Un’utilitaria di sostanza economica ed ecologica, ma le manca un po' di personalità
C'era una volta la Nissan Micra rotonda, simpatica e comunque funzionale; era l'utilitaria giapponese più amata dagli italiani negli anni '90. C'era (ancora) una volta la Micra stilisticamente dirompente che non si poteva confondere con nessun altra auto in circolazione e che piaceva soprattutto al pubblico femminile. Oggi, dopo 18 anni la Micra c'è sempre - ma la terza generazione che si appresta a debuttare in Europa , è completamente diversa: più grande, moderna e sicura, ma anche molto più razionale. Forse un pò troppo.
SI GUIDA FACILE
Uno dei presupposti fondamentali di un'auto progettata per essere "razionale" è quello di essere facile da guidare. La nuova Micra non fa eccezione: quando entri ti senti a tuo agio dopo poche regolazioni di sedile e volante (seppur quest'ultimo si regoli solo in altezza) e trovi tutti i comandi dove te li immagini a parte la chiave di accensione che non c'è perchè il motore si avvia spingendo il pulsante START/STOP (optional). Anche in marcia il feeling è subito positivo grazie allo sterzo pronto e diretto al punto giusto, ma altrettanto pratico in manovra con un raggio di sterzata ai vertici della categoria. E sempre in manovra si apprezza la vetratura ampia oltreché di forma regolare che favorisce non poco la visibilità e la percezione degli ingombri.
PER PIACERE A TUTTI
Ci dicono che la prima Micra ha conquistato gli italiani e più i generali gli europei perchè era all'avanguardia in fatto di contenuti tecnici e abbinava uno stile riuscito a un'indiscutibile praticità. E che la Micra di seconda generazione - quella dirompente - ha avuto un buon successo, ma è stata acquistata soprattutto dalle donne e non è piaciuta a parte dei clienti della prima generazione che l'hanno giudicata troppo trasgressiva. Per la nuova Micra, Nissan ha dichiaratamente perseguito un altro obiettivo: progettare un'auto di segmento B da vendere in 160 paesi del mondo; un'auto pratica, agile e confortevole ma anche economica ed ecologica, adatta per uomini, donne, giovani, adulti o famiglie. In fatto di design bisognava trovare un compromesso perchè l'auto fosse gradita a tutti, anche correndo il rischio, inevitabile, di non entusiasmare nessuno in particolare.MIX GENERAZIONALE
Ecco spiegato perchè la nuova Micra non è un'auto che ti fa girare la testa. Intendiamoci, è carina, proporzionata, ma si confonde facilmente nel mare magnum delle utilitarie che popolano le nostre città. Il frontale affusolato, nelle rotondità ricorda vagamente la prima Micra, mentre il posteriore è più un incrocio fra la prima e la seconda serie (ma parliamo di accenni, come i fanali un pò inclinati). Più marcata è l'ispirazione stilistica del profilo dell'auto caratterizzato dalla forma arcuata del tetto che segnala anche una certa cura aerodinamica (CX 0,33). Sulla carta, rispetto alla generazione precedente, questa Micra è leggermente più grande per via della nuova piattaforma che porta la lunghezza a 3.780 mm (+61 mm) e il passo a passo 2.450 mm (+20 mm) mentre diminuisce di 10 mm l'altezza (1.520 mm). Ma le nuove misure non snaturano la filosofia di utilitaria tascabile e difatti la nuova Micra è più compatta della media del segmento.BLLLOLLE MILLE BOLLE MICRA
Laddove i designer sono riusciti ad esprimere meglio la loro creatività è negli interni, caratterizzati da uno stile giovanile e allegro. Il tema stilistico è quello delle "bolle", ovvero un gioco di elementi di forma circolare o sferica che domina la plancia, dalla bocchette di areazione, allo sportello del cassetto portaoggetti. L'abitacolo è fatto bene con plastiche robuste e ben assemblate. Si poteva fare qualcosa in più in tema di qualità percepita rendendo i materiali morbidi al tatto, ma non v'è dubbio che la sostanza c'è e che tutte le componenti sono progettate per durare negli anni senza scricchiolii. Davanti si sta comodi e pure dietro riescono a prender posto due adulti o tre persone con una nota positiva per lo spazio per la testa superiore alla media grazie alla particolare conformazione del padiglione. E di spazio ce n'è abbastanza pure per i bagagli: 265 litri o 511 se si asporta la cappelliera.SI GUIDA FACILE
Uno dei presupposti fondamentali di un'auto progettata per essere "razionale" è quello di essere facile da guidare. La nuova Micra non fa eccezione: quando entri ti senti a tuo agio dopo poche regolazioni di sedile e volante (seppur quest'ultimo si regoli solo in altezza) e trovi tutti i comandi dove te li immagini a parte la chiave di accensione che non c'è perchè il motore si avvia spingendo il pulsante START/STOP (optional). Anche in marcia il feeling è subito positivo grazie allo sterzo pronto e diretto al punto giusto, ma altrettanto pratico in manovra con un raggio di sterzata ai vertici della categoria. E sempre in manovra si apprezza la vetratura ampia oltreché di forma regolare che favorisce non poco la visibilità e la percezione degli ingombri.