L'idea del cambio a variazione continua CVT, nell'immaginario collettivo, è associata principalmente ai "motorini" (agli scooter). E per questa ragione molti la considerano una soluzione adatta più che altro a piccole auto, leggere e poco potenti, immaginando che una cinghia montata su pulegge scorrevoli non possa reggere particolari sforzi.

Non è proprio così, in realtà. La trasmissione a rapporto continuamente variabile, infatti, ha dei vantaggi, come la fluidità e anche un ridotto dispendio energetico, se sviluppata come di deve. Cosa che più di un costruttore ha provato a fare negli anni, con esempi arrivati fino ai giorni nostri. Vendiamo i più celebri, in ordine alfabetico.

Audi A4-A6-A8 Multitronic

La Casa che ha portato la soluzione del cambio a variazione continua CVT al miglior grado di sviluppo è quella dei Quattro Anelli, che l'ha utilizzato il suo Multitronic su diverse versioni delle sue berline medie e superiori e persino dell'ammiraglia Audi A8, in combinazione con motori a 4 e 6 cilindri benzina e turbo diesel, dalla fine degli Anni '90 fino al 2015 circa, quando è stato soppiantato dal doppia frizione.

Il sistema sviluppato da Audi non utilizzava una cinghia metallica come altri dispositivi, ma una catena a maglie metalliche, tesa tra due pulegge in acciaio. L'Audi A4 l'ha utilizzata sui benzina meno potenti, come il 1.8 TFSI, e sui diesel 2.0 e 2.7; l'Audi A6 e la A8 sui benzina V6 da 2.8 a 3.2 litri e fino a 260 CV di potenza, ma solo a trazione anteriore. E non perché non potesse sostenere anche una trasmissione su tutt'e quattro le ruote, ma soltanto perché il componente non era predisposto per l'accoppiamento alla trazione quattro.

Le auto con il cambio CVT
Le auto con il cambio CVT

Nissan Primera

Un po' pioniera, la Nissan Primera di seconda generazione ha offerto un interessante cambio CVT chiamato Hypertronic, capostipite della famiglia Xtronic, in combinazione con il motore a benzina 2.0 litri, con circa 140 CV di potenza, anche sulla versione Wagon. Il cambio disponeva anche di una modalità sequenziale con simulazione di 6 marce fisse.

Le auto con il cambio CVT
Le auto con il cambio CVT

Nissan Murano

Uno dei più originali SUV del nuovo millennio aveva una meccanica altrettanto insolita, che abbinava il versatile motore 3.5 V6 - in una versione da 245 CV montata trasversalmente - a un cambio CVT con simulazione di 7 rapporti predefiniti e alla trazione integrale elettronica, di tipo "on demand" . Non aveva un comportamento troppo sportivo, e a volte tendeva a far salire di giri il benzina un po' troppo, ma per il resto era confortevole e silenzioso ed è rimasto fedele al CVT anche sulla seconda generazione del modello. E persino sulla terza, non più venduta da noi in Italia.

Le auto con il cambio CVT

Nissan Qashqai-X-Trail-Juke

L'abitudine del CVT, per questo costruttore giapponese, è rimasta con la prima generazione della Nissan Qashqai, che lo proponeva in combinazione con il motore 2.0 a benzina, e anche con i più piccoli 1.6 o 1.2 turbo a partire dalla seconda generazione del modello. Sulla Nissan X-Trail è invece comparso con l'ultima generazione, sempre abbinato ai motori a benzina, mentre la piccola Nissan Juke al lancio lo offriva con il motore 1.6 e la trazione integrale, nella versione più sportiva.

Le auto con il cambio CVT
Le auto con il cambio CVT

Saturn Vue

Sarà che questo marchio è stato creato apposta per far concorrenza ai costruttori giapponesi, ma l'insolito SUV Saturn Vue di prima generazione, lanciato nel 2002, proponeva con il motore più "piccolo" in gamma, il 2.2 a benzina della famiglia Ecotec, un CVT che poteva essere combinato anche con la trazione integrale. Questa soluzione ha avuto una carriera brevem perché già nel 2005 il cambio è stato eliminato a causa di frequenti problemi di affidabilità

Le auto con il cambio CVT
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