Citroën AMI,
la micromobilità
di domani
Omologazione come quadriciclo, 70 km di autonomia e si può prendere a noleggio a 20 euro al mese
Abitacoli stravaganti, carrozzerie particolari e forme non convenzionali. L’auto elettrica permette ai designer di dar libero sfogo alla fantasia in questo senso, perché non c’è da destreggiarsi fra gli ingombri delle componenti tradizionali. L’unico vero difetto è che le elettriche sono ancora mediamente “troppo costose”, soprattutto per le citycar.
Ed è qui che entra in scena Citroën, che si è inventata un quadriciclo a due posti per rendere la mobilità urbana elettrica accessibile: la AMI. E con “accessibile” non si intende solo per i prezzi sotto i 6.000 euro con incentivi o a meno di 20 euro al mese, perché anche i più giovani della cosiddetta Generazione Z possono già guidarla a partire dai 14 anni - come i “cinquantini” insomma.
Solo ciò che serve
Lunga appena 2,41 metri, la Citroën AMI è nata per muoversi agilmente nelle grandi città e difficilmente si allontanerà troppo dai centri urbani, per via dell’autonomia di 70 km dovuta a un pacco batterie di soli 5.5 kWh, per una velocità massima - obbligatoria per legge dei quadricicli leggeri - di 45 km/h. D’altro canto, tutto questo ha un enorme lato positivo: il primo buco che si trova in città può diventare un parcheggio perfetto, ZTL compresa, e quando si rimane bloccati nel traffico i 45 km/h non si vedono nemmeno col binocolo… Quindi è tutto più che sufficiente per il casa-scuola, il casa-palestra o il casa-lavoro, e soprattutto sempre a prova di multa.