo |
Nessuna limitazione |
Basilicata |
Nessuna limitazione |
Calabria |
Nessuna limitazione |
Campania |
Controlli e test per arrivi da altre regioni |
Emilia Romagna |
Nessuna limitazione |
Friuli Venezia Giulia |
Nessuna limitazione |
Lazio |
Quarantena per arrivi da regioni a rischio |
Liguria |
Nessuna limitazione |
Lombardia |
Nessuna limitazione |
Marche |
Nessuna limitazione |
Molise |
Rinvio apertura confini regionali |
Piemonte |
Nessuna limitazione |
Puglia |
Segnalazione presenza e stato di salute |
Sardegna |
Passaporto di immunità |
Sicilia |
Tracciamento sanitario |
Trentino Alto Adige |
Nessuna limitazione |
Toscana |
Rinvio apertura confini regionali o controlli per arrivi da regioni a rischio |
Umbria |
Nessuna limitazione |
Valle d’Aosta |
Nessuna limitazione |
Veneto |
Nessuna limitazione |
Attualmente è comunque da escludere un slittamento di 7 giorni per alcune regioni come Lombardia e Piemonte, dove si trovano la stragrande maggioranza dei cittadini risultati positivi ai test.
Decisioni riguardanti calendari differenti tra regione e regione potranno essere prese, come più volte sottolineato dal Ministro Boccia, unicamente dal Governo e non dalle singole regioni. Da Roma per ora però non ci sono novità e il 3 giugno rimane quindi la data per la tanto attesa riapertura dei confini regionali.
Spostamento tra Regioni, le eccezioni
Col via via libera allo spostamento tra regioni rimarranno comunque validi i divieti per alcune catetorie :
- Persone con sintomi sospetti come:
- Febbre > 37,5°
- Difficoltà respiratorie - Persone sottoposte a regime di quarantena
Limitazioni imposte per evitare rischi di contagio e conseguente rischio di una nuova epidemia che porterebbe a un ritorno alla Fase 1 dell’emergenza.