Ne abbiamo sentito parlare sempre più spesso, anche nel periodo COViD-19, quando alcune Case automobilistiche convertitesi provvisoriamente produzione di mascherine e respiratori hanno utilizzato i loro apparati di stampa 3D per realizzare componenti per entrambe.

Proprio questo rapido cambio di applicazione ha fornito un"efficace prova di quello che è il principale, ma non unico, pregio della tecnologia per la stampa 3D, ovvero la flessibilità e la capacità di riprodurre in teoria qualsiasi oggetto senza bisogno di costosi stampi, e modificandone le caratteristiche a piacimento.

Come funziona

Il principio di base di ogni stampa tridimensionale è quello della composizione per strati depositati seguendo un modello matematico per ottenere forme complesse con una gran varietà di materiali, da resine a plastiche (anche bio) fino al metallo.

Porsche sedili stampati 3D
Porsche sedili trama 3D

Ora, se la necessità è riprodurre in serie di grandi quantità di pezzi standardizzati, lo stampaggio tradizionale resta ancora molto più pratico e veloce. Ma per lavori "one off" o di prototipazione, o ancora per riprodurre componenti non più disponibili di cui sono andate perdute anche le attrezzature originali, come certi ricambi, ha potenzialità infinite.

Ecco una breve carrellata di alcune delle realizzazioni più curiose

 

1 - I fregi della Mini

Logo MINI
Plancia MINI

Partiamo dalle cose più semplici: nel 2018, con il restyling, Mini ha offerto la possibilità di richiedere tra le opzioni inserti interni ed esterni personalizzati con le proprie iniziali, o con motivi e fantasie scelte o addirittura disegnate dagli stessi clienti. I pezzi sono realizzati con stampa 3D tradizionale di materiale resinoplastico.

2 - I fanali posteriori della Bugatti Divo

Si sa che la cosiddetta “firma luminosa” è diventata un vero e proprio elemento stilistico e non soltanto per quanto riguarda i fanali anteriori. La complicatissima trama dei gruppi ottici posteriori dell’esclusiva supercar Divo è resa possibile dalla realizziazione in stampa tridimensionale.

3 - L’imbottitura dei sedili delle future Porsche

Porsche sedile 3D
Porsche sedili stampati 3D

Il reparto ricerca e sviluppo della Casa tedesca ha realizzato uno studio chiamato Bodyform, un sedile avvolgente che utilizza per l’imbottitura centrale dello schienale uno strato di materiale traspirante costituito da una miscela a base di poliuretano realizzata in stampa 3d. In futuro, consentirà di offrire tre diversi gradi di rigidità e quindi il comfort ottimale ad personam.

4 - I ricambi della 959

porsche 959

Due anni fa, il reparto Porsche Classic ha inserito a listino un quartetto di ricambi introvabili tra cui la staffa di rilascio del pedale frizione della 959, supercar dell’86, prodotta in soli 300 esemplari e che non aveva un solo componente, tranne i finestrini posteriori della 911, in comune con i modelli di serie.

Nel caso di un elemento metallico come questo, la “stampa” avviene fondendo con un laser ad altissima precisione strati di metallo in polvere secondo la forma desiderata. Da quel momento il catalogo ricambi di Porsche Classics ha accolto altri 20 componenti ottenuti con varie tecniche di stampa 3D.

5 - La carrozzeria della Donkervoort D8 GTO-JD70

Donkervoort D8 GTO JD70 muso

Si tratta dell’ennesima rivisitazione in chiave moderna del concetto della Lotus Seven, ossia una struttura essenziale e leggerissima che esalta il rapporto peso-potenza. La factory olandese ha spinto il processo verso l’estremo, abbondando con kevlar e fibra di carbonio per la carrozzeria e proprio qui si è reso necessario l’aiuto della stampa 3d per realizzare alcuni componenti di raccordo.

6 - I pistoni della Porsche 911 GT2

Dagli elementi estetici o comunque semplici si passa a quelli tecnici di livello avanzato: Porsche è ricorsa ad una raffinata stampa tridimensionale per creare da zero nuovi pistoni destinati alla più estrema delle 911, la GT2 RS. Il principio è sempre quello della composizione a strati, ma con processo di fusione al laser di polvere di metallo di assoluta precisione.

I pistoni in questione sono dotati di un canale interno di raffreddamento che non sarebbe stato possibile ottenere con processi classici come la fusione in stampi o la forgiatura. Più leggeri del 10% di quelli standard e ottimizzati per il carico, da soli fanno guadagnare altri 30 CV al motore boxer biturbo da 700 CV della GT2 RS.

7 - La Divergent Blade

Divergent Blade carrozzeria

Nel 2017, l’azienda specializzata Divergent 3D ha presentato la Blade, prototipo di auto con telaio e carrozzeria in alluminio e compositi realizzati interamente mediante stampa tridimensionale.

Vanta un peso complessivo di soli 630 kg di cui appena 46 rappresentati dal telaio e secondo la casa, la robustezza strutturale è adeguata agli standard di sicurezza quindi teoricamente idonea alla produzione.

I vantaggi maggiori sono però il ridotto costo dovuto alla minor necessità di parti e materiali differenti. Questa soluzione consentirebbe infatti di realizzare vetture in numerosi piccoli centri secondo il modello economico della “fabbrica distribuita 4.0”.

Fotogallery: Le auto e la stampa 3D