Sempre più spesso, le Case automobilistiche propongono ai consumatori formule alternative all’acquisto: fra queste c’è il noleggio a lungo termine, ossia una vettura data in affitto per un periodo che in genere va da un minimo di un anno a un massimo di quattro anni. In genere, è una società di noleggio in partnership col Costruttore ad avere il parco vetture da dare in affitto. Sono offerte valide di frequente anche per i privati senza partita IVA. Così, il cliente paga un canone mensile ma non intacca in modo pesante il conto corrente tutto in una volta: cosa che farebbe se comprasse l’auto nuova o usata. In più, dimentica le parole bollo (la tassa di proprietà da pagare alla Regione), IPT ed Rca. E non si occupa di altre polizze come il Furto e incendio. Né di scadenze burocratiche, manutenzione ordinaria e straordinaria, cambio degli pneumatici per estate e inverno. Al termine degli anni di noleggio previsti, non dovrà neppure pensare a vendere l’usato o a rottamarlo. Insomma, una formula “zero pensieri”. O quasi. Il perché ve lo spieghiamo in basso.

Tris di allarmi 

#1. Occhio alle franchigie. In caso di incidente con colpa, può darsi che ci sia una franchigia: l’assicurazione copre tutti i danni all’altra auto, ma il cliente dell’auto a noleggio a lungo termine deve indennizzare in piccola parte la compagnia. È la franchigia, indicativamente fra i 100 e i 500 euro. Allo stesso modo, ci sono penalità per altri eventuali sinistri che possano verificarsi: se l’auto sparisce, la polizza Furto e incendio interviene, ma magari con scoperto di 500 euro. E in presenza di Kasko, franchigia analoga se la vettura si danneggia per uscita di strada oppure perché va a sbattere contro un muro o un albero.
#2. Attenzione al chilometraggio. Ogni contratto di noleggio a lungo termine impone una percorrenza massima. Solo per fare un esempio, potrebbe essere un tetto di 10.000 km l’anno nei 3 anni: limite da non superare nei 12 mesi. In alternativa, alcuni contratti includono una soglia complessiva nei tre anni di noleggio: 30.000 km, da non superare durante tutto il periodo in cui si tiene l’auto in affitto. Per ogni km percorso in più, c’è una penalità: immaginando che sia di 0,1 euro per km in più, se si va oltre di 1.000 km allora si sborseranno 100 euro. La misurazione avviene col contachilometri o con il dispositivo satellitare GPS che registra anche lo stile di guida, le strade percorse, la dinamica di eventuali incidenti.
#3. Le condizioni dell’auto alla restituzione. Terminato il noleggio, l’auto (che era e resta di proprietà della società di noleggio) viene restituita. E, proprio come avviene per il chilometraggio, contano le condizioni della vettura. Se lo stato del veicolo è quello indicato nel contratto, il cliente non subisce penalità. Diversamente, gli toccherà scucire altri quattrini. Chi stabilisce le condizioni della macchina? Gli addetti della società di noleggio, che controlleranno col massimo scrupolo carrozzeria, interni, meccanica, usura di determinate parti. Qualora tutto rientri nella norma (non si può certo restituire il mezzo nello stato identico a quello di quando, da nuovo, era stato ritirato), nessuna penalità.

Un paio di dritte in più

Può darsi che ci sia un’interruzione anticipata del contratto di noleggio a lungo termine: è previsto un pagamento di una percentuale dei canoni dovuti alla società. In genere attorno a un terzo del rimanente, più l’eventuale eccedenza chilometrica prevista dalle clausole. Talvolta, la stessa auto, alla fine stabilita del contratto, può anche essere comprata a determinate condizioni vantaggiose per il cliente.