Peter Rawlinson, ceo di Lucid Motors, si è detto convinto che la sua azienda arriverà presto ai livelli di capitalizzazione di Tesla, superando quota mille miliardi di dollari. Lo stesso Rawlinson, che era stato uno dei padri della Model S, qualche giorno prima aveva anche affermato che la sua Casa avrebbe superato in tempi brevi mostri sacri dell’automotive come Ford.

Detto, fatto: con il clamoroso +23,71% di due giorni fa (poi leggermente corretto), Lucid ha raggiunto un capitale di 84,08 miliardi di dollari mentre Ford è ferma a 79,76. General Motors è ancora davanti: 93,8 miliardi di dollari e, se continua così, non potrà far altro che mettersi in coda. Ma cosa sta succedendo al mondo delle Case che producono solo auto elettriche? Questi giorni a Wall Street sembra che non si parli d'altro.

Una top ten in evoluzione

Tesla è lassù, irraggiungibile, a 1.093 miliardi di dollari di capitalizzazione. È più grande di tutte le altre Case della top ten messe insieme. Il fatto è che se fino a poco tempo fa in classifica c’erano Toyota, Volkswagen, Daimler, General Motors, Ford, ma anche BMW, Ferrari, Honda e altri big che hanno fatto la storia dell’auto, ora al quarto posto (dopo Tesla, Toyota e Volkswagen) c’è Rivian (che per un certo momento è stata addirittura terza davanti a VW, prima di un fisiologico ritracciamento) e all’ottavo proprio Lucid.

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Rivian e Lucid praticamente non hanno venduto neanche una macchina. Hanno appena iniziato le consegne, con le linee produttive che ancora devono raggiungere il pieno ritmo, eppure valgono più di realtà che hanno spento le 100 candeline di vita e che hanno venduto centinaia di milioni di auto. Eppure in Borsa volano.

Le idee sono chiare

Il fatto è che propongono un'idea che - vincente o no - al pubblico piace. La prima propone veicoli per la vita all'aria aperta, SUV e pick-up dotati di accessori per il campeggio, lo sport, i lunghi viaggi, la seconda su un concetto di auto di lusso, elegante, efficiente, ad altissime prestazioni e anche molto efficiente. Insomma, hanno trovato delle nicchie ancora inesplorate in tema di mobilità a zero emissioni e questo, per ora, paga.

2022 Torcia elettrica Rivian R1T nella porta
2022 Rivian R1T
2022 Rivian R1T

Nel caso di Rivian, poi, aggiungete che è sostenuta da personaggi del calibro di Jeff Bezos e che ha l'appoggio (anche economico) di realtà come Ford, e capite che ci sono tutti gli elementi per pensare a un progetto solido.

Non è neanche un fenomeno solo americano, come dimostrano realtà come Xpeng e Nio, che a Oriente hanno fatto altrettanto scintille.

  • Tesla: 1.093 miliardi di dollari
  • Toyota: 260,32 miliardi di dollari
  • Volkswagen: 135,80 miliardi di dollari
  • BYD: 132,34 miliardi di dollari
  • Rivian: 129,03 miliardi di dollari
  • Daimler: 108,70 miliardi di dollari
  • General Motors: 93,80 miliardi di dollari
  • Lucid Motors: 84,08 miliardi di dollari
  • Ford: 79,79 miliardi di dollari
  • Great Wall Motors: 70,54 miliardi di dollari
Fiera Tesla Gigafactory Berlino-Brandeburgo in Germania (10 ottobre 2021)

Occhio ai dati di vendita

Insomma, il mondo sta cambiando. Con la transizione ecologica nuovi player conquistano la scena costringendo i big a farsi da parte. Questo, almeno in Borsa. Perché a volumi produttivi e immatricolazioni, come detto, le nuove Case hanno ancora tutto da dimostrare.

Anche Tesla, in un certo senso, visto che se da una parte con il mezzo milione di vetture vendute nel 2020 (che quest'anno potrebbe quasi raddoppiare) ha conquistato lo scettro di regina delle zero emissioni, dall’altro, guardando i numeri assoluti, è ancora di quasi 20 volte più piccola di Volkswagen o Toyota, che anche nell’anno della pandemia hanno superato agilmente i 9 milioni di auto vendute.

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Ora tocca a Sono Motors

Lungi da noi dire se i risultati record siano frutto di un concreto cambio di paradigma o se sia dettato solo da una componente speculativa, non siamo analisti finanziari e raccomandiamo a tutti la massima prudenza quando ci si affaccia su questi argomenti, ma intanto non possiamo non prendere atto che anche pure Sono Motors è partita con il piede giusto.

La startup della auto elettriche fotovoltaiche ha avviato ieri un’offerta pubblica iniziale di 10 milioni di azioni ordinarie con un prezzo al pubblico di 15 dollari per azione, concedendo ai sottoscrittori un’opzione di 30 giorni per l’acquisto di 1,5 azioni ulteriori al prezzo iniziale. Ebbene, dopo il primo giorno di contrattazioni al Nasdaq ha triplicato il valore del titolo chiudendo sopra i 44 dollari. Non è ancora un colosso, ma è già davanti a nomi del calibro di Aston Martin e ha Mazda nel mirino. Un risultato impensabile, che non può non indurre qualche riflessione su quello che sta succedendo. 

Fotogallery: Sono Motors Sion