Jaguar utilizza gli elettroni per fornire prestazioni elevate e consumi ridotti ai suoi modelli
L’offerta elettrificata di Jaguar riguarda quattro dei sette modelli della gamma. La casa inglese non punta solo sull’elettrica pura I-Pace, ma anche sulle tecnologie mild hybrid e ibrida plug-in che si prestano a varie esigenze di utilizzo.
Abbiamo confrontato i vari modelli "green" di Jaguar su www.electricdays.it, sito ufficiale degli Electric Digital Days 2021, per mostrare le differenze tra i vari powertrain.
Tecnologia al servizio delle prestazioni
Ad offrire le opzioni mild hybrid sono i SUV E-Pace e F-Pace e le berline e station wagon XE e XF. Questa tecnologia consiste in un sistema elettrico che recupera energia in frenata e la “restituisce” in fase in accelerazione. La tecnologia, applicata ai motori diesel e benzina, fornisce così una coppia aggiuntiva riducendo, al tempo stesso, i consumi e le emissioni.


Al livello successivo dell’offerta di Jaguar troviamo le ibride plug-in. La batteria da 13,6 kWh si può ricaricare, esattamente come quella di un’elettrica pura, collegandosi alla rete elettrica. Con una carica al 100% si possono percorrere tra i 50 e i 60 km ad emissioni zero.
Le ibride plug-in, abbinate ai motore a benzina a tre e quattro cilindri, hanno valori di potenza elevati: si va dai 309 CV della E-Pace fino ai 404 CV della F-Pace.

L’I-Pace è invece la prima Jaguar completamente elettrica. Il SUV a trazione integrale è equipaggiato con una batteria da 90 kWh e i suoi motori erogano una potenza massima di 400 CV.
L’autonomia dichiarata varia tra i 407 e i 470 km, mentre la velocità massima è limitata a 200 km/h. Come per le ibride plug-in, sono diverse le possibilità di ricarica: dalle colonnine pubbliche alle wallbox domestiche.
Potete confrontare i vari gradi di elettrificazione del brand inglese visitando la pagina Jaguar sul sito ufficiale degli Electric Digital Days 2021.