Il Governo Draghi esce allo scoperto su quelle che saranno le sue prime mosse sul fronte della mobilità elettrica. Prima tappa, e non poteva essere altrimenti, le colonnine di ricarica.

"Nelle prossime settimane", ha detto la sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica, Ilaria Fontana, rispondendo a un’interpellanza urgente del deputato M5S, Giuseppe Chiazzese, "verranno riavviati i lavori per portare a conclusione, nel più breve tempo possibile, i lavori necessari per l’adozione del Pnire (il Piano nazionale infrastrutturale per la ricarica dei veicoli elettrici, ndr)".

Si parte dal Pnire

Già, il Pnire, testo il cui aggiornamento ha avuto nell’ultimo anno una gestazione particolarmente complicata e non senza polemiche. In particolare, sull’impostazione del documento, che demanda di fatto agli enti locali l’utilizzo delle risorse economiche messe a disposizione dal Governo centrale.

“Il testo consolidato sarà un'utile base di partenza per ampliare ulteriormente il confronto ad altri soggetti, sia pubblici che privati, al fine di rafforzare il ruolo del Piano di indirizzo strategico della mobilità elettrica del Paese”, ha spiegato Fontana, ricordando anche l’importanza di conciliare lo sviluppo delle infrastrutture di ricarica con quello delle reti elettriche, “specialmente nel caso di infrastrutture di ricarica di elevata potenza”.

Electric cars charging at motorway service station in Devon UK

Recovery e Piattaforma unica

In ogni caso, ha aggiunto la sottosegretaria, il ministero della Transizione ecologica "intende intervenire per favorire l’installazione" delle colonnine, "anche con risorse aggiuntive rispetto a quelle previste nel Pnire".

Come? Con i fondi del Recovery Plan, attraverso la misura ad hoc del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) pensata "per favorire la trasformazione e l’adeguamento di una parte dell’attuale rete di distribuzione di carburanti con l’installazione di infrastrutture HPC". E chissà che nell’ultima stesura del Pnrr non possano arrivare anche altre novità dopo la delusione della prima versione del testo.

Affrontati infine da Fontana anche il capitolo della deroga ai vincoli Ue sugli aiuti di Stato per l’installazione delle colonnine, su cui l’esecutivo sembra intenzionato a procedere con un approfondimento dedicato, ma anche quello della Pun, la Piattaforma unica nazionale - mai nata - che dovrebbe rappresentare l’anagrafe unica di tutte le infrastrutture di ricarica presenti sul territorio.

"Parallelamente ai lavori di approvazione del Pnire", ha assicurato Fontana, "si provvederà a dare seguito all’emanazione del decreto relativo alla Pun nel più breve tempo possibile".