L’eterno enfant terrible di Peugeot


Scopri l'evoluzione di Peugeot 208

“Sono persuaso che la locomozione automobilistica sia chiamata a uno sviluppo enorme. Se noi saremo così arditi e abili, renderemo la Peugeot una delle più grandi imprese industriali in Francia”. Era il 5 gennaio del 1892 quando Armand Peugeot pronunciò queste parole e di certo, a distanza di circa un secolo, sarebbe stato lieto di assistere alla nascita di un modello che ha fatto la storia del Marchio francese. La Peugeot 205 rappresenta infatti una delle auto più di successo e la sua carriera esplosa negli anni ‘80, grazie alle sue illustri evoluzioni, ancora oggi è più graffiante che mai... parola di 208!

Orgoglio francese

Dal primo all’ultimo esemplare degli oltre 5.278.000 di 205 prodotti tra il 1983 e il 1999 rappresentano un enorme vanto per Peugeot, un modello che ha significato molto anche per il mercato italiano. Già al debutto del 1983 la piccola d’Oltralpe sfoggia un design, una ricercatezza e una semplicità che fanno letteralmente innamorare da subito gli europei che ne apprezzano naturalmente le doti stradali. Lo schema delle sospensioni è molto efficace grazie all'avantreno a ruote indipendenti con schema MacPherson e poi le motorizzazioni, inizialmente con potenze comprese tra 45 e 80 CV presto aumentano. Si moltiplicano infatti le versioni e gli allestimenti con l’arrivo della gamma sportiva GTi a partire dal 1984, per non parlare della più estrema Turbo 16 che regalerà i campionati mondiali Rally nel 1985 e 1986, senza dimenticarsi di tantissime edizioni limitate e della Cabriolet firmata Pininfarina.

Piccoli “enfant” crescono!

Leone che vince non si cambia, ma se a cambiare sono i tempi, le tecnologie e le necessità dei clienti allora si spiega il successo di 206, 207 e 208 che hanno dato seguito alla loro illustre progenitrice, con l’ultimo capitolo di questa lunga saga che riguarda proprio la 208. Aggiornata nel 2015 con un mirato restyling, da fuori mette il luce aggiornamenti nel frontale e nei gruppi ottici posteriori con LED ad “artiglio”, anche se le vere novità risiedono sotto al cofano e nell’abitacolo. Come la leggerissima 205 alla quale bastavano pochi cavalli per divertire, così la 208 aggiunge efficienza alla propria gamma motori BlueHdi (gasolio) e PureTech a benzina, come nel caso della protagonista del nostro Ritorno al Presente che vede come protagonista una GTLine PureTech 110. Ma non finisce qui perché sulla 208 debutta inoltre il cambio automatico EAT6 con convertitore di coppia, una trasmissione che la rende ancora più a suo agio nel traffico cittadino. In quanto a sicurezza però i paragoni proprio non si possono fare visto che l’Active City Brake, ovvero il dispositivo di anti-collisione urbana che funzione entro i 30 km/h, è uno dei tanti ausili alla guida che rendono la 208 ancora più sicura nella vita di tutti i giorni, un’auto che oggi come nel 1983 condensa stile e prestazioni grazie a una formula che in Peugeot non smettono mai di migliorare.










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