Una MINI monovolume? È un’idea meno stravagante di quel che potrebbe sembrare. Basti pensare che quando BMW decise di rispolverare il nome MINI testò il gradimento del pubblico con una serie di concept che esploravano due filoni distinti: quello della tre porte sportiva e quello della multispazio da città. Sappiamo tutti come andò a finire.

Oggi MINI, che ha già annunciato un piano elettrico molto ambizioso, si spinge oltre, immaginando nuove forme di mobilità. Lo fa tornando a battere proprio sulla massimizzazione dell’abitabilità interna con una concept, la MINI Vision Urbanaut, che si cala perfettamente nel futuro per design, dotazione e tecnologia, puntando forte su guida autonoma, connettività e powertrain a zero emissioni.

Un design funzionale

Per disegnare la MINI Vision Urbanaut si è partiti dall’abitacolo. Immaginando una monovolume per il futuro, infatti, si è cercato di definire un ambiente accogliente e spazioso che permettesse agli occupanti di vivere il viaggio al meglio, rilassandosi in compagnia, dedicandosi ai propri hobby o lavorando. La plancia, il volante e la strumentazione (che ci sono, ma sono nascosti ed escono solo “a richiesta”) lasciano il posto a divanetti e poltrone, come se si fosse in un vero e proprio salotto su ruote.

Fotogallery: MINI Vision Urbanaut Concept

Il legame con l’attuale mondo MINI della Vision Urbanaut è evidente in una serie di elementi stilistici ricorrenti: in primis, il grosso quadrante circolare che però, in questo caso, è piazzato al centro dell’abitacolo. Per il resto, qui, si passa dall’idea di kart feeling che si è rivelata vincente per la MINI attuale, a quella di spazio di condivisione e di benessere.

Anche per questo tutto l’abitacolo può essere completamente personalizzato attraverso un MINI Token circolare che, una volta impostato, può settare la luce d’ambiente, la musica e anche la fragranza in base alle preferenze del momento.

Mini Vision Urbanaut

Piattaforma skateboard

Anche fuori gli elementi di contatto con lo stile MINI che tutti conosciamo non mancano. La Vision Urbanaut, ad esempio, non rinuncia ai fari anteriori circolari e alla caratteristica griglia frontale. Sono stati però reinterpretati in chiave moderna, con un sistema luminoso a matrice di led che cambia in base alle condizioni di guida e che è utilizzato anche per comunicare con le altre auto.

Per il resto, all’insegna della massimizzazione dello spazio interno, la concept ha forme da monovolume, ampie superfici vetrate, ampie porte scorrevoli per salire a bordo. La piattaforma è di tipo skateboard (come quella di tante elettriche in arrivo), con ruote agli angoli della carrozzeria e batteria al centro del pianale, il parabrezza, molto inclinato, può anche aprirsi, arrivando a somigliare molto ad una finestra basculante.