Per decenni, gli abitacoli e i posti guida delle auto sono rimasti pressoché invariati. Poi, nel 2012, Peugeot ha cambiato le carte in tavola con la sua 208, introducendo quel concetto che, nella Casa, chiamano i-Cockpit: volante dal diametro ridotto, posizionato più in basso, e strumentazione elevata sulla linea direttrice dello sguardo che punta alla strada.

Se per la maggior parte degli automobilisti è stato subito un successo, qualcuno non si è trovato bene e cioè le persone di statura più alta, per i quali potevano esserci problemi di visibilità. Negli anni, il Peugeot i-Cockpit è stato evoluto in questo senso e ora, con la 2008, tocca l’apice della sua maturità, aggiungendo anche la tecnologia 3D. Lo abbiamo analizzato nel dettaglio, facendolo esaminare anche a chi, di ergonomia, si occupa tutti i giorni.

Un cruscotto così non si era mai visto

I protagonisti in abitacolo sono due schermi, di cui uno rappresenta quella chicca che è un'esclusiva della 2008. La strumentazione infatti è tridimensionale, con l’effetto 3D che non è reso dall’elaborazione grafica di immagini su uno schermo ma dal riflesso di un secondo display, posizionato perpendicolarmente al primo, che riflette l‘immagine sul vetro principale. Un’idea tanto semplice quanto efficace.

Fotogallery: Peugeot 2008, il focus dell'Auto del Mese di Motor1.com

La diagonale dello schermo è di 10" e tutti i messaggi sono divisi in base al loro grado di importanza e urgenza. Si possono impostare 6 diverse visualizzazioni: "Strumenti", la più classica, "Navigazione", "Guida", "Minimal" e due personalizzate che il guidatore può configurare a proprio piacimento.

Ma è quando cala il Sole che il Peugeot i-Cockpit 3D da il meglio di sé: di notte, una sottile linea LED che corre lungo gli sbalzi della plancia si sviluppa dalle portiere abbracciando l’abitacolo e contribuendo a ricreare un’atmosfera davvero rilassante. In queste situazioni, quindi con il buio intorno e senza alcun riflesso, la profondità della strumentazione cattura l'attenzione ed è ancora più efficace.

Peugeot 2008, il focus dell'Auto del Mese di Motor1.com

Lo schermo centrale dell'infotainment va da 8 a 10" a seconda dell'allestimento. È a sbalzo e rivolto verso il guidatore, ha una buona grafica e un’ottima reattività ma la logica di utilizzo non è delle più intuitive perché non c’è una vera e propria schermata home e per azionare alcune funzioni, a volte, sono necessari troppi passaggi. Da qui si gestisce anche la climatizzazione.

L’analisi ergonomica

Abbiamo chiesto a tre docenti universitari, membri della SIE - Società Italiana Ergonomia sezione Lazio, di "recensire" l’i-Cockpit secondo un punto di vista ergonomico. Qui, di seguito, riportiamo le loro osservazioni, che nel video sono state ridotte per una questione di tempistiche.

Peugeot 2008, il focus dell'Auto del Mese di Motor1.com

Prof.ssa Ivetta Ivaldi
Esperta di Ergonomia Organizzativa della Società Italiana Ergonomia sezione Lazio, Docente presso Università La Sapienza di Roma e membro del consiglio direttivo SIE.

"Il mondo dell’automotive presenta continue sorprendenti innovazioni che stanno cambiando il modo stesso di pensare alla guida. Come si inserisce l’ergonomia nella progettazione di un’auto nel 2020? L’ergonomia è un approccio progettuale interdisciplinare che parte dalla persona per adattare alla sua conformazione fisica, cognitiva e relazionale spazi, modalità operative, strumenti e prodotti.

Nel mondo dell’automotive l’ergonomia può contribuire ad assicurare la gradevolezza della posizione con l’adattamento alla fisicità di ciascuno ma anche facilitare l’uso di strumenti digitali per ogni esigenza, dalla sicurezza all’informazione più ampia, e questo è un elemento di crescente importanza non solo per soddisfare le esigenze di guida ma anche per decidere quali sono queste esigenze e capire quanto il nostro sistema cognitivo sia in grado di accogliere e padroneggiare.

Si pongono obiettivi sempre più avanzati. Già ora le automobili in genere usano il digitale per sostenere (in prospettiva sostituire) con prestazioni sempre più allargate e perfette l’attività del guidatore e per fare questo la conoscenza ergonomica interdisciplinare può essere importante per rispettare gli aspetti fisici in relazione a quelli cognitivi e i diversi modi di essere e di sentire delle persone che le portano ad usare in modo diverso gli stessi strumenti.

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I progettisti di auto oggi devono prevedere posizioni e comportamenti non più rivolti solo a rendere comode posizioni per la guida (sistema persona/strumenti/strade,/segnaletica) ma a facilitare l’utilizzo di display con comandi e controlli che devono essere semplici da trovare e interpretare per essere efficaci e sicuri. L’approccio ergonomico diviene sempre più rilevante per orientare le innovazioni tecnologiche verso il benessere e la sicurezza concretizzando così valori umani per lo sviluppo economico e culturale.

Il SUV 2008 Peugeot attrae per la dimensione estetica ma contiene soluzioni di guida molto attente ai bisogni delle persone. E’ prima di tutto una bella macchina, elegante in tutti i dettagli, ma all’interno offre altre piacevoli sorprese in linea con concetti ergonomici di base come l’adattabilità della parte fisica dell’abitacolo che permette di trovare per ogni guidatore un rapporto adeguato tra le diverse parti flessibili, a cominciare dalle posizioni del volante, che si presenta piacevole prima ancora di scoprire quanti elementi di comando e controllo contenga.

L’adattabilità di comandi e controlli sui due display che contengono molto ma occupano uno spazio limitato sul cruscotto suggerendo una leggerezza nei sistemi di comando e controllo non solo apparente perché l’offerta di informazioni, che va dal necessario all’utile al sofisticato, può essere scelta secondo le esigenze di ciascuno, peraltro variabili. Tutto questo contribuisce alla gradevolezza della guida e del rapporto con la macchina e anche questo è un obiettivo ergonomico".

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Prof. Daniele Ruscio 
Esperto di Ergonomia Cognitiva della SIE - Società Italiana Ergonomia sezione Lazio e Human Factors Consultant presso Deep Blue srl 

"Da un punto di vista cognitivo, guidare è un compito complesso, perché richiede di percepire e gestire numerose informazioni provenienti contemporaneamente da dentro e fuori l’abitacolo. Ecco quindi che il Peugeot iCockpit 3D riesce a supportare in maniera innovativa alcuni di questi compiti, agevolando i nostri processi cognitivi, ovvero permettendoci di farli ancora più facilmente.

Prendiamo ad esempio la modalità Navigazione nel nuovo quadro strumenti: non solo il riquadro è rialzato e rientra meglio nel campo visivo del conducente, ma il fatto di presentare le informazioni stradali tramite una proiezione 3D su due schermi sfalsati, facilita la nostra percezione perché presenta le informazioni in un "formato visivo" che è più simile al modo in cui percepiamo normalmente la realtà.

Infatti negli schermi tradizionali piatti, le immagini "3D" sono percepite dai nostri occhi sempre e comunque come una immagine in 2D: sta poi alla nostra mente farsi "ingannare" dal rendering grafico 3D, permettendoci così di ricostruire mentalmente la profondità dello spazio. 
Siamo molto bravi a "ricostruire la profondità" a partire da uno schermo piatto, ma questo processo costa fatica mentale. Se i nostri occhi si trovano davanti già una informazione in 3D, con tanto di "ombra", questo ci permette di fare un passaggio mentale in meno. E potremo essere più rapidi capire dove siamo e dove dobbiamo andare mentre guidiamo. 

Peugeot 2008, il focus dell'Auto del Mese di Motor1.com

Un altro aspetto interessante dell'iCockpit è che permette al conducente di personalizzare la modalità con cui alcune informazioni sono presentate nel quadro strumenti. Sappiamo che ci sono persone che preferiscono usare informazioni grafiche, mentre altri usano meglio le informazioni testuali.

Ad esempio, per capire se stiamo superando un limite di velocità, alcune persone si basano unicamente sul fatto che la lancetta stia sopra o sotto un certo punto del tachimetro. Altre invece cercano la cifra esatta sul display per valutare se quel numero è maggiore o minore del limite.  
Nella guida ordinaria neanche ci accorgiamo di queste nostre preferenze. Ma in alcune situazioni di emergenza, siamo sicuramente più rapidi a valutare le informazioni ogni volta che ci vengono presentate nel nostro modo preferito".

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Prof. Piero Cutilli 
Esperto di Ergonomia Fisica della SIE Lazio, Ergonomo Certificato SIE - EurErg e Docente di ergonomia presso ISIA Roma Design 

"Considerando dell’ergonomia l’aspetto antropometrico, si può dire che gli elementi che permettono un adeguato assetto posturale nella guida di un autoveicolo, sono il sedile ed il volante. L’escursione antero-posteriore del sedile della Peugeot 2008 sembra essere molto ampia, così come la possibilità di alzarlo ed abbassarlo. Le loro posizioni vanno messe in relazione alla statura ed allo stile di guida.

Su questa automobile è possibile adeguatamente avvicinare il sedile per la persona piccola, e viceversa per la persona grande allontanarlo, per avere la giusta aderenza del piede ai pedali senza dovere assumere posture scorrette durante il loro uso. Anche il volante, potendo essere alzato ed abbassato, e spostato in avanti e dietro, permette la ricerca della postura corretta.  

La combinazione dei vari spostamenti pare soddisfare le diverse antropometrie delle persone e la ricerca del proprio stile di guida. La giusta combinazione di questi due adeguamenti, sedile e volante, porta ad avere una valutazione che sia raggiungibile la postura migliore per la quasi totalità della popolazione italiana. 

Peugeot 2008, il focus dell'Auto del Mese di Motor1.com

Il poggiatesta dei sedili anteriori ha la sola possibilità di essere regolato in altezza ma la sua inclinazione pare essere eccessiva costringendo la testa ad essere troppo piegata in avanti. Il tunnel centrale si ritiene essere troppo alto. Questo può comportare un appoggio del gomito non corretto e conseguente atteggiamento della spalla non adeguato con possibili affaticamenti. Questo può avere anche un riflesso sull’azionamento della cloche del cambio manuale, specialmente quando necessita una frequenza elevata d’uso.

Il vano di guida non è eccessivamente ampio ma adeguato per poter guidare in maniera sicura. Ovviamente l’accessibilità risente dell’assetto dato al sedile ed al volante e chiaramente chi ne risente maggiormente sono le persone alte o con massa corporea elevata. Inoltre, sempre per queste persone è probabile che il montante superiore debba essere tenuta in particolare considerazione nelle fasi di ingresso e di uscita dall’abitacolo.

La visibilità del guidatore è buona salvo forse per i montanti posteriori troppo larghi che riducono la larghezza del lunotto e quindi un campo visivo, con lo specchietto retrovisore, ridotto. La presenza delle telecamere compensa la ridotta visibilità posteriore. 

I comandi tattili posti sul volante e sul cruscotto sono facilmente raggiungibili. Anche lo schermo touchscreen risulta raggiungibile e facilmente usabile. Naturalmente questo è collegato alla postura che si è andato ad assumere, ma potendo utilizzare molte funzioni direttamente dal volante, il problema della non raggiungibilità da parte delle persone di bassa statura, può essere di minore importanza.

Il volante abbassato ed il suo diametro ridotto permette una visione del quadro della strumentazione digitale e tridimensionale del cruscotto ed evita l’assunzione di posture incongrue che può essere appunto determinato dall’ingombro di un volante di altra fattispecie. 
La guida risulta piacevole e di facile apprendimento per un utente che non ha una preparazione ed una attenzione specifica nel settore".

Si ringrazia la preziosa e amichevole collaborazione della SIE - Società Italiana Ergonomia sezione Lazio nelle persone del Prof. Renato di Gregorio, Prof.ssa Ivetta Ivaldi, Prof. Piero Cutilli e Prof. Daniele Ruscio.