Non c'è voluto poco, ma dopo la "promessa" nella Legge di Bilancio 2022 finalmente è pronto il decreto attuativo per gli incentivi al retrofit elettrico di auto e veicoli commerciali. Parliamo del contributo fino a 3.500 euro per chi converte il proprio veicolo in un mezzo a batteria.

Il testo che regola l'agevolazione è stato messo a punto dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità sostenibili (Mims), di concerto con quello dello Sviluppo economico (Mise). Ma vediamo meglio di cosa si tratta.

Chi può farlo

I veicoli interessati da questo “bonus di conversione elettrica”, si legge in una nota ufficiale del Mims, "vanno dai minivan per il trasporto di persone, ai veicoli con più di otto posti, ai furgoni per il trasporto delle merci (categorie M1, M1G, M2, M2G, M3, M3G, N1 e N1G) immatricolati originariamente con motore a combustione interna che vengono trasformati in veicoli con trazione elettrica".

Su tutti questi mezzi, l’operazione di trasformazione in elettrico può essere sostenuta con un contributo statale pari al 60% del costo dell’intervento fino a un massimo di 3.500 euro. A questa somma si aggiunge un contributo pari al 60% delle spese relative all’imposta di bollo per l’iscrizione al Pra, all’imposta di bollo e all’imposta provinciale di trascrizione.

Ora subito la piattaforma

Per richiedere il contributo, gli automobilisti che hanno provveduto alla sostituzione del motore termico con un motore elettrico a partire dal 10 novembre 2021 (data di entrata in vigore della legge n. 156 del 9 novembre 2021), dovranno collegarsi a un'apposita piattaforma informatica gestita dalla Consap, il cui lancio verrà annunciato prossimamente dallo stesso Mims.

In totale, il ministero ha messo in campo per l'iniziativa 14 milioni di euro. Indipendentemente dalle risorse disponibili, il termine ultimo per l’acquisizione delle richieste scadrà il 31 dicembre 2022. Adesso speriamo che si faccia presto con la piattaforma.