Addio alle cartelle esattoriali, comprese quelle che riguardano il bollo auto e le multe. È una delle misure previste dal Governo nel decreto Sostegni emanato a marzo e già convertito in legge.
Adesso la misura sta per prendere ufficialmente il via, perché come rileva il Corriere delle sera il ministero dell’Economia e delle Finanze ha adottato il decreto attuativo per stabilire come si potranno cancellare i debiti. Solo i debiti però, e solo in determinati casi: non si tratta assolutamente di una "cancellazione del bollo auto".
Chi può beneficiarne
Prima di tutto, il provvedimento si applica solo alle cartelle esattoriali emesse tra il 1° gennaio del 2000 e il 31 dicembre del 2010. Da notare che questo periodo di 10 anni si riferisce al momento in cui la cartella è stata notificata al contribuente, non a quello in cui il debito è stato contratto.
Il "condono" vale per gli arretrati fino a 5.000 euro (calcolati al 23 marzo e compresivi di interessi e sanzioni) delle persone e delle imprese che, nel 2020, abbiano dichiarato un reddito massimo di 30.000 euro per l’anno fiscale 2019.
Cosa fare per rientrarci
Per ottenere lo stralcio delle cartelle esattoriali il debitore non dovrà fare nulla. Sarà l’Agenzia delle Entrate a occuparsi di tutto, registrando i codici fiscali dei contribuenti che risultano avere debiti nel periodo e nei limiti indicati. La procedura partirà il 20 agosto e terminerà a novembre. Il contribuente non riceverà alcun tipo di avviso, ma essere certo che la procedura sia andata a buon fine dovrà controllare se sono stati cancellati i suoi debiti accedendo alla propria area privata sul sito dell’Agenzia delle Entrate.
Gli arretrati vengono condonati nonostante il bollo auto sia una tassa regionale. Le Regioni riceveranno quindi una comunicazione da parte del Governo che indicherà chi sono i contribuenti ad aver usufruito della cancellazione voluta dall’esecutivo Draghi. Per sapere di più su come si applica questa tassa nella vostra zona, potete consultare le nostre guide Bollo Auto.