A volte basta un solo dettaglio per spiegare ciò che mille parole non riescono a dire. Un particolare all'apparenza minore che invece cela tanti significati, come ad esempio il fazzoletto da taschino (la "pochette" solitamente bianca) di colore nero e giallo sfoggiato dal nuovo ad Luca de Meo durante la presentazione del piano strategico Renault 2020-2025+ chiamato "Renaulution".

La scelta degli storici colori delle Renault da corsa, gli stessi del cronografo al polso del manager italiano, la dice lunga sulla voglia di De Meo di avviare una nuova sfida, una corsa contro i costi e la crisi per far rinascere il gruppo francese, a partire da un simbolo come la Renault 5 elettrica. Sì, perché Luca de Meo è approdato a Parigi come vero salvatore della patria, di quel gruppo Renault in cui anche lo Stato francese scommette col suo prestito da 5 miliardi di euro.

Grande passione per l'auto

Oltre ad essere un manager di grande esperienza, con quasi 28 anni di attività nel mondo dell'auto che lo fanno al tempo stesso uno dei più giovani e capaci in attività, il cinquantaduenne De Meo è infatti un "car guy".

Fotogallery: Luca de Meo e le "sue" auto

Un appassionato di auto con doti di pianificazione prodotto fuori dal comune, un visionario dell'auto cresciuto con Sergio Marchionne e ormai lanciato verso la ristretta cerchia dei grandi dirigenti del settore che include, tra gli altri, Carlos Tavares (Stellantis), Mary Barra (General Motors), Akio Toyoda (Toyota) ed Herbert Diess (Volkswagen).

L'inizio con Renault, poi Toyota e Lexus

Come pochi altri infatti De Meo ha potuto sperimentare e toccare con mano la realtà di diversi Costruttori e di tanti progetti, a partire dal debutto in Renault nel 1992 dove ha contribuito al successo commerciale della Clio e della Twingo, entrambe di prima generazione.

Clio 1990-1998
Renault Clio
Luca de Meo e le
Toyota Yaris

Ancor più decisivo è la spinta commerciale che De Meo dà, essendo dal 1998 in Toyota Europa, al lancio della prima Yaris e del marchio Lexus nel Vecchio Continente.

L'arrivo in Fiat nel 2002

Le sue strategie di marketing efficaci e innovative vengono notate anche a Torino e così nel 2002 entra nel gruppo Fiat, inizialmente col ruolo di responsabile marketing del marchio Lancia.

Il 1° giugno 2004, con la nomina di Sergio Marchionne ad amministratore delegato di Fiat Group si aprono per Luca de Meo nuove possibilità nell'azienda torinese perché i due, anche se separati da quindici anni di età, hanno la stessa visione per la rinascita del Lingotto. Luca diventa subito uno dei giovani che cambierà il volto del gruppo Fiat agli inizi del terzo millennio.

La scommessa vinta con la Lancia Ypsilon

Ecco allora l'intuizione di De Meo di puntare al pubblico femminile con il lancio della Lancia Ypsilon seconda serie e della Lancia Musa, un duplice successo che gli vale la promozione ad amministratore delegato del marchio Fiat prima e poi di Abarth e Alfa Romeo. Dopo aver programmato il debutto di Fiat Bravo e Alfa Romeo Mito il giovane manager formatosi alla Bocconi diventa nel 2007 Responsabile marketing di tutto il gruppo Fiat.

Luca de Meo e le
Lancia Ypsilon
Luca de Meo e le
Alfa Romeo MiTo

Sono anni in cui purtroppo né Lancia né Alfa Romeo, per via di investimenti ridotti, riescono a sviluppare una gamma completa di modelli, con la Casa del Biscione che non soddisfa Marchionne e la Lancia che decide di non produrre la Lancia Fulvia Coupé deludendo lo stesso De Meo.

Luca de Meo e le
Lancia Fulvia Coupé

Il gruppo Volkswagen chiama

Per il giovane manager italiano cresciuto tra Pescara, Locorotondo (BA), la Costa d'Avorio e Milano sembra arrivato il tempo di fare una nuova esperienza all'estero e questa volta è il gruppo Volkswagen che gli fa un'offerta che non può rifiutare.

Luca de Meo e le

Nel 2009 il colosso tedesco "soffia" a Marchionne uno dei suoi pilastri e affida a De Meo il ruolo di direttore marketing del marchio e del gruppo Volkswagen. Un'occasione davvero rara per un italiano che riesce per la prima volta a interrompere una tradizione fatta di dirigenti tedeschi e austriaci.

Dal Maggiolino all'Audi

La prima esperienza tedesca di De Meo è con il lancio del nuovo Volkswagen Maggiolino che però non ottiene il successo sperato. Anche in Germania si accorgono del talento, della dedizione e della serietà del dirigente italiano e così nel 2012 diventa membro del Consiglio direttivo per vendite e marketing di Audi AG.

Luca de Meo e le
Volkswagen Maggiolino

Sono gli anni dell'Audi A1, dell'A7 Sportback e della rinnovata A3 e soprattutto delle vittorie del motore diesel TDI Audi alla 24 Ore di Le Mans. In questa sua esperienza tedesca Luca ritrova anche un altro compagno di viaggio, il grande designer italiano Walter de Silva passato a Volkswagen dopo aver lasciato il gruppo Fiat nel 1999.

Con Seat e Cupra è il Re di Barcellona

Altro passo in avanti nel 2015 quando De Meo diventa amministratore delegato di Seat dimostrandosi da subito all'altezza del compito affidatogli e vero "Re di Barcellona". Parla quasi sei lingue: italiano, inglese, francese, tedesco, spagnolo e un po' di catalano.

Luca de Meo e le
Luca de Meo e le

Nei suoi cinque anni alla guida della Casa spagnola, fino al 2020, Luca de Meo consolida e aggiorna la gamma dei modelli già presenti, punta alla mobilità elettrica, alla micromobilità, allo sviluppo digitale del marchio Seat e ai SUV, presentando nell'ordine Ateca, Arona e Tarraco.

Luca de Meo e le
Luca de Meo e le

Altro colpo di genio di De Meo è quello di scorporare la linea Cupra per creare un nuovo marchio di vetture ad alte prestazioni che trovano nella Formentor il primo e inedito trampolino di lancio su un mercato molto recettivo per i SUV e le auto sportive.

Renault: ritorno alle origini come salvatore della patria

Il 1° luglio 2020, nel pieno della crisi tra la prima e la seconda ondata della pandemia da Covid-19, De Meo diventa ufficialmente CEO di Renault Group e marchio Renault, l'amministratore delegato della grande azienda francese che deve riprendersi dal trauma del caso Ghosn e da risultati economici sempre più preoccupanti.

Luca de Meo e le
Luca de Meo e le

Ed ecco che dopo l'appuntamento con Renault eWays per illustrare la mobilità del futuro per il gruppo, De Meo riprende la scena da protagonista il 14 gennaio 2021 illustrando il piano strategico Renaulution 2020-2025+ composto dai quattro marchi Renault, Alpine, Dacia e Mobilize.

Dacia Bigster Concept
Dacia Bigster
Mobilize EZ-1 Prototype
Mobilize

Nel suo futuro Renault 5 elettrica Dacia Bigster e Alpine

Nel corposo piano di rinnovamento dei modelli, oltre alla Dacia Bigster del 2025, alla nuova Lada Niva del 2024 e agli inediti crossover e compatta Alpine c'è spazio per la nuova Renault 5, elettrica in stile retrò che sarà di serie già nel 2023.

Fotogallery: Renault R5 Prototype

De Meo, un italiano al comando a Parigi come mai si era visto prima, un ritorno alle origini Renault per il manager che ha fatto delle visioni e della loro traduzione in realtà un marchio distintivo e unico.

Tutte le auto volute o lanciate da Luca de Meo

  • 1990 - Renault Clio
  • 1992 - Renault Twingo
  • 1993 - Renault Laguna
  • 1995 - Renault Megane
  • 1997 - Renault Kangoo
  • 1999 - Toyota Yaris
  • 2000 - Toyota RAV4
  • 2000 - Lexus IS 200
  • 2000 - Lexus RX
  • 2002 - Lancia Phedra
  • 2002 - Lancia Thesis
  • 2003 - Lancia Ypsilon
  • 2003 - Fiat Panda
  • 2004 - Alfa Romeo 159
  • 2004 - Lancia Musa
  • 2005 - Fiat Croma
  • 2005 - Fiat Sedici
  • 2005 - Fiat Grande Punto
  • 2005 - Fiat Oltre concept
  • 2005 - Alfa Romeo Brera
  • 2007 - Alfa Romeo 8C Competizione
  • 2007 - Fiat Bravo
  • 2007 - Fiat 500
  • 2008 - Alfa Romeo MiTo
  • 2011 - Volkswagen Maggiolino
  • 2011 - Volkswagen up!
  • 2013 - Audi A3
  • 2016 - Seat Ateca
  • 2017 - Seat Ibiza
  • 2017 - Seat Arona
  • 2018 - Seat Tarraco
  • 2020 - Seat Leon
  • 2020 - Cupra Formentor
  • 2023 - Renault 5
  • 2024 - Lada Niva
  • 2025 - Lada C-SUV
  • 2025 - Alpine 5 Turbo
  • 2025 - Alpine C-SUV

La presentazione completa del piano strategico Renault