È tempo di grandi cambiamenti in casa Suzuki. Con il debutto della seconda generazione del suo sistema mild hybrid, che porta benefici in termini di consumi ed emissioni a tutti i modelli in gamma, la Casa di Hamamatsu rivoluziona anche la variante più sportiva della piccola Swift.

Dopo il passaggio al turbo con l’ultima serie, arriva ora il momento anche per la Swift Sport di passare all’elettrifcazione con un modulo “leggero” che, oltre ad abbattere consumi ed emissioni, porta con sé anche interessanti vantaggi in termini prestazionali.

Com’è fuori

Dal punto di vista estetico, la Swift Sport Hybrid (questo è il nome ufficiale del nuovo modello) non differisce in alcun modo dalla versione a benzina in commercio fino a qualche mese fa. Invariato lo stile fatto di piccole appendici aerodinamiche che permettono di capire immediatamente che ci si trova davanti alla variante più potente del modello, senza essere eccessivamente vistose.

Suzuki Swift Sport Hybrid 2020, la prova su strada

Lunga 3,89 metri, continua a fare della leggerezza uno dei suoi principali punti di forza, nonostante l’ago della bilancia - con l’aggiunta dell’elettrificazione - si fermi un pochino più in alto, passando dai precedenti 975 kg, agli attuali 1.020 kg. La “colpa” tuttavia, non è soltanto del modulo ibrido, ma anche dei molti interventi che i tecnici Suzuki hanno effettuato sul propulsore di 1,4 litri. Ora infatti, il quattro cilindri monta una turbina maggiorata e la doppia fasatura variabile.

Il risultato? 129 CV e 235 Nm di coppia. Sì, è vero, la potenza erogata dal propulsore è inferiore alla precedente variante benzina, tuttavia, la Sport Hybrid può fare affidamento sulla spinta extra dell’unità elettrica che da sola sviluppa 13 CV.

Com’è dentro

Anche lo stile degli interni di questo nuovo modello non è stato stravolto rispetto al passato. Restano i sedili anteriori a guscio dall’aspetto molto racing, ma sempre molto comodi pur essendo piuttosto contenitivi. Nonostante le dimensioni compatte della vettura, poi, la nuova Swift Sport assicura un’ottima abitabilità interna.

C’è spazio più che a sufficienza anche per chi viaggia dietro e il vano di carico, con i suoi 265 litri, permette di caricare bagagli di varie forme senza difficolta. Peccato solo per la soglia di carico un po’ alta. Tanta poi la tecnologia a bordo, dove a ricoprire il ruolo di protagonista è lo schermo da 7 pollici del sistema di infotainment con compatibilità con Apple CarPlay e Android Auto.

Rimanendo sui contenuti “digital” al centro del quadro strumenti trova posto il My Drive, che attraverso uno schermo tra contachilometri e contagiri, permette di tenere sotto controllo informazioni di vario genere, dalla potenza o la coppia istantanea erogata dal 1.4, fino alla forza G in curva, passando naturalmente per tutti i dati in tempo reale su consumi e percorrenze. Ottima poi, la dotazione di sistemi di assistenza alla guida, che ora raggiunge il “Livello 2” grazie, tra gli altri, al cruise control adattivo, il mantenimento attivo della corsia e il sistema di avviso dell’angolo cieco.

Piacere di guida

La Sport è da sempre la variante della Swift pensata per chi ama guidare. Anche nella sua nuova veste elettrificata, la Swift Sport si conferma una vera piccola sportiva. Nonostante i cavalli in meno rispetto alla variante benzina, il 1.4 sembra essere più reattivo di prima, soprattutto nella zona bassa del contagiri.

Suzuki Swift Sport Hybrid 2020, la prova su strada

Il lavoro della parte elettrica si apprezza soprattutto in uscita dalle curve più lente dove la risposta istantanea del modulo di elettrificazione va a colmare il ritardo fisiologico di risposta dei motori turbo. Da qui, il 1.4 sfoggia una progressione molto lineare, prendendo velocità con decisione e, sulla carta, assicurando anche consumi molto contenuti visto il carattere sportivo del modello.

Nel corso del nostro primo approccio alla vettura non abbiamo avuto modo di valutarne i consumi reali, ma Suzuki dichiara una media nel ciclo combinato di appena 4,7 l/100 km. In generale, quindi, la differenza in termini velocistici rispetto alla variante benzina è impercettibile nonostante la manciata di cavalli in meno e anzi, in accelerazione e ripresa la nuova Swift Sport sembra anche essere più brillante.

Suzuki Swift Sport Hybrid 2020, la prova su strada
Suzuki Swift Sport Hybrid 2020, la prova su strada

Ottimo anche l’impianto frenante, sempre pronto nella risposta e poco incline all’affaticamento. Nonostante la presenza del sistema ibrido che recupera energia ogni volta che si lascia l’acceleratore, il feeling con il pedale resta molto “naturale” e fin da subito intuitivo.

Comfort

Nessuna sorpresa sul fronte dell’assetto, che conserva la taratura della variante benzina, confermandosi una buona via di mezzo tra comfort e prestazioni. Quando si viaggia tranquilli filtra bene le asperità del manto stradale, rimanendo comunque molto comunicativo e poco incline al rollio quando si forza l’andatura.

Suzuki Swift Sport Hybrid 2020, la prova su strada

Buono anche il comfort acustico che però, su un modello come la Swift Sport, si trasforma quasi in una pecca. La voce del 1.4, infatti, è molto filtrata. Vista l’indole sportiva del modello, ci sarebbe piaciuto poter godere di più delle sonorità del quattro cilindri, lasciando allo scarico (è proprio il caso di dirlo) più voce in capitolo.

Quanto costa

La nuova Suzuki Swift Sport Hybrid viene proposta in un unico allestimento già completo di tutto. Oltre al pacchetto Adas di livello 2 e il sistema di infotainment da 7 pollici, ci sono anche i fari full Led e i cerchi in lega da 17 pollici. Il tutto a un prezzo di 23.850 euro.

Trattandosi però di un modello con l’omologazione ibrida sul libretto di circolazione e con emissioni di CO2 entro i 110 g/km (106 per l’esattezza), si può avere diritto a una serie di sconti, in parte dovuti agli incentivi statali e locali e in parte messi in campo da Suzuki, che permettono di abbassare il prezzo di 4.500 euro.

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