Toyota porterà di nuovo la sua Corolla spinta da un motore termico a idrogeno a una gara di durata. Per la precisione, il quinto appuntamento della Super Taiku Series 2021, a Suzuka. Nell’abitacolo si alterneranno Akio Toyoda, il Presidente di Toyota Motor Corporation, che come è noto ormai corre con lo pseudonimo di Morizo.

L’evento vuole essere per la Casa anche l’occasione per approfondire il problema del trasporto dell’idrogeno dai siti produttivi al luogo della gara. Grazie alla partnership con Kawasaki Heavy industries, Iwatani Corporation e Electric Power Development, Toyota vuole individuare il metodo per rendere efficienti al massimo e sostenibili le operazioni di trasporto. Per questo verranno utilizzati mezzi alimentati con biocombustibili assieme ad altri alimentati con celle a combustibile.

L'importanza dell'infrastruttura

Kawasaki avrà un ruolo centrale nel processo complessivo di trasporto, grazie all’esperienza accumulata nella costruzione di sistemi di stoccaggio dell’idrogeno. L’azienda giapponese è già nota nel settore per aver avviato 5 anni fa una joint venture con Iwatani e con Electric Power con l’obiettivo di produrre l’idrogeno dalla lignite in Australia.

Una scelta, questa, ritenuta vantaggiosa vista l’abbondanza della materia prima e i bassi costi di estrazione. Ora, però, le aziende si concentreranno sulla questione del trasporto. E sarà proprio questa rotta a fornire l’idrogeno necessario ad alimentare la Corolla che gareggerà a Suzuka.

Toyota Corolla a idrogeno

Anche Toyota ci metterà del suo, seppur non nell’immediato futuro. L’azienda ha fatto sapere che nel 2022 condurrà una serie di test sulla stessa linea nippo-australiana, ma utilizzando un particolare container adibito al trasporto di idrogeno liquido costruito sul solco del lavoro di Kawasaki. Se dovesse avere successo, per le parti in causa il progetto potrebbe rappresentare solo un primo passo.

Non solo dall’estero

Ad affiancare l’idrogeno “australiano” nella gara di Suzuka ce ne sarà altro prodotto con procedure a basse emissioni. Proverrà dalla Prefettura di Fukushima e sarà targato Fukushima Hydrogen Energy Research Field. Dal sito produttivo l’idrogeno sarà trasportato con un mezzo Toyota alimentato con biocarburanti.

Il motore a combustione di idrogeno di Toyota

Ricerca e motorsport

Con l’obiettivo di migliorare le prestazioni e l’affidabilità delle vetture a idrogeno, Toyota aveva già partecipato a un’altra gara di durata (stavolta una 24 Ore), nel circuito di Autopolis. La gara era servita per valutare il powertrain in condizioni di particolare stress, in modo da raccogliere dati sul suo comportamento in situazioni estreme.

L’obiettivo era stato, e continua ad essere, il raggiungimento di prestazioni simili a quelle del motore endotermico. Toyota aveva così usato l’idrogeno non attraverso il classico sistema delle fuel cell, bensì bruciandolo in un motore a combustione interna. 

Fotogallery: Toyota Corolla a idrogeno