Sarà il lusso a salvare l'auto? Nel periodo della transizione verso l'elettrico senza dubbio sono i modelli alto di gamma i più indicati ad accogliere tecnologie che risulterebbero costose per quelli di fascia più economica, ma anche prima non era raro che un deciso cambio di target modificasse le sorti di una fabbrica guidandola anche verso le energie pulite.
Esattamente questo è accaduto allo stabilimento General Motors di Spring Hill, nel Tennessee, che insieme alla "Factory Zero" di Hamtramck, nel Michigan (attualmente in fase di riconversione) è quello da cui il colosso di Detroit ha dato avvio alla sua rivoluzione elettrica, mentre quella energetica è già iniziata
Dal fallimento alla rinascita
L'impianto di Spring Hill è sorto alla fine degli Anni '80 per sostenere il lancio di un nuovo marchio strategico, Saturn, che nelle intenzioni doveva diventare la risposta GM all'invasione dei costruttori asiatici. L'attività è iniziata nel 1990 con la fabbricazione di motori, mentre appena un anno più tardi è stata avviata quella dei modelli della S-Series con cui il marchio ha debuttato.
Purtroppo Saturn ha incontrato uno scarso gradimento, andando rapidamente a finire nella lista dei brand che GM ha soppresso tra la fine del secolo scorso e il primo decennio di quello nuovo, insieme ad Hummer e ad altri molto più antichi come Pontiac e Oldsmobile.
Nel marzo del 2007, quando si è fermata la produzione in Nordamerica (in altri stabilimenti è proseguita fino alla definitiva soppressione del marchio nel 2010), la fabbrica ha rischiato la chiusura. A salvarla, un piano di aiuti dello stato del Tennessee in seguito al quale GM ha destinato a Spring Hill le linee di assemblaggio del SUV full-size Chevrolet Traverse e del gemello GMC Acadia.

A seguito di questa conversione, lo stabilimento si è fermato per circa 1 anno: in questo lasso di tempo gli impianti per la produzione e il trattamento dei pannelli in plastica utilizzati sulle Saturn è stato sostituito da attrezzature e stampi per la lavorazione di carrozzerie in acciaio, fino alla ripartenza nel 2008.
Questa nuova fase è tuttavia durata poco: alla fine del 2009, la produzione di traverse è stata spostata a Lansing, nel Michigan, lasciando a Spring Hill soltanto la lavorazione dei lamierati, cosa che ha portato a licenziamenti e pensionamenti di quasi 2.500 addetti. Nel 2011 tuttavia GM ha annunciato un nuovo piano di investimenti nel complesso, riavviato dal 2013 con la produzione del SUV medio Chevrolet Equinox e a una serie di veicoli basati sulla stessa piattaforma.



La vera ripartenza
La svolta "luxury" e il rilancio vero e proprio sono però arrivati nel 2015, quando GM ha deciso di produrre qui i nuovi SUV/crossover Cadillac XT5 e XT6, insieme alla nuova generazione di GMC Acadia anche nella versione a marchio Holden (anche questo soppresso a fine 2020) per mercati come l'Australia. Tra il 2010 e il 2019, GM ha dichiarato di aver investito nel complesso di Spring Hill circa 2 miliardi di dollari, parte dei quali sono serviti per attrezzare la produzione di motori V8 di ultima generazione.

Infine, nel 2020 il colosso di Detroit ha annunciato ulteriori investimenti per altri 2 miliardi di dollari allo scopo di convertire gradualmente lo stabilimento alla produzione di veicoli elettrici, iniziando dal SUV a marchio Cadillac che sarà derivato dalla concept car Lyriq.

Efficienza da premio
Spring Hill Manufacturing è attualmente il più grande stabilimento GM del Nord America ed ha prodotto nei suoi circa 25 anni di attività qualcosa come 4,5 milioni di veicoli e 6 milioni di motori. Il comprensorio, che include l'impianto di assemblaggio di veicoli e quello dedicato ai motori e ai sistemi di propulsione, occupa in totale 2.100 acri (8,5 milioni di metri quadri) di cui però circa il 40% ospita attività agricole e un'area di 100 acri per la salvaguardia della fauna selvatica che ha ricevuto la certificazione Gold dal Wildlife Habitat Council.
Anche l'attività produttiva è stata resa via via più "green", adottando energie sostenibili e processi ottimizzati, soprattutto nei reparti lastroferratura e verniciatura, che sono quelli più dispendiosi in termini energetici. Spring Hill ha vinto per ben 6 volte l'Energy Star Challenge for Industry, una sorta di gara tra siti industriali chiamati a ridurre il loro consumo energetico del 10% in un arco di 5 anni.

La scheda di Spring Hill
Inaugurazione | 1990 |
Proprietà | General Motors Company |
Collocazione | Spring Hill, Tennessee, USA |
Superficie complessiva | 8.500.000 metri quadri di cui (5.560.000 adibiti alla produzione) |
Dipendenti impiegati | 3.200 circa |
Capacità produttiva | n.d. |
Altre attività | Produzione motori e sistemi di propulsione |
Modelli attualmente prodotti | Cadillac XT5 e XT6, GMC Acadia |
Modelli storici più importanti prodotti | Saturn S-Series, Vue, Sky, Chevrolet Traverse ed Equinox |
Modelli di prossima produzione | Cadillac Liryq (2022) |