Cinquant'anni fa debuttava sul mercato italiano la Lancia 2000, l’ultima evoluzione di quella Flavia che era stata la prima berlina italiana a trazione anteriore e che aveva esordito nel 1960. Ancora classica nelle forme, ma con qualche tocco di modernità anche stilistico, ha però dato il suo contributo in termini di innovazione, soprattutto in campo tecnico.

Non si è trattato, dunque, di un banale restyling, ma di una vettura ripensata e migliorata in molte parti, aspetto che la Casa ha ritenuto opportuno sottolineare dandole un nome tutto suo che rappresentava, come vedremo, la "crescita" motoristica.

Meccanica unica con un tocco in più

Le modifiche erano concentrate su frontale, fanaleria e dotazioni di bordo. Dalla Flavia riprendeva l'innovativa, per il periodo, meccanica con motore anteriore boxer e trazione anteriore, ma poneva rimedio ad uno dei limiti maggiori del modello di partenza, il motore stesso, considerato non all’altezza delle aspettative per le prestazioni.

Sulla 2000 Lancia montava infatti sempre il boxer, ma non più da 1,5 o 1,8 litri di cilindrata bensì da 2 litri tondi. Con l’alimentazione a carburatore doppio corpo la potenza del quattro cilindri arrivava così a 115 CV, valore che permetteva alla 2000 di raggiungere prestazioni interessanti e finalmente "degne". Il cambio era quattro marce, il servosterzo di serie mentre l'impianto frenante derivava dal sistema “Superduplex” di Fiat con limitatore di frenata al retrotreno.

Lancia 2000

Linea sobria e grande eleganza

Dal punto di vista stilistico la 2000 era una vettura elegante, di fascia alta, possiamo dire quasi più aristocratica della stessa Flavia. Nel frontale sfoggiava una nuova mascherina e una fanaleria a sviluppo orizzontale in mezzo alle quali lo scudetto con il marchio Lancia emergeva a creare un’immagine quasi tridimensionale. Rivisti, sempre rispetto alla Flavia, anche i gruppi ottici posteriori, più grandi e posizionati più in alto.

Lancia 2000

La linea della carrozzeria non presentava altre variazioni di rilievo e manteneva lo stile tipico della berlina tre volumi classica e elegante senza nemmeno troppa ostentazione. Gli interni erano curati e eleganti, con finiture "da Lancia" e accorgimenti per incrementare ancora la sicurezza come i rivestimenti in legno antischeggia e le cinture di sicurezza.

Anche la dotazione era molto curata con cristalli atermici azzurrati, luci di ingombro nelle portiere e lunotto termico con resistenze invisibili. Previste poi foderine intercambiabili per i sedili e tendine posteriori. A richiesta alzacristalli elettrici e impianto di condizionamento.

Lancia 2000

Un'altra iniezione di potenza

La 2000 non ha avuto una carriera molto lunga essendo stata sostituita già nel '74 dalla Gamma, ma ha fatto in tempo ad accogliere anche lei qualche ulteriore evoluzione: già nel 1972 è infatti arrivata una grossa novità per il motore anche in questo caso assoluta per una vettura italiana, ovvero l'iniezione elettronica.

Con questa la potenza ha raggiunto i 125 CV e la velocità massima è arrivata a 180 km/h, migliorando i dati di ripresa e i consumi. Nello stesso anno un cambio a cinque marce con prima disposta in basso si è reso disponibile come optional anche sul motore alimentato a carburatore, rimasto comunque in listino fino alla fine.

Lancia 2000

Anche coupé

Nel caso del modello sportivo carrozzato Pininfarina, lo "stacco" è stato invece molto meno evidente, anzi, quasi non si noterebbe se non fosse per il cambio di nome e di qualche dettaglio di finitura esterna e interna. La gamma motori invece proveniva dalla nuova berlina, e ha dato vita alle versioni 2000 Coupé e 2000 Coupé HF, la seconda con motore a iniezione.

Fotogallery: Lancia 2000 1971-1974